lunedì 7 aprile 2014

Fatti nuovi, tutti assieme

Mettiamo in fila alcuni fatti, praticamente tutti arcinoti; tuttavia è importante cercare di coglierli nel loro significato. Tutti insieme sembrano dare un certo segnale. Vediamo:

-Sappiamo che Renzi vuole aumentare il rapporto defict/pil del nostro paese. Il Premier dice che rispetterà i parametri di Maastricht, ossia il limite del 3%; ma i nostri lettori sanno che il Fiscal Compact impone di non superare lo 0,2. Tanto è vero che ci si chiede se Renzi sappia quali siano gli effettivi contenuti dei patti europei. Ma a ben guardare è una questione irrilevante: la nuova dirigenza PD, nelle parole del responsabile economico del partito, vuole rimettere in discussione proprio i termini dei trattati. E uno.

-Il nuovo ministro dell'economia francese- nominato a seguito della grande sberla- annuncia che anche il suo governo metterà in discussione i vincoli di bilancio. E due.

-In Germania il governo di grande coalizione sta per introdurre un salario minimo legale che dovrebbe aiutare i salari reali, diminuire la precarietà e sostenere la domanda interna. E tre.

-Mario Draghi annuncia misure non convenzionali per sostenere la crescita europea e rendere, di  fatto, più facile ripagare i debiti degli Stati e dei privati dell'Europa meridionale. In pratica, si tratta di una monetizzazione generalizzata dei debiti europei. Un intervento non privo di contraddizioni, ovviamente. Un intervento che conserva la sua importanza, tuttavia. E quattro.

Che impressione si trae tenendo nel nostro campo visivo questi fatti nuovi, tutti assieme? Vi invito a dire la vostra. A me danno l'impressione di una conferma di un sentore che ho già espresso qui e qui. Le classi dirigenti europee, dopo la normalizzazione neoliberista dell'intero continente, si apprestano a smantellare-gradualmente- il dispositivo dell'austerità. Il che, fra le altre cose, sortirà l'effetto di impedire che l'euro crolli sotto il peso delle sue contraddizioni. (C.M.)

19 commenti:

  1. L' euro crollerà comunque. L' austerità non sarà affatto sospesa (ci sarà solo una assai momentaneo e effimero allentamento via QE a favore della finanza speculativa) ma verrà in realtà implementata via "maggior flessibilità" e taglio allo Stato sociale (le famose "riforme strutturali").

    Facendo un rapido controllo storico, gli ultimi governanti che nel nostro paese procurarono un simile tracollo economico, sociale e culturale finirono rispettivamente pistolettati (da uno di Coiano-Prato) e appesi per i piedi (con l' amante e i "più stretti collaboratori") alla pensilina di un benzinaio. Sono terrorizzati e ne hanno ben donde...

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  2. Bisognerebbe capire se sono solo dichiarazioni in vista delle europee o saranno politiche veramente implementate.
    In ogni caso hai voglia a far rientrare gli squilibri interni all'area euro.
    E in caso di shock esterno? Le acque nel mondo mi paiono abbastanza agitate.
    Ma Hollande non aveva accelerato in senso di maggiore flessibilità del lavoro?
    In ogni caso il modello economico che stiamo vivendo trova negli USA una grossa contraddizione, pur avendo incrementato il deficit del 10 per cento con politica FED accomodante hanno solo stabilizzato l'economia di certo non rilanciata. Figuriamoci in europa dove comunque gli squilibri hanno bisogno di ben altre medicine che un timido qe e qualche punto di deficit vedi spagna. Questo non toglie che la lotta sarà dura ma le contraddizioni non spariranno ed è li che bisogna inserirsi.
    Credo che le prossime difficoltà di USA e Cina non saranno una passeggiata e con una situazione interna molto pesante in Europa ci sarà da ballare, non dobbiamo dimenticare che ci sono comunque contraddizioni piuttosto potenti anche nel capitalismo e non credo che si possano eliminare così facilmente visto che comunque anche in USA come ho detto prima le cose non vadano tanto bene e di certo non ieri. Il modello liberista ha comunque grossi problemi intrinseci.
    In ogni caso ha ragione Claudio meglio pensare a combattere una guerra molto lunga che aspettare passivamente il collasso dell'euro che potrebbe esserci o meno nel breve ma nel lungo termine non so quanto potranno tenere a bada popoli così diversi, negli USA ti puoi spostare facilmente da New York a Los Angeles, da Miami Beach ad Anchorage stessa lingua ma qui come fai a spostare milioni, di persone (e qui parliamo di almeno 15/20) in paesi così diversi e in breve tempo? E comunque con una disoccupazione strutturale sempre pesante. I paesi della periferia riusciranno a tenere a freno una pauperizzazione che comincerà a toccare anche gli strati più alti delle classi medie? Il castello crollerà solo se almeno una nazione medio grande uscirà ed è qui secondo me il tallone d'Achille dell'euro e in un certo senso la nostra fortuna a noi non serve l'unanimità degli stati per fare crollare il tutto.

    Riccardo.

