martedì 16 dicembre 2014

Solidarietà a Giulietto Chiesa, contro tutti i regimi

Giulietto Chiesa è stato arrestato, e successivamente rilasciato, dalle autorità estoni. A quanto pare l'arresto è avvenuto poco prima dello svolgimento di un incontro, a carattere internazionale, a cui il giornalista doveva prendere parte. E' evidente che le autorità estoni hanno voluto impedire a Chiesa di partecipare all'evento, per ragioni squisitamente politiche.
Non sappiamo ancora quale sia stato il mezzo impiegato per fermare ed espellere Giulietto Chiesa. Una possibilità è che sia rimasto destinatario di una "semplice" misura amministrativa di espulsione, che esiste anche nel nostro ordinamento, ma che se slegata da concrete esigenze di sicurezza nazionale implica una violazione del Patto Internazionale dei Diritti Civili e Politici (art. 13), della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (art. 16) e della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea (art. 45).
Un'altra possibilità è che Chiesa sia stato dichiarato Persona Non Grata. Tuttavia, quest'ultima è una misura solitamente riservata ai diplomatici: infatti la Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, al suo art. 9, stabilisce che ogni Stato può dichiarare P.n.G. qualunque membro delle missioni diplomatiche straniere, senza dover rendere motivazioni del proprio provvedimento. In rari casi ciò avviene anche ai danni di semplici cittadini: è accaduto a Gunter Grass e, sempre in un paese ex-sovietico, anche ad Al Bano.
Si tratta in ogni caso di un atto grave, preoccupante e ingiustificabile, e non c'è bisogno di spendere parole per spiegare perché.
Massima solidarietà a Giulietto Chiesa, dunque, e un augurio a riprendere al più presto la sua attività politica e giornalistica. Cogliamo l'occasione per esprimere la massima vicinanza umana a tutti quei professionisti dell'informazione, nonché attivisti politici, che in questi anni (e in questi giorni) hanno rischiato, o rischiano, hanno perduto, o stanno perdendo, la vita, la libertà, la sicurezza, gli affetti più cari per difendere un ideale o fare semplicemente il proprio mestiere; contro tutti i regimi, siano essi in Russia o in Cina, in Sudan o in Bielorussia, in Siria o in Iran. (I collaboratori del blog)

4 commenti:

  1. Se mi permetto ...mi sa tanto che il motivo sia la raccolta di firme che Giulietto ha iniziato,per far uscire l'Italia dalla NATO(vedi suo intervento di Mestre in novembre) che spaventa per la sua possibile viralità. Del resto l'Estonia ha la stessa spinta fascista che prenderà presto piede in tutta Europa e che avrà come suo punto di partenza( TEST in atto in questi mesi) proprio in Ukraina...........dosvidania!!

    RispondiElimina
  2. "contro tutti i regimi, siano essi in Russia o in Cina, in Sudan o in Bielorussia, in Siria o in Iran"...

    avete dimenticato gli USA.

    RispondiElimina
  3. In effetti, in una dichiarazione come questa, non andavano fatte esemplificazioni che risultano sempre tendenziose, anche senza volontà soggettiva.

    A me premeva anche sottolineare come, a fronte del problema della repressione di quei pochi giornalisti liberi che fanno fronte alal loro missione informativa, c'è una stragrande maggioranza di giornalisti che con la loro attivtà praticano una finalità esattemente opposta, quella di contribuire al circo mediatico che sostituisce la realtà. I casi dell'informazione in Europa e negli USA proprio sui fatti di Ucraina costituiscono un esempio clamoroso di controinformazione servile da parte di troppi giornalisti.

    RispondiElimina