domenica 30 marzo 2014

A Tale of Two Cities

Lo Stretto di Sicilia è uno dei luoghi più belli del Mediterraneo. Un'autentica meraviglia. Sulle due sponde sorgono due importanti città, Reggio Calabria e Messina, così speculari e vicine che qualcuno suggerisce di unirle in un'unica città metropolitana. Si dice che tra messinesi e riggitani non sia mai corso buon sangue. In realtà, le due città hanno molto in comune. Per esempio l'essere state governate, fino a ieri, da due probabili delinquenti.

L'ex sindaco di Messina, Francantonio Genovese, è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla perpetrazione di peculato e truffa aggaravata ai danno dello Stato. Qui i dettagli. Il galantuomo, fra le altre cose, avrebbe sostanzialmente "privatizzato" il servizio di formazione professionale nella sua società, trasformandolo in suo affare personale. Notevole l'impiego dei giovani formandi come massa di manovra per stravincere le primarie locali: pare che addirittura uno dei seggi di tali primarie, nel 2012, sia stato aperto direttamente all'interno di un centro di formazione. Genovese è attualmente deputato, ed è in calendario l'autorizzazione a procedere per il suo arresto.

Genovese proviene dalla DC. È stato nella Margherita;  ora è del PD. Ha legami con Renzi.

L'ex sindaco di Reggio, Giuseppe Scopelliti, è stato condannato in primo grado per abuso d'ufficio e falso in atto pubblico. Qui i dettagli. Il galantuomo avrebbe dato incarico ad un altro soggetto, Orsola Fallara, di alterare i bilanci del comune, in modo da nascondere la voragine dei debiti creati dall'amministrazione. Fallara si è suicidata nel 2010, quando la verità cominciò a venire a galla; si è trattato di un buco di quasi 50 milioni di euro. Scopelliti ha sempre stravinto a Reggio; non a caso, dopo l'esperienza da sindaco, ha conquistato la carica di presidente di regione. Ora si è dimesso,  ma pensa di candidarsi alle europee.

Scopelliti proviene dal MSI. È stato in AN e nel PDL; ora è nel NCD di Alfano.

Un breve tratto di mare divide Reggio da Messina; deboli necessità mediatiche dividono la "destra" dalla "sinistra" in questo paese. I casi che abbiamo appena menzionato chiariscono cosa si intenda per bipolarismo in Italia.
Un'ultima cosa. Si è fatta strada, negli ultimi tempi, l'idea per cui sia necessario relativizzare questi episodi. In altre parole: la corruzione è un problema secondario. Il vero problema è l'euro; dacché segue che il problema della legalità è più che altro uno specchietto per le allodole, un modo per distrarre dalle questioni di fondo.
Questo modo di vedere le cose è singolarmente miope. Maastricht e il Fiscal Compact sono stati votati da gente come Genovese e Scopelliti. Noi siamo nell'euro grazie a tali soggetti. Il ceto politico, che è l'autore delle "riforme" e dell'austerità, ha le sue basi elettorali in contesti come quelli sopra descritti. Tutto si tiene.
Per liberarci dell'austerità, come per liberarci della corruzione, così come per liberarci dell'euro, volendo, c'è un unica strada: spazzare via gli Scopelliti e i Genovese. A Messina come a Reggio. (C.M.)

20 commenti:

  1. Tra le due tesi esposte, quella sposata dall'autore e quella indicata al pubblico ludibrio (scherzo...), è possibile aggiungerne una terza che trova entrambe le prime due come inadeguate alla profondità della crisi?
    La classe politica corrotta va mandata a casa (o magari ancor meglio in prigione), l'euro va eliminato, sono cose sacrosante, ma anche realizzandole entrambe, ancora dovremo confrontarci con i guai derivanti da una globalizzazione che è fondamentalmente di marca USA, e che, non derivando nè dalla corruzione nostrana nè dall'euro, non può essere eliminata, nè i guai conseguenti risolti mediante quei provvedimenti. Ripeto, vedo bene queste operazioni, ma nel contempo le ritengo non risolutive, purtroppo.
    Prepariamoci piuttosto a una battaglia lunga che sarà ancora per lungo tempo di resistenza, ma che proprio per questo richiede una forma di rigore intelelttuale che non si vede come possa convivere con l'appoggio a ciò che esiste di formazioni politiche palesemente inadeguate alla bisogna.

