lunedì 26 novembre 2012

Le stesse cose ritornano

Riprendiamo una intervista a Vendola di qualche tempo fa. Ci pare che essa rappresenti bene il tipo di operazione che sta tentando il leader di SEL: da una parte si dicono “cose di sinistra” contro il liberismo, l'austerità, la politica di Monti e così via, dall'altra si cerca un accordo elettorale con il PD (cioè con il ceto politico che da decenni è alfiere di politiche antipopolari e oggi sostiene l'austerità del governo Monti), non si esclude la possibilità di Monti al  Quirinale e si accetta l'idea di accordi con Casini per “gli  Stati Uniti d'Europa”, cioè per rafforzare quella mostruosa UE  che ci impone l'austerità, lo stravolgimento della Costituzione e la cancellazione di quel poco di sovranità e democrazia che ancora possediamo.
Si prova davvero un certo sgomento a veder ripetere una serie di meccanismi che già hanno portato ai disastri operati da Rifondazione, e che già avevo analizzato, assieme al compianto Massimo Bontempelli, ne “La sinistra rivelata”. Per non dilungarmi, ripeterò in forma schematica: SEL non ha ovviamente la minima possibilità di far passare dei contenuti alternativi in un futuro governo Bersani. Il suo ruolo, se il gioco di Vendola riesce, sarà solo quello di decorare con chiacchiere di sinistra una politica ferocemente antipopolare. La funzione di SEL è una sola, la stessa di Rifondazione ai tempi dei governi di centrosinistra: raccattare un po' di voti “di sinistra” per politiche feroci e distruttive, e in generale “coprire a sinistra” governi il cui scopo è la distruzione di diritti e redditi dei ceti subalterni e la regressione civile del paese, in modo da rendere più difficile la creazione di un'opposizione vera a tali governi. Questo ruolo, che fu di Rifondazione e oggi è di SEL (e del PdCI) è totalmente negativo. Non si può che augurarsi che tali realtà politiche spariscano dalla faccia della terra. Quando succederà, sarà sempre troppo tardi.
(M.B.)


2 commenti:

  1. è un maestro dell'uso del linguaggio, come tanti altri politici. tocca temi cari a chi si ritiene "di sinistra" o "comunista", ma MAI toccherà l'europa nè l'euro. Mente sapendo di mentire, ben conscio di essere in ottima compagnia, e ben conscio che mai ci rimetterà un euro per il suo appoggio ai disastri imposti dall'europa

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  2. Mah io sono sempre stato ideologicamente di sinistra ma non ottusamente. Quando negli anni 90 i governi che si reputavano falsamente di sinistra iniziarono ad applicare politiche di destra ne presi subito le distanze. Dopo una prima fase di smarrimento durata parecchi anni cercai di informarmi per capire quello che stava succedendo fino ad arrivare ad avere chiara la situazione. Tutto questo grazie alla notevole mole di lavoro che molti studiosi hanno messo a disposizione sul web. Ora quello che mi domando e' perche' la maggior parte delle persone ideologicamente di sinistra abbia accettato supinamente tutto senza porsi domande ed eventualmente cercare le risposte.

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