martedì 26 novembre 2013

TelePD

Tutti i genovesi che hanno vissuto (e sofferto) le cinque giornate di sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico (AMT) ricordano bene come, sia pur in un contesto di grande disagio, la solidarietà per la lotta degli autisti fosse assolutamente egemone. La pagina Facebook di sostengo ai lavoratori ha raggiunto le ventitremila adesioni. Le principali squadre di calcio cittadine hanno espresso la loro solidarietà.

Giovanni Floris, uno dei principali Marescialli del PUDE, decide di documentare la vicenda su Ballarò. Lo fa a modo suo. Manda un inviato, che trova per strada una vecchina. "Che ne pensa dello sciopero?" "È uno schifo". "È veramente una vergogna". 

Ed ecco che, con una intervista assolutamente casuale (si fa per dire), i telespettatori di tutta Italia si sono fatti un'idea equilibrata dell'opinione pubblica genovese. La parola ora passa all'esperto. Chi intervisterà Ballarò per avere un'opinione sugli aspetti economici della vicenda AMT? Fra tutti, non trova di meglio che interrogare Carlo Stagnaro, che è di Genova, ma sopratutto è super-liberista. D'altronde Ballarò è una trasmissione di sinistra, è normale che i pareri li chieda ai fanatici delle privatizzazioni.

Gran finale: intervista al Mercato Orientale. Per chi non lo sapesse, un luogo storico della città, dedicato al commercio ortofrutticolo. L'inviato si avvicina ad una negoziante con un approccio assolutamente super-partes: "lo sciopero l'ha danneggiata?" "tantissimo, le vendite sono crollate del 70%. Le cose stavano andando meglio, ma lo sciopero è stato una vera mazzata". Segue una sommaria quanto commovente esposizione di tutte le magagne che rendono impossibile la vita dell'odierno commerciante; la signora non ce la fa più, e prorompe in lacrime a pochi centimetri dal microfono.

Riassumendo: i lavoratori AMT hanno commesso una vera porcata, facendosi odiare dalla cittadinanza, rovinando la vita della gente per bene, e tutto per difendere sprechi-inefficienze-ruberie ecc.  che sono il portato inevitabile dell'intervento della mano pubblica in economia. Ecco come Floris ha pensato di raccontare le cinque giornate di Genova.

Ancora una volta, Rai 3 si dimostra l'epicentro dello schifo televisivo. Questo è il canale televisivo semi-ufficiale della sinistra di questo paese. Ridateci Emilio Fede, allora. (C.M.)




4 commenti:

  1. Bisogna evitare errori semiotici. Accostare il segno PD all'espressione "sinistra" (sebbene scritto in corsivo o virgolettato) non è possibile. Il significato sociale, politico, culturale e antropologico della parola "sinistra" non ha nulla che vedere con il segno PD.

    Ps: tra l'altro sono dei vigliacchi, il PD genovese si è defilato (Burlando ha fatto lo splendido) lasciando la patata bollente a Doria, uno che fino a l'altro ieri viveva in una torre d'avorio. E ora, passata la bufera, tornano a fare i duri e puri liberisti.

    RispondiElimina
  2. Da almeno due anni non riesco più a vedere Floris e la sua compagnia di giro, credo non ci sia nulla di peggio nella informazione televisiva di oggi. L'adesione al modello neoliberista è assoluta, e la linea ripetuta fino alla nausea è sempre la stessa: tagliare ancora la spesa pubblica, privatizzare di tutto e di più, smantellare le garanzie dei lavoratori. Purtroppo, la 'sinistra' oggi è questa, e Renzi ne è il nuovo profeta.

    RispondiElimina
  3. Mio dio, non vorrai mica dire che Ballarò è leggermente di parte?

    Quella trasmissione è diventata come un caffè... corretto.

    I fumi dell'alcol aiutano ad obnubilare le menti (deboli e meno deboli).

    Ormai ho smesso da un pezzo di guardare quella robaccia, non solo la suddetta trasmissione.

    Tra poco mi sa che ci toccherà rivalutare i plastici di Vespa.

    Detto questo, sullo sciopero ho trovato un buon articolo su contropiano e sulla richiesta di risarcimenti avanzate dalle organizzazioni dei consumatori alla società di trasporto pubblico.

    Implicitamente c'è una presa di posizione contro lo sciopero selvaggio, ma l'articolo fa notare che i "consumatori" dovrebbero chiedersi se una eventuale gestione privata dell'azienda di trasporto genovese (ma si potrebbe estendere l'esempio a tutta Italia) sarebbe così favorevole ai consumatori.

    Evidentemente un taglio dei rami secchi, una diminuzione delle corse sulle tratte anche più frequentate, ma forse non abbastanza, ai "consumatori" non interessa o gli va bene, o meglio, queste prese di posizione vanno bene a "qualcun altro".

    Mah... per non dire altro.

    Riccardo.

    RispondiElimina
  4. Floris è uno dei peggiori lacchè dell'attuale elite italiana.

    Se la ride beata fra un dato sulla disoccupazione alle stelle e un servizio sulla germania perfetta....lancia i servizi e ride contento.

    e quando in modo polemico qualcuno gli fa notare che la sua pensione sarà ben cospicua ha il coraggio di rispondere "Io penso di guadagnarmela più di altri"....

    è il verme arrivista perfetto. reggerà il gioco al pude fino alla fine, senza esitazioni.

    RispondiElimina