    RispondiElimina
  2. CORRUZZZIONE ED EVASIONE for dummies

    Italo è un bravo lavoratore, magari non troppo disciplinato, ma in compenso versatile e creativo. Ha sempre avuto un paio di vizietti non proprio esemplari ed economici: il gioco e le donne, dedicandovi una piacevole quota dei propri introiti, ma riuscendo comunque a tirare avanti dignitosamente, comprandosi pure la casa col mutuo. Fintanto che il lavoro c’era, poteva permettersi tranquillamente di scialacquare un po’ dei suoi soldi, guadagnati col suo sudore, ma un brutto giorno il suo lavoro è diminuito, per sparire in poco tempo quasi del tutto. Gli introiti di Italo si sono progressivamente ridotti ed a un certo punto ha dovuto scegliere se mantenere ancora quei due vizietti storici, che pure non erano la causa della contrazione del suo lavoro, tuttavia distoglievano risorse dalla rata del mutuo e dalla spesa quotidiana. Così a malincuore Italo ha dovuto eliminare quei suoi vizietti, che tanto innocui parevano in tempi di vacche grasse.

    RispondiElimina
  3. Finalmente la chiave di risoluzione del problema! Espressa attraverso un bell’articolo che indaga le radici dell’enigma, proponendo come tragica figura della nostra storia le due città simbolo della cultura occidentale: Messina e Reggio Calabria.

    Maastricht e il Fiscal Compact sono stati votati da gente come Genovese (ex sindaco di Messina, accusato di associazione per delinquere finalizzata alla perpetrazione di peculato e truffa aggravata ai danno dello Stato) e Scopelliti (ex sindaco di Reggio Calabria, condannato in primo grado per abuso d'ufficio e falso in atto pubblico).

    L’EURO è stato introdotto da un ceto politico completamente asservito alle lobby finanziarie europee e internazionali, rotto a qualsiasi compromesso pur di salvare le proprie poltrone, piegato a qualsiasi ricatto (una frase di recente memoria pronunciata da un famigerato elefantino: Un uomo politico per essere tale oggi deve essere ricattabile).

    Non potremo liberare Scilla e Cariddi dalle turbolente correnti della corruzione, così come non potremo liberare l’Italia dall’euro, se non ci liberiamo di questo morbo pestilenziale.

    RispondiElimina
  4. Appello Zagrebelsky: “Svolta autoritaria”

    Ecco cosa sta provocando la corruzione reiterata per decenni …

    Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio sottoscrivono l’appello di Zagrebelsky e altri contro le riforme. Sono una “svolta autoritaria” dicono i Cinque Stelle. “Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato”, dice l’appello ripreso sul blog.

    ”Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale (n. 1 del 2014), per creare un sistema autoritario che dà al presidente del Consiglio poteri padronali”. Sui legge in nell’appello firmato tra gli altri da Gustavo Zagrebelsky e Stefano Rodotà e sottoscritto dai due cofondatori del Movimento 5 stelle. ”Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare.

    La responsabilità del Pd è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto” si legge.

    “Il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del Pd a prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave perché neutralizza l’opinione di opposizione” osservano i firmatari che aggiungono: “Bisogna fermare subito questo progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partito che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato. Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone.”

    RispondiElimina
  5. Occorre indagare sui rapporti sociali. Vi invito a farlo, ad analizzare la rete di relazioni sociali ed economiche che determinano i fenomeni. Come la "corruzione", la "mafia". Qualcuno sostiene che "fanno parte della natura umana". NON ESISTE la natura umana, esiste l'evoluzione, il processo che ci ha portati da essere scimmie a civiltà diverse, attraverso i secoli. Senza comprendere il capitalismo italiano, così come si è configurato dall'unità d'Italia ad oggi, non si capisce nulla.
    Vi propongo una riflessione di Mario Mineo, un comunista siciliano definito "eretico".
    Lo potete trovare nel Blog di Salvatore Lo Leggio http://salvatoreloleggio.blogspot.it/2012/05/mario-mineo-la-borghesia-mafiosa-sll.html

    "Un fenomeno sociale

    La locuzione “borghesia mafiosa”, divenuta oggi d’uso corrente, fece scalpore quando Mario Mineo, sul finire del 1970, la usò nel documento costitutivo del “manifesto” in Sicilia e quando, dopo, ne impose la forza di significazione agli allievi politici, incluso qualcuno che da magistrato sarebbe entrato nel pool di Caponnetto.

