giovedì 28 marzo 2013

L'idea di Democrazia che muove l'Unione Europea



Che le opinioni del popolo, quando siano ragionevoli e mature, debbano dirigere la condotta di coloro a cui ha affidato i suoi affari, è ciò che risulta naturalmente dallo stabilimento di una Costituzione repubblicana; ma i principi repubblicani non esigono affatto che ci si lasci impressionare dal minimo vento delle passioni popolari, né che si debba obbedire a tutti gli impulsi momentanei che la massa può ricevere dalla mano artificiosa di coloro che ne accarezzano i pregiudiziper tradirne gli interessi. Il popolo generalmente non desidera altro che il bene pubblico, questo è vero; ma sbaglia spesso nel cercarlo. (…)
Quando i veri interessi del popolo sono contrari ai suoi desideri, il dovere di quelli che esso ha posto alla guida dei suoi interessi è di combattere l'errore di cui esso è momentaneamente vittima, per dargli tempo di riconoscersi e di vedere le cose a sangue freddo. Ed è avvenuto più di una volta che il popolo, salvato così dalle fatali conseguenze dei suoi errori, abbia voluto elevare monumenti a uomini che avevano avuto il coraggio di dispiacergli per servirlo.

Alexander Hamilton, Federalist Paper n. 71. Citato in La Democrazia in Europa, di Monti e Goulard, a pp. 38. (C.M.)

5 commenti:

  1. Ah beh, ma questo è il decalogo del populismo (fare le cose giuste al posto del popolo)!
    Tkačev esulterebbe.

    RispondiElimina
  2. Ma veramente abbiamo dei politici "che esso (il popolo) ha posto alla guida dei suoi interessi" così avveduti, onesti, consapevoli e illuminati da riuscire a discernere i reali interessi del popolo e perseguirli distinguendoli dall'errore di cui il popolo è "momentaneamente vittima"?

    RispondiElimina
  3. Ah! Il vecchio caro paternalismo....
    ...poveretti. Ma stiano sereni, glielo faremo un bel monumento quando 'sto sistema gli crollerà sul groppone. :-)

    RispondiElimina
  4. Nell'attesa che il popolo realizzi i suoi veri interessi, riconquistando la sovranità monetaria che certamente è dietro l'angolo e risolverà tutti i nostri problemi... sarebbe stato bello poterci intanto consolare pagando tassi di interesse più vicicini a quelli sul debito pubblico francese ...

    Prima delle elezioni lo spread sui nostri titoli di stato a 10 anni veleggiava verso i 200 bps; adesso si trova tra 340 e 350 ... davvero un bel prezzo da pagare per le decisioni prese "de panza", al seguito dei menestrelli del "tanto peggio, tanto meglio".

    Un cordiale saluto.
    Emilio L.

    RispondiElimina
  5. Grazie a Mario Monti, tutti gli indicatori economici sono peggiorati.
    Lui in maniera poco democratica (votato da PD e PDL) ha fatto gli interessi della Germania.
    Non è questa l?Europa che vogliamo.

    Cordiali saluti
    Sergio

    RispondiElimina