domenica 2 marzo 2014

Alcuni riscontri

1) Ricordate quanto dicevamo in questo post? Passando oltre l'eccessiva semplificazione del "regalano soldi alle banche!!", descrivevamo l'operazione Imu-Bankitalia come un asuto stratagemma, ideato dal ceto politico e tecnocratico italiano, per rafforzare gli istituti di credito da cui dipende la sua sopravvivenza; ciò ovviamente in previsione dell'Unione Bancaria europea. Un trucco, dunque, per "schivare" le conseguenze della nuova normativa UE.
Questa lettura è confermata, ex post, da quanto accaduto pochi giorni fa: la Commissione Europea ha chiesto spiegazioni. Il fatto è ampiamente illustrato qui.
È facile fare una previsione, a questo punto: le istituzioni europee, pur avendo riconosciuto lo sgarbo, non prenderanno iniziative clamorose. Non si metteranno a contestare le scelte strategiche del nostro ceto politico. Cosa fatta capo ha
Com'è naturale, i 5 stelle gongolano: possono affermare di aver lottato per impedire che qualcosa di irregolare avvenisse. Ma stiano attenti a non gioire per la ragione sbagliata. L'istituto dell'aiuto di Stato, in sé, non ha nulla di vergognoso. Né è sbagliato cercare di prevenire la colonizzazione bancaria del nostro paese. 

 2) L'idea, espressa da Fabrizio Tringali, che Renzi non punti a durare fino al 2018, ma che voglia "cadere da eroe" portandosi alle elezioni anticipate da posizioni di forza, è condivisa anche da Aldo Giannuli. Non si tratta solo della generale pochezza delle figure dei ministri (tranne uno). Qui si parla di un disegno politico, intriso di cinismo, che mira a concentrare una quantità enorme di potere nelle mani di Matteo Renzi. Notate l'escalation descritta nella parte finale dell'articolo di Giannuli. Da brividi (C.M.)

4 commenti:

  1. Il problema secondo me è anche come gestirà Renzi (mediaticamente) la crisi economica che continua e di cui il mezzo Macchiavelli e mezzo Savonarola non ha la chiave per aprire la porta della soluzione (uscita dall'euro ecc.) ma di cui ha invece il cuneo per tenere aperte le porte degli inferi. In fin dei conti e le elezioni in Sardegna lo dimostrano la gente non crede ai politici e Renzi non penso riempirà le urne di nuovi elettori ma si spartirà solo l'elettorato che continua a votare (anche alle primarie il numero dei votanti era più o meno lo stesso di quello delle elezioni di Bersani segretario).

    Del punto c di Giannuli, perché Renzi possa avere la strada spianata bisogna vedere che cosa gli tireranno addosso chi in quel caso avrà tutto da perdere e non credo che saranno bignè alla crema. La domanda è quindi questa: ci sarà un tutti contro tutti?

    Berlusconi starà solo a vedere dalla finestra? Non credo che voglia rinunciare alla sua vena di protagonista (anche per un fatto caratteriale che in lui non penso sia secondario) anche se il caro e amato leader è molto avezzo con il mercato delle vacche essendoci nato e che quindi può giocare su molti tavoli senza tanti problemi, ma rimane un fatto, per poter salvarsi il c..o deve pur sempre negoziare da una posizione di forza e non penso gli piaccia dipendere da Renzi (a meno che anche qui non ci sia sotto qualcosa che noi non sappiamo al di la di quello che la logica ci può suggerire).

    In ogni caso vedo le cose in stallo e con la crisi che continua vedremo chi rimarrà in piedi di qui a 1 o 2 anni.

    Riccardo.

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  2. Renzi resterà finché vuole Berlusconi, questo mi sembra assodato. Le larghe intese erodono voti a entrambi csx cdx. E anche questo mi sembra un dato di fatto. Pensavo anch'io che, quando aveva ricevuto l'incarico, si presentasse per fare la vittima della casta, ho smesso di pensarlo quando ho visto i ministri, specialmente mister austerity: non si fanno gli eroi con l'austerità, ma solo i pupazzi. In più non può riproporre una legge elettorale peggio del porcellum e ottenerne in cambio un vantaggio popolare. La mia opinione è che sia considerato un expendable, e che lui si consideri un genio che mette nel sacco tutti alfano d'alema bersani grillo merkel banche berlusconi civati. La mia idea è che sia un pirla di dimensioni bibliche e che alla fine sarà expended. Alla fine ci facciamo ammaliare tutti dalla sua dialettica e dalle mani in tasca ma è e resterà un democristiano primorepubblicista. Vedrete se invece delle grandi promesse non resterà un galleggiante della politica per il resto della vita.

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  3. Scusate se metto questo commento qui anche se non è collegato all'articolo, ma visto che avevo scritto un post su Curzio Maltese a proposito di debito pubblico ecc. ( http://il-main-stream.blogspot.it/2014/02/spartaco-puttini-sul-piu-europa.html#comment-form ) , oggi ho visto che si è candidato nella lista di Tsipras/Spinelli, questo dovrebbe toglierci molti dubbio su questa lista. Per questo l'ho messo in questo articolo che parla di alcuni riscontri.

    Curzio Maltese è candidato nel collegio Nord Ovest.
    http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2014/3/5/39733-si-parte-laltra-europa-con-tsipras-presentati-liste-e/

    Riccardo.

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  4. A proposito di riscontri ho letto questo pezzo di Alexander Stille sul New Yorker era addiruttura nella prima pagina fra le 5 notizie più importanti:

    http://www.newyorker.com/online/blogs/comment/2014/03/italys-young-prime-minister-in-a-hurry.html

    all'ultimo paragrafo si legge questo:

    Renzi has laid out an incredibly ambitious legislative agenda. The obstacles he faces are enormous: reigniting the Italian economy, reforming deeply encrusted systems. On top of this, his power rests on a fragile set of political alliances; even in his own party, many might like to see him fail. His one real lever of power is the wave of popularity that his decisive action has generated. Should his measures fail, he can hold elections in which he will likely win. As Renzi said yesterday, in a public appearance: “Let’s see if Renzi can do it or whether he fails, as the Prime Minister were balanced on a tightrope and everyone else watching. It’s the typical attitude of people waiting for others to solve their problems. We are all on the tightrope, and Italy has to make it across.”

    Che è un ulteriore conferma che se Renzi non riesce scarica le colpe sui politici e si propone all'elettorato come una verginella.

    Una conferma con bollo e ceralacca a quanto pare e non proprio da un oscuro megazine.

    Riccardo.

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