lunedì 10 febbraio 2014

Squinzi è terrorizzato

figurarsi come stiamo noi...


http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-02-08/squinzi-terrorizzati-economia-reale-ci-sono-problemi-che-rimangono-irrisolti-inizio-crisi-130553.shtml


aggiungo la seguente frase, presente (virgolettata) nella versione cartacea e assente in quella online:


"Nei prossimi mesi qui, in pianura padana, lungo l'asse del Po o lungo l'asse della via Emilia, si gioca la partita per essere ancora il secondo paese manifatturiero d'Europa".


Di passaggio, segnalo anche un articolo di Maggiani sul "Secolo XIX". In genere gli interventi di politica e varia umanità degli scrittori (intesi nel senso di "autori di romanzi e racconti") non mi dicono nulla. E' probabilmente finita da tempo l'epoca in cui lo scrittore in quanto tale aveva qualcosa da dire. Gli articoli di Maggiani, e degli altri, in genere contengono banalità, quasi sempre banalità di sinistra. L'articolo citato è interessante perché mostra che perfino nella testa del medio intellettuale di sinistra comincia a insinuarsi l'idea che davvero non se ne può più. Alla fine, certo, Maggiani deve tranquillizzare il suo lettore di sinistra assicurandolo che non vota per Grillo. Comunque il segnale è interessante.
(M.B.)

8 commenti:

  1. "In genere gli interventi di politica e varia umanità degli scrittori (intesi nel senso di "autori di romanzi e racconti") non mi dicono nulla. E' probabilmente finita da tempo l'epoca in cui lo scrittore in quanto tale aveva qualcosa da dire."

    La penso allo stesso modo; ma è la prima volta che sento qualcun'altro dirlo

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  2. Squinzi è terrorizzato. "Serve un colpo di reni", le "riforme". Quante volte sentiamo ripetere da tutti i mezzi d'informazione questo ritornello. Salvo poi essere ambigui. Cos'è questo colpo di reni, che cosa sono queste "riforme". All'attacco del costo del lavoro. "Ridurre la spesa pubblica". "La voce di spesa maggiore sono le pensioni". Il compito di una sinistra di classe (se non è di classe, non è sinistra) è quello di portare alla luce il disegno. Il ruolo manifatturiero che è assegnato all'Italia (se non cambia la politica europea) è quello di sub-fornitura, produzione di semilavorati realizzati col basso costo del lavoro. Ridurre "drasticamente" il cuneo fiscale significa attaccare lo stato sociale. A meno chè, lor signori, non vogliano fare la patrimoniale. Ma non mi pare...

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    1. http://vocidallestero.blogspot.it/2014/01/rapporto-della-bundesbank-sullimposta.html

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  3. Epperò ci sono scrittori (anche se moolto underground) come me che vi seguono e che si confrontano con voi. In fondo è grazie a voi se ho tolto un po' di ruggine dalle mie vecchie nozioni di economia che risalgono alla laurea vecchio ordinamento di 20 anni fa, aridaje con sto ventennio. Poi nella vita capita che si fa dell'altro, ma voi mi avete spinto a riprendere in mano i vecchi manuali di macroeconomia e compagnia bella. A proposito, leggo che perfino Prodi, colui che ci portò l'Euro, incomincia il riposizionamento...

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  4. non ho capito se il buon segnale è riferito anche a squinzi, se è così mi permetto di dire che ciò che vuole con il terrore non è certo l'€exit ma una bella legge che blindi la diminuzione dei salari da vertenze sindacali.
    Vorrei anche fare una segnalazione: qualcuno quando gli portano via il lavoro in nome delle privatizzazioni e della libertà dei mercati non chiede gesti eclatanti, non scende in piazza con le bandiere, non si lamenta col vicino, non vota a sinistra, non si informa, non dibatte. Semplicemente...

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    2. Il "segnale interessante" si riferisce a Maggiani. Sono ovviamente d'accordo su Squinzi.
      Cordiali saluti

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