    Per Mineo il disegno di formare nel Sud una borghesia imprenditoriale diffusa era fallito: fino a metà Novecento aveva dominato indisturbato il blocco agrario; negli anni successivi, del boom e dell’emigrazione, era nata una borghesia parassitaria che, per via politica, si accaparrava risorse (lavori pubblici, ruoli negli uffici, appalti, finanziamenti), che era in prima linea nella speculazione fondiaria ed edilizia e nei posti chiave delle grandi professioni. In Sicilia questa borghesia, per genesi, modo di essere, forma, era “mafiosa”, ove per mafia non va inteso un tipo di mentalità o di organizzazione criminale (quella che in passato era stata strumento della grande proprietà nelle campagne), ma un fenomeno sociale complesso e pervasivo, interno alla modernizzazione capitalistica. "

    RispondiElimina
  6. Se è così allora il discorso "questi politici" deve essere applicato a tutta l' Eurozona e non solo all' Italia, non credo gli spagnoli, greci ecc siano in una situazione diversa, siamo sicuri quindi che il problema sia la corruzione in se e non il fatto che ci sia stata una convinzione diffusa che queste idee (vincolo esterno ecc) erano giuste?
    Ma quando quando cadde il fascismo, si prima fatta la rivoluzione culturale e poi si è abbattuto il fascismo, oppure prima si è abbattuto il fascismo e dopo si è provata la rivoluzione culturale(ad esempio con la costituzione)?
    E il giorno dopo della sua caduta non erano tutti antifascisti, anche quelli che il giorno prima erano fascisti?Eppure l' italia si è dovuta ricostruire anche con loro, perchè fino al giorno prima erano la maggior parte.
    Io sarei per estirpare il cancro prima(euro), e la scabbia dopo(corruzione), che comunque esiste, è un male e nessuno la nega.
    Lei dice che in questo casa l' Italia verrebbe ricostruita anche dai Genovese e gli Scopelliti, sarebbero meglio i Gramsci e gli Spaventa.
    Si, questo rattrista anche me, ma credo abbia rattistato anche qualche partigiano a suo tempo ritrovarsi qualche fascista al governo, eppure la libarazione c' è stata (per un pò).

    RispondiElimina
  7. Ecco come la Germania ha truccato i suoi conti e messo in ginocchio il nostro paese

    IL LUPO E L'AGNELLO Esopo
    Un lupo vide un agnello vicino a un torrente che beveva,
    e gli venne voglia di mangiarselo con qualche bel pretesto.
    Standosene là a monte, cominciò quindi ad accusarlo
    di sporcare l'acqua, così che egli non poteva bere.
    L'agnello gli fece notare che, per bere, sfiorava appena l'acqua
    e che, d'altra parte, stando a valle non gli era possibile
    intorbidire la corrente a monte.
    Venutogli meno quel pretesto, il lupo allora gli disse:
    “Ma tu sei quello che l'anno scorso ha insultato mio padre !”
    E l'agnello a spiegargli che a quella data non era ancora nato.
    “Bene” concluse il lupo, “se tu sei così bravo a trovare
    delle scuse, io non posso mica rinunciare a mangiarti.”

    Anche la Germania certo è governata da una classe politica corrotta, ma forse la sua è la corruzione dei padroni a differenza della nostra che è quella dei servi.

