giovedì 31 gennaio 2013

Indicazioni di voto


In tanti ci avete chiesto delucidazioni sul "che fare"; anzi, visto che le elezioni si avvicinano, sul "chi votare". Se non rispondevamo non era per ritrosia, ma per oggettiva mancanza di scelte accettabili sul piano dell'offerta elettorale. Ma alla fine abbiamo trovato una forza politica seria, rispettabile e in grado di rappresentarci: 
Il P.U.D.E.!



E, mutuando lo slogan del mitico Partito Marxista-Leninista Italiano, proclamiamo a gran voce: VOTALO ASTENENDOTI!

 

21 commenti:

  1. Tutti i meriti vanno, ovviamente, a Sil-Viar e a Matteo Nigro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Matteo, mi comunica che, se fosse , l'unico suo merito è stato quello di aver fatto girare qualche mail. L'ideazione e la redazione del volantino sono esclusivamente di Sil-Viar.

      Elimina
  2. Ci eravamo dimenticati gli epocali "comunisti per Giannino", rimedio subito:

    https://www.facebook.com/ComunistiPerOscarGiannino

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che mi dicono essere vicini alle correnti deviazioniste dei Marxisti per Tabacci

      Elimina
  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  4. il richiamo a non votare è un bel regalo a coloro che preferiscono contarsi fra essi stessi e basta. Ma così è: in questo paese l'estensione dei diritti non passa attraverso l'esercizio di quelli già detenuti. Gli italiani sono epiloghi europei della fine dell'occidente. Presto seguiranno gli altri. Europei.

    Invece, cosa pensiamo di un tale di nome Negri che scrive così un incipit:
    "Quando si dice globalizzazione dei mercati si intende che con essa vanno imponenti limiti alla sovranità dello Stato-nazione. Il fatto di non aver compreso la globalizzazione come un fenomeno irreversibile costituisce l’errore essenziale delle sinistre nazionali nell’Europa occidentale."

    il resto lo si può leggere qui:
    http://www.uninomade.org/dalla-fine-delle-sinistre-nazionali-ai-movimenti-sovversivi/

    sarebbe interessante leggere un commento a quanto va scrivendo l'uomo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci stavo giusto pensando. Se non dovessi anche vivere, questo blog sarebbe molto più curato...

      Elimina
    2. Siamo in due. È un saggio per certi versi notevole. Comunque dichiaro fin d'ora che di irreversibile c'è solo la morte.

      Elimina
    3. Come molti intellettuali di sinistra, Toni Negri conclude il suo intervento con il solito suggerimento a lottare a livello continentale. Ovviamente non ci suggerisce come abbattere il nuovo palazzo d'inverno (la BCE) visto che in diverse occasioni si e' riflettuto, con i padroni di casa e in altri blog, che e' difficile organizzare una lotta tra popoli europei cosi' diversi per storia, tradizioni, ma anche obbiettivi. Di queste cose ne parlo anche nell'articolo in calce, in occasione della recensione dei libri di Bellofiore. Mi pareva corretto segnalarlo considerato che cito dei passi di Badiale e Tringali.
      www.kom-pa.net/index.php?option=com_content&task=view&id=869&Itemid=1

      Elimina
  5. Una citazione: "Libertà è partecipazione" ("astenersi" non so).
    Una domanda: Se un elettore decidesse di votare Rivoluzione Civile, "Why not?" (come direbbe Mastella :) )
    Saluti ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "partecipazione" a cosa? Al massacro di questo paese? Grazie no.
      "Why not"? La risposta è molto breve, consiste di nove caratteri: "Diliberto". Non so se per lei è sufficiente, per me sì, e ne avanza...

      Elimina
    2. La ringrazio per la risposta.
      No, per me non è sufficiente la presenza di Diliberto per giudicare negativamente il tentativo di Rivoluzione Civile (ma -senza ironia- capisco che ad altri possa bastare quello :) ).
      Non capisco invece il commento alla frase di Gaber, anzi sono un po' stupito dalla Sua risposta. Partecipare si deve, un modo si deve trovarlo... "Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano". Mi parrebbe tristissimo dovermi un giorno dire: "Se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?".
      Ma probabilmente sono io che non ho capito il senso della Sua risposta... in ogni caso, La ringrazio nuovamente. Buona continuazione e buon lavoro.

      Elimina
    3. Saluti, e la prossima volta rispetti le regole del blog e firmi i suoi interventi

      Elimina
  6. Un lettore occasionale... erano saluti di normale cortesia, non per conoscenza personale...

    RispondiElimina
  7. Buonasera a tutti, ho appena scoperto questo blog. Faccio i complimenti agli amministratori perchè è molto interessante e ben fatto.

    RispondiElimina
  8. Antonio Gragnaniello31 gennaio 2013 alle ore 21:35

    Sul sito quival.it ci sono istruzioni per un'astensione partcipativa con tanto di modello di dichiarazioe da presentare al seggio! Simpatica inizativa...mi diverte l'idea di un' astensione partecipativa...
    Saluto Marino Badiale che "conosco" dalla fine degli anni 90. Ho letto diversi articoli pubblicati per Koinè, petite plaisance, ne ricordo la collaborazione con Massimo Bontempelli, purtroppo scomparso troppo presto, uomo di rara intelligenza.. E cordiali saluti agli altri autori che sto apprezzando da quando leggo questo blog.
    Sto avendo un po' di diffioltà con il collegamento, si blocca tutto...invio..

    RispondiElimina
  9. Ascoltate Lucio!
    http://ilbipolare.blogspot.it/2013/01/intenzione-di-voto.html

    RispondiElimina
  10. Sono d'accordo sul fatto che oggi si presentano solo partiti e movimenti del partito unico dell'Euro e quindi queste elezioni non rappresentano una opportunità di svolta, chiunque vinca.
    Ma io guardo avanti e mi chiedo:
    Quale futuro ci aspetterà?
    Ci si dovrà pure porre il problema di cambiare la situazione e creare un movimento che possa costiture un'alternativa al pensiero dominante che ci toglie la sovranità nazionale e rischia di trasformare l'Italia in una colonia della Germania?
    Come voi, ritengo che la decrescita sia un movimento che deve fare un salto di qualità, nella direzione che voi esponete nel vostro libro. Ma i tempi delle trasformazioni sono infiniti, sul nostro versante, mentre nel versante del 'più Europa' sono mplto più celeri. La cosa mi preoccupa tantissimo, anche perchè faccio fatica a intravedere una via d'uscita (organizzata) all'attuale situazione.

    Grazie.
    Valerio, Modena

    RispondiElimina
  11. Si tratta di vuoti ideologici a perdere.Solo il M5S parla ,confusamente, di una messa in discussione su euro et europa.
    Sembra tutto pre -destinato.Si tratta solo di determinare i rapporti di forza tra monti e il pd. SOLO a questo servono le elezioni.
    Gli illusi credono nella possibilita di un nuovo parlamento.
    Ma è solo l'enniso carnevale.Giustificatissima la tempistica.

    ernesto tonani

    RispondiElimina