La trappola dell'euro


Marino Badiale - Fabrizio Tringali
La trappola dell'euro
La crisi, le cause, le conseguenze, la via d’uscita
Prefazione di Alberto Bagnai

Asterios editore


In libreria dal 12 settembre 2012

Sinossi: Un’analisi che svela i motivi per cui le ragioni della crisi dell’eurozona vanno ricercate nell’appartenenza stessa alla moneta unica e nelle spinte alla libera circolazione di merci, servizi e capitali di cui è intrisa l’intera architettura dell’Unione Europea.
Il testo descrive i nessi e i legami fra l’euro e la necessità di introdurre riforme regressive nel mondo del lavoro, fra il “fiscal compact”, le proposte per una nuova governance della UE e le modifiche costituzionali in corso, fra la crisi economica e quella politica e dei partiti, e mette in luce le conseguenze di tutto ciò in termini di depauperamento delle condizioni di vita dei ceti medi e popolari, e di restringimento degli spazi di democrazia.
Gli autori criticano le proposte di maggiore integrazione politica ed indicano la via d’uscita dalla crisi nell’abbandono della moneta unica e dell’Unione Europea, fornendo risposte chiare a tutte le principali obiezioni a questa proposta che finora sono emerse nel dibattito pubblico.
Non manca uno sguardo al sistema politico attuale, ed alle novità che presenta, dalla nascita di soggetti politici potenzialmente in grado di scompaginarne gli assetti, al consolidamento di idee e proposte che da tempo stanno emergendo dalla società civile, come quelle incentrate sul concetto di “decrescita”.
Prefazione di Alberto Bagnai.

AttenzioneIl testo di questo libro è ricco di note e riferimenti documentali. Molti di questi rimandano a materiali leggibili o scaricabili in rete. Per facilitarne la consultazione, abbiamo predisposto un file pdf con l'