    RispondiElimina
  8. Ma è ovvio che la corruzione sia all'ORIGINE di molti mali sociali, tra cui l'euro se vuoi, ma all'origine della corruzione c'è l'etica e la CULTURA di una società e in principio di una persona. Allora dovremmo fare nostre le bandiere della moralità. Ed infatti è così, molti indossano le vesti dei moralizzatori della politica ma se si sposta la battaglia sociale sul piano morale abbiamo perso in partenza, quello che fa Bagnai, come tanti altri fanno e hanno fatto prima, e che andrebbe riconosciuto una volta per tutte nel suo Valore, è spostare il fuoco dei cannoni su questioni che NON riguardano la sfera insidiosissima dell'etica, per spostarlo su un piano condivisibile sia al credente che all'ateo, sia al libertino che al chierichetto, sia all'imprenditore ladro che al contribuente dipendente pubblico, che è quello dei dati INCONFUTABILI. Hai voglia tu a moralizzare la società! Oltre a evidentemente sprecare il tuo tempo, ma è tuo e ci fai il cazzo che vuoi, sei facile (non necessaria) vittima di qualsiasi alfiere savonaroliano. A parte il fatto che uno che sfruttava la propaganda per la moralizzazione del ceto politico era proprio lui.
    Quindi non ti si puo dare torto, è ovvio che hai ragione sulla moralizzazione della società, ma non è la politica che se ne deve occupare, altrimenti vivremmo in una società fondamentalista dove la legge civile coincide con quella etica.
    Ma guardate cari signori che chi ci ha portato in questa eurozona sono persone che non hanno mai commesso un reato in vita loro e non hanno mai preso una mazzetta. Quando dite che è QUESTO ceto politico corrotto che ci ha portati un Questa europa SBAGLIATE, non sono i corrotti alla berlusca ma la classe dirigente più 'onesta' da prodi a padoa schioppa da merkel a draghi. Non sono corrotti non sono mafiosi non hanno mai preso una mazzetta. E anzi hanno fatto dell'etica e della morale, in chiave anti-berlusconiana, uno strumento del loro successo politico.
    La lotta alla corruzione va fatta 1 nei tribunali e 2 è destinata ad esser sterile perchè i veri criminali ne sono immuni. [(Oltre alla scivolosità dell'auspicarsi una classe dirigente-sceriffo)].
    Ma vogliamo confrontarci sul terreno meno scivoloso dei dati di fatto? Invece che dell'etica e della morale, è tanto difficile?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'unica cosa difficile è, per te, comprendere che non si tratta di un problema etico, bensì politico; che non ha a che fare con valori morali, ma con rapporti di potere nella società.
      Un appunto: nel tuo commento c'è un errore di fatto. Berlusconi è responsabile di averci portato In questa Europa almeno quanto Prodi. In secondo luogo, non consideri che i governi tecnici e di centro-sinistra si sono retti sui voti di gente come Genovese, o comunque sul sostegno di forze politiche che non possano fare a meno dei Genovese (e dei Penati).

      Elimina
    2. ok oggi ho imparato che la corruzione non è un problema etico! Grazie Claudio, illuminante, in effetti era difficile ma ora ho capito. Ho capito anche che Berlusconi è onnicolpevole e che se Prodi ci ha portato nell'€ è anche un po' colpa sua. Anzi no, è colpevole almeno quanto Prodi. Fifty-fifty e probabilmente anche di più! Maledetto satiro corrotto ti veniamo a prendere! E la storia che la mafia sostiene il potere, beh quella la sapevo giuro volevo dirla!, ma me l'ero dimenticata. In effetti se ci pensi bene è Berlusconi e la mafia che hanno voluto l'euro, e con una classe politica dura e incorruttibile non avremmo visto neanche nascere questi problemi. E' la prevenzione la chiave no? oppure spazzare via gli Scopelliti e i Genovese! Tipo spazzatura! ah, manigoldi! E' il tempo dell'onestà nella politica! I Buoni! La Klasse politica via tutta, TUTTI A CASA! E quelli onesti che stavano dalla nostra ma avevano idee leggermente dubitative? E' giusto che vadano via anche loro perché sono PEGGIO dei corrotti! perché infettano il potere rivoluzionario di un movimento che non può certo fermarsi a ascoltare i piagnistei di qualche sfigato che ha un'idea diversa! AVANTI GRILLI! Questa è una guerra! Il ceto politico NON vincerà. VINCIAMO NOI. Ma le idee, le proposte alla/della cittadinanza, i portavoce, l'accountability, la trasparenza, il dibattito, la democrazia? Non c'è tempo per queste stronzate da psiconani gargamella e morti. La VITA del movimento è vitale, e non può essere fermata. Non c'è TEMPO.
      AVANTI! SPAZZARE VIA! VINCEREMO!

      ('A Cla! da noi si direbbe che c'hai le fette di salame sugli occhi, a me pare che c'hai una gigantesca ideologia nel ! il primo reazionario di sinistra al mondo!)

      Elimina
    3. Che perdita di tempo scrivere per certa gente. A volte ho la tentazione di smettere.