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  3. Mi consenta messer Claudio:

    1) la nuova dirigenza PD, nelle parole del responsabile economico del partito, vuole rimettere in discussione...
    2) Il nuovo ministro dell'economia francese- nominato a seguito della grande sberla- annuncia...
    3) In Germania il governo di grande coalizione sta per introdurre...
    4) Mario Draghi annuncia...

    Fusse ca fusse che stam' 'n campagna elettorale? "Erf erf" mi ha fatto oggi un cane per strada.

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    1. Si parla di quattro fatti. Le parole di Draghi hanno un effetto reale sui mercati. La sostituzione di ministri in Francia è un fatto reale. Il provvedimento tedesco è già stato approvato. L'insieme dei provvedimenti italiani è in corso di approvazione. E poi non devo insegnare a te che, in politica, certe dichiarazioni possono essere annoverate tra i fatti politici.

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    2. nel DEF pare non esserci affatto l'aumento del deficit dal 2,6 al 2,8%.

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    3. Se è così Renzi è spacciato. Meglio.

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    4. pare eh? perchè in effetti è una mossa troppo suicida perfino per Renzi.

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    5. Ma lo sfonda per forza. Anche ad attribuire ai tagli di Cottarelli il valore di 4-5 miliardi di euro (previsione ottimistica) il governo arriva già a "tappo" con gli interventi in tema di Irpef, inail e bollette. Poi deve pagare i debiti della PA: Il rimborso di quelli che sono serviti a finanziare spese in conto capitale finisce, per convenzione contabile, alimentare il deficit. Quindi entro la fine dell'anno finisce, come minimo, al 3,5. Tutto questo mentre dovrebbe tendere allo zero, a norma di Fiscal Compact.

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    6. Ma il fiscal compact quando dovrebbe entrare effettivamente in gioco nel 2015 o nel 2016? Comunque su una cosa dovrebbe essere certa se l'economia torna a crescere i debiti devono pagarli comunque. E con l'erf come la mettiamo?

      Riccardo.

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    7. si ma Claudio (ti do del tu) si parla sempre di previsioni. lo sappiamo benissimo che le previsioni a fine anno peggiorano sempre. però le manovre finanziarie vengono fatte sulla base della crescita attesa (ora allo 0,8% secondo il governo = un miraggio) e dunque anche il deficit viene previsto in questo modo.

      Se Padoan, ovviamente sbagliando, prevede di mantenere il deficit al 2,6% (ed è un SE) significa che non metteranno in conto spese aggiuntive per quei 0,3 punti di PIL di cui parliamo. ed è questo il nocciolo di cui stiamo discutendo.,..la possibilità di fare spesa aggiuntiva.

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  4. Vorrei fare una domanda a Claudio, secondo te quanto potranno reggere con l'euro? Altri 15/20 anni?
    Riccardo.

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    1. Le previsioni sono proprie degli economisti, e delle cartomanti.

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    2. Per carità, era solo per capire se avevate elaborato una qualche valutazione di tipo temporale. Nulla più.

      Speriamo solo di non dover richiedere i servizi di un aruspice o di un negromante (quest'ultima una nobile professione utilizzata anche da noti personaggi per carpire notizie su certe prigioni del popolo di noti rapiti).

      In ogni caso sulle dichiarazioni di Draghi bisogna dire che è sempre stato esplicito su di un euro non in discussione e non da ieri.

      Sui fatti politici a questo punto bisognerà vedere che tipo di variazioni dei trattati abbiano in mente di studiare i tecnici per poterci scannare meglio e con più calma.

      Padoan anche su questo è stato piuttosto esplicito no? Il dolore aiuta... a stare bene in pochi e male in molti.

      Dato che ogni tanto mi capita di leggere da qualche parte notizie interessanti attinenti ai temi trattati su questo blog (qualche tempo fa ho riportato un articolo del New Yorker su Renzi, un video sulle vere finalità della lista tsipras candidamente confessate da Guido Viale e un articolo di Curzio Maltese scritto su il venerdì di repubblica a proposito di debito pubblico ed altre amenità etc.), posso scrivere post anche non attinenti all'articolo in discussione ma che riguardano in generale il sito anche se da punti di vista un po' insoliti?

      Per esempio su certe svolte (favole) a favore dei poveri da parte del sommo pontefice di santa romana chiesa:

      http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/04/07/lo-ior-tira-avanti-ma-anche-la-banda-dei-quattro-e-sempre-li/

      Magister è un bravo vaticanista (di stampo conservatore, utilizzando un termine che comunque non mi piace molto ma per capirci).

      Perchè lo ritengo attinente? Semplice, se qualche anima candida pensava in una svolta vera da parte della ccar ci sono i fatti a smentirlo e quindi in questo caso è meglio togliersi dalla testa la possibilità che la chiesa sia un alleato nella lotta.

      La ccar è e rimarra in eterno pro potere.

      Ab uno disces omnis, soprattutto se è a capo della baracca e con 1700 anni di storia certa.

      E per non avere ulteriori dubbi su come vanno le cose nel modo, ieri come oggi, ricordiamoci sempre che: "Auctoritas non veritas facit legem." e che se aspettiamo che la verità ci venga in soccorso è meglio prendere subito l'appuntamento col becchino.

      Riccardo.

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  5. nel caso dei governi francese e tedesco hai ragione in pieno.

    Renzi penso non abbia in realtà alcuna intenzione di smettere con l'austerità essendo davvero convinto che tagliano la spesa pubblica ci possa essere crescita.

    Però su Mario Draghi secondo me malinterpreti. non credo sia altro che il preambolo all'attivazione del ERF che sancirà la definitiva distruzione del sud europa fino a ripagamento crediti del Nord. Per quello si farà sì un QE.....ma non servirà a nulla. L'economia del sud collasserà,,,,e quella del nord avrà giusto l'iniezione che serve per restare sul limite.

    Ci sono già in atto i lavori (ad alto livello - vedere il pezzo "gli undici taglieggiatori" apparso su sollevazione.it) per rendere forzoso l'obbligo di rispetto del fiscal compact per tutto il continente.

    L'euro terrà (nelle intenzioni di costoro) solo finchè i debiti esteri non saranno ripagati. poi puff.

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  6. Io credo che le elezioni europee avranno un impatto dirompente su questo sistema economico che si regge sostanzialmente su giochi di forze e di poteri incrociati piuttosto fragili, vorrei far presente che le banche europee, anche quelle tedesche stanno vivendo un lungo periodo di sofferenza, per i consistenti debiti, per le voragini profonde, che saranno oscurate e tenute nascoste fino all'ultimo respiro o fino all'implosione ...

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  7. Che l' austerità sulla spesa pubblica probabilmente andrà allentandosi è evidente. Del resto non è su quello in realtà che la merkel ha interesse ma sulle riforme del mercato del lavoro ( del resto se vogliamo aggiungere un altro " fatto " all' elenco, Renzi dalla Gruber ha dichiarato " Sa cosa voglio imitare alla Germania? Il mercato del lavoro"). Una " normalizzazione " del continente " alla tedesca" ( tra l' altro mi sembra di aver letto sul fatto quotidiano che 'sto salario minimo tra eccezioni e quant' altro non sia questa grande cosa, e chi si parli di circa 5 euro effettivi all' ora... da verificare comunque ) che comunque anche qualora " funzionasse" in ita -fra- ger ( per dirla alla Renzi, 10% di disocuppazione come " vittoria") ha lasciato una disoccupazione immensa in spagna e distrutto sostanzialmente portogallo e grecia ( poi c'è chi vorrebbe trasformare il sud italia in Sharm El Sheikh).

    Se da un lato questi fatti lasciano presagire il rafforzamento del grande capitale europeo ( che comunque è tutto da vedere), dall' altro indicano un motivo in più per indicare nella rottura dell' attuale assetto europeo la posizione da prendere da parte ( anche con proposte come l' euro - bancor ) delle forze " keynesiano - conflittualistiche " per dirla alla Bellofiore.

    Insomma se tutto ciò andasse consolidandosi ci sono motivi in più per ritenere che il mercato unico e la moneta unica non siano riformabili, proprio perché esse stanno insieme sempre più nel connubio tra deficit si ma con flessibilizzazione del lavoro.Come scritto da Brancaccio in uno dei suoi ultimi articoli il nuovo mantra europeo è la " precarietà espansiva"

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  8. Dissento, per me è solo campagna elettorale, un modo di influenzare l'esito e quindi la composizione del parlamento europeo.
    Ad ogni modo, sono così convinto della struttura antidemocratica del'unione, che penso che non molleranno neanche di fronte a risultati elettorali fallimentari per socialdemocratici e popolari (che poi differiscono tra loro solo per il nome).
    Naturalmente, ciò non significa che i risultati non siano importanti ma che resisteranno. Del resto, ne hanno tutti gli strumenti istituzionali, del parlamento se ne impipano allegramente, come se ne impipano del consenso. Se poi scoppiano rivolte, questo non lo so dire, staremo a vedere.
    Il punto è che questi capitalisti non sanno più cosa fare, cosa inventarsi per mantenere il potere, sono deboli e quindi anche più pericolosi. Magari avessero la formula per uscire dalla crisi: non ce l'hanno, questo mi pare evidente.

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  9. Sono d'accordo che sarà dura abbattere il regime tecnocratico neoliberista che sta governando l'Europa, però sono anche convinta che il rimedio per uscire dalla crisi lo conoscano benissimo, soltanto ed unicamente non lo vogliono applicare perchè non torna a loro vantaggio.

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    1. Beh, è il segreto di Pulcinella. basterebbe far fallire il sistema bancario globale, così tutta la cartaccia che hanno in pancia finisce al macero, e si può ricominciare a produrre ricchezza reale.
      Questa soluzione la conoscono perfettamente, ma chiaramente sarebbe come lasciar bruciare la loro ricchezza, e certo che non sono d'accordo. Purtroppo, i governi sono al loro servizio, e quindi ci trascineranno nel baratro.

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