sabato 27 ottobre 2012

Ci vediamo a Pescara

Il primo dicembre noi tre, autori di questo blog, parteciperemo alla primo compleanno del blog Goofynomics di Alberto Bagnai.
Sarà una giornata di festa, ricca di discussioni interessanti: al mattino alcune relazioni sui temi dell'euro e della crisi, al pomeriggio presentazione di recenti libri. Marino ed io presenteremo il nostro, Alberto il suo, che uscirà a breve.
Programma: http://www.unich.it/docenti/bagnai/goofy/programme.html

3 commenti:

  1. DIALOGO IMMAGINARIO CON IL PROF. ALBERTO BAGNAI
    (A PROPOSITO DELLA MANIPOLAZIONE DELLE IDEE)

    Gentile Professore,
    ho iniziato a frequentare con interesse il suo blog per comprendere ragioni e prospettive della proposta di abbandono dall'euro, che sta alimentando tanta parte del dibattito a sinistra.
    A tale fine, ho letto con attenzione il suo paper e ne ho tratto spunto per alcune considerazioni che mi piacerebbe poter condividere con Lei e con i Lettori del blog, nell'auspicio che possano essere di stimolo per ulteriori approfondimenti e confronti di opinione.
    Ho inviato tali mie considerazioni nella mattina di domenica 23, in risposta al suo post "Liquidità o compensazione: quale Bretton Woods?". Ma non avendo finora visto la pubblicazione, ne ho desunto che sicuramente si doveva essere verificato un problema tecnico e mi sono permesso di inviarLe la presente per riproporre nuovamente quanto sopra.
    Nel rigraziare per l'attenzione e lo spazio che vorrà riservarmi, desidero esprimerLe apprezzamento per lo sforzo di ricerca e divulgazione di nuove linee di pensiero, nonchè il mio augurio per l'esercizio equilibrato della sua responsabilità di accompagnare crescita culturale e apertura mentale dei giovani studenti che le sono affidati.
    Un cordiale saluto.

    RISPOSTA
    Guardi, nel mio blog mi sono dato la regola di non pubblicare commenti a puntate, come lei saprebbe se avesse letto le istruzioni. Trovo molto significative le sue considerazioni e le pubblicherò in un post, in tempi direttamente proporzionali all'insistenza dei suoi solleciti (cosa altresì chiarita nelle istruzioni).
    Cordialmente.

    REPLICA
    Buonasera,
    spero stia bene.
    Ieri verso le 14.00 ho inviato un contributo sul post "Catalano alla riscossa". In sintesi: la tesi da lei sostenuta nel post è che l'esplosione del debito pubblico negli anni Ottanta sia stata causata dalla crescita dei tassi di interesse, conseguente la svolta in senso restrittivo delle politiche monetarie a livello internazionale, piuttosto che dai disavanzi pubblici (eccesso di spesa rispetto alle entrate fiscali o viceversa).
    La mia osservazione era circa questa
    • tra 1980 e 1992 il debito pubblico italiano è esploso dal 58 al 116% del PIL (+60 p.p.);
    • nello stesso periodo il debito pubblico delle altre grandi economie industriali con cui siamo usi confrontarci (ger, fra, uk, us, jpn) è cresciuto molto meno;
    • come si spiega questa divergenza, considerato che il tasso di interesse reale sul debito pubblico italiano, sebbene in forte crescita rispetto ai valori negativi degli anni Settanta, si manteneva comunque inferiore a quello degli altri paesi?
    • Hanno forse sbagliato gli altri paesi ... ?
    Salvo che non sia dipeso da un problema tecnico (nel qual caso la prego di non considerare quanto segue) riterrei che la sua decisione di non dare visibilità al mio punto di vista possa essere interpretata in uno dei modi seguenti:
    1.sta valutando la risposta più opportuna, in quanto non ne ha una immediatamente pronta;
    2.non ha intenzione di rispondere, in quanto la risposta potrebbe instillare nella sua piccola corte la sensazione che la realtà è sempre più complessa dell'interpreta zione data secondo schemi ideologici predefiniti (sia ortodossi che eterodossi).
    Se invece ritiene che la mia osservazione sia basata sull'errore e vuole evitarmi il pubblico ludibrio, beh! la ringrazio, ma ho le spalle grosse e in fondo "sbagliando si impara".
    Per concludere, so bene che si tratta di casa sua e che lei può farci entrare chi vuole ... ma non conoscendola di persona desideravo solo comprendere di che pasta è fatto veramente. Capire se lei, che dimostra così tanta passione e capacità nel denunciare il pensiero unico, i condizionamenti del potere, etc. etc. ... nel suo piccolo usa poi le stesse odiose strategie per creare e difendere il piedistallo su cui si è issato.
    Un cordiale saluto.

    RISPOSTA
    Bravo.

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    Risposte
    1. Finora in questo blog abbiamo seguito la politica di lasciare liberi i commenti. E' però leggermente bizzarro che si usino i commenti del nostro blog per lamentarsi delle regole che Bagnai usa nel gestire i commenti del suo blog. Si dimentica che un blog non è né un forum né una testata giornalistica. Il mio blog è casa mia, decido io le regole. Ciascuno è libero di aprirsi il suo blog e usarlo che dire ciò che vuole, ovviamente anche per criticare gli altri blog.

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    2. Mi sembra che il commento fosse pertinente con l'argomento trattato (il blog di Bagnai).
      Al di là di questo, non posso che apprezzare lo stile degli autori di questo blog, anche nel riprendere comportamenti ritenuti scorretti.
      Un cordiale saluto.

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