      Elimina
    4. c'è un tempo per scrivere, e uno per leggere! Grazie per il certa gente, ho imparato ancora qualcosa alla fine, ascoltandoti attentamente! RISPONDI A ME E NON TI RIVOLGI NEANCHE A ME! ma va

      Elimina
  9. Circa un mese fa si è tenuta a Bruxelles una seduta parlamentare molto partecipata, si discuteva di ICE, cioè la prima iniziativa europea sulla gestione pubblica dell'acqua....
    ebbene, nonostante che 27 milioni di cittadini italiani che nel 2011, votando il nostro sentitissimo Referendum, abbiano richiesto l'uscita dalle logiche mercantili della gestione dell'acqua, i nostri parlamentari europei erano completamente ASSENTI, nessuno si è presentato a rappresentarci....sono tutti degli Scopellitti e dei Genovese.
    Filippo Incorvaia.

    RispondiElimina
  10. Avete letto Anschluss di V. Giacché?
    A quanto pare la corruzione ed il malaffare in seno allo Stato non sono una esclusiva tutta nostra almeno dal 1989..
    Si, a fine guerra grazie al cielo i partigiani si preoccuparono innanzitutto ad abbattere lo Stato fascista, poi a primulgare principi e leggi che ne limitassero una futura riedizione. E tutto questo senza necessariamente incarcerare tutti i fascisti presenti all'epoca.

    RispondiElimina
  11. Si riferisce alla Treuhand? Una storia che fa indignare.
    Il libro è bellissimo, un must read; disvela molto del non-detto (nella cronaca di quei giorni) del mito della riunificazione tedesca. Getta un parallelo molto sinistro tra il metodo che le elite tedesco-occidentali hanno utilizzato per cancellare l'economia della RDT e quello che stanno facendo adesso in Europa. Allora usarono il D-mark e la parità di cambio con il marco orientale, questa volta hanno l'euro. La dissoluzione sociale della RDT sembra un drammatico esperimento per preparare quello che sta succedendo oggi. Sergio

    RispondiElimina
  12. M5S, l’eterna balla del movimento “fascista”

    Anche Scanzi ogni tanto deve infrangere il frame, di cui lui stesso fa parte ...

    RispondiElimina
  13. Era quella degli "scontrini"?

    Poca roba gli Scopelliti e i Genovese, anche inquadrandoli nelle rispettive logge di appartenenza. Se parlassimo dei trafficanti di Finmeccanica, Eni e compagnia, dei loro referenti parlamentari, parleremmo di miliardi di euro e non di noccioline, ma sempre al punto bisognerebbe tornare: tanti savissimi gggiovani del PD, del PDL, ecc., puri e immacolati, hanno votato vincoli sui vincoli, qualunque porcheria made in Bruxelles. Tornaconto personale? Liste bloccate? Cooptazione? Ideologia? Fatto sta che la fedina è limpida come acqua di fonte (forse perché attentare alla Costituzione è sport nazionale e non reato punibile con la galera...), quella del voto molto meno. Non fossero stati già iscritti a un partito potrebbero tranquillamente iscriversi al M5S e dare battaglia ai Genovese e gli Scopelliti, che sicuramente detestano, così come restituire dignità ai tanti cittadini onesti che sono costretti loro malgrado a pagare quegli "scontrini" subendo in loco la violenza del più forte...

    Non si devono mettere in contrapposizione due aspetti della vicenda come la corruzione e l'euro, e chi lo fa a mio modesto parere sbaglia. Ma chi lo fa? Non si capisce chi lo faccia... Impedire che il piccolo regime berlusconiano attentasse all'indipendenza della magistratura era una battaglia sacrosanta di salvaguardia costituzionale, ieri come oggi se lo facesse (e lo farà) Renzi. La differenza che salta agli occhi è il doppiopesismo evidente tra gli schieramenti, anche nella cosiddetta "società civile": se è uno "dei nostri" avanti con la fiducia, l'uomo nero invece è il piduista da abbattere. Mentre il programma di Rinascita Nazionale rimane lo stesso (vedi riforme istituzionali). L'euro come generatore automatico di crisi, momentum di cui tutte le forze parlamentari approfittano (vuoi cercando di saldare i propri conti personali, vuoi arraffando l'ultimo pasticcino rimasto sul tavolo, vuoi facendo passare "quella legge sulla corruzione che l'Europa ci chiede", vuoi avanzando nel processo di esternalizzazione della democrazia), è del resto un ottimo lubrificante, non solo per la circolazione di capitali nel mercato unico europeo...

    Poi tante onestissime persone che mai avrebbero distratto un euro dai fondi comuni si sono perse tra i corridoi di Bruxelles, dove la mafia veste bene, incarna valori protestanti e ti fa sentire dalla parte giusta della barricata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Poca roba gli Scopelliti e i Genovese??? Rappresentano "solo" il controllo del territorio da parte del ceto politico, e dunque il fondamento del suo potere. Se si considera che è il ceto politico ad realizzare tutte le porcate che conosciamo, è chiaro che gli Scopelliti e i Genovese non sono un difetto marginale del sistema: ne sono il pilastro.

      Elimina
    2. Mi sembrava chiaro. Poca roba significa che c'è molto di peggio (mld €), mica volevo sminuire il peso che le consorterie (molto più radicate nelle sedi di partito che nella società attuale) hanno nel determinare il sistema di potere locale, da usare come trampolino per le cariche nazionali dei satrapi (Bassolino? Mastella? Cosentino? Si arriva a De Magistris Italia-Bruxelles-Italia giusto? So what?). Né affermo che sono un difetto marginale, ho scritto di complementarietà e sostituibilità degli stessi nel caso ci sia un cambio di fase, o una crisi di sistema particolarmente acuta, che lo richieda. Tutti sono necessari ma nessuno è indispensabile - e neanche più votare se è per quello.

      Dal momento che il blocco della spesa pubblica per investimenti ha ridotto la capacità contrattuale e quindi attrattiva dei portatori di pacchetti di consenso, posso concedere che ci sia un maggiore interesse verso i flussi di approvvigionamento secondari quali i fondi europei (*): ma da questo a considerarle risorse sufficienti, a tal punto da sostenere con il voto (a prescindere) un percorso €uropeo diretto alla decimazione degli stessi capibastone ce ne passa. Come pensare che i senatori votino per mandarsi a casa: ma secondo te lo faranno mai?

      Visto che ti vedo impegnato a scavare a fondo per induzione, immagino tu sappia già che laggiù bisogna mettere in discussione la stessa democrazia rappresentativa: si arriva all'uomo nuovo e alla rivoluzione culturale, alla coercizione se necessario, e comunque non si scappa dallo stato di necessità. E' legittimo ambire a rimodellare la società e le istituzioni che la governano (Monti, dall'altra parte della barricata, ne è un valido esempio fin dal '70) ma almeno dillo subito così saltiamo le tappe intermedie.

      Su una cosa mi pare che in definitiva ci troviamo d'accordo: nessuno dei due crede alla "teoria del presepe", costituzionale o meno che sia. I diritti non sono dati solo perché codificati una volta e per sempre, ed è nel fisiologico conflitto proprio di una sana democrazia che si decidono i rapporti di forza.

      (*) Fondi strutturali, Fondo Sociale, Fondo di aiuto agli indigenti, Fondo di "adeguamento alla globalizzazione" (sic!), a cui attingere in base alle risorse del nuovo budget Ue 2014-2020 (tagliato di fresco rispetto a quello precedente senza che per questo l'Italia abbia ridotto la sua posizione di contribuente netto...).

      PS_Peraltro non penso che, pur considerando la mole spropositata di cronaca giudiziaria relativa alla politica criminale (e che il sottoscritto sta archiviando da quasi cinque anni, pensa tu), questi gaglioffi siano in numero sufficiente a garantire le "ampie" maggioranze bipartisan che abbiamo visto qui, ad esempio. Al netto dei premi di maggioranza, sono i soliti pacchetti di voti che migrano di qua e di là. Il grasso vero è altrove, fidati, e lo gestisce una mafia ben più potente (da sradicare e combattere a maggior ragione uscendo dall'euro), che se solo volesse sospendere il teatrino della rappresentanza potrebbe fare a meno dei suddetti utili idioti. E' un aspetto importante e hai fatto bene a farlo notare, soprattutto per coloro che vorrebbero utilizzare strumentalmente l'uscita dall'euro come restaurazione - o conservazione - del corrotto sistema clientelare esistente. Però finisce lì.

      Elimina
    3. E quale mai sarebbe questa mafia?

      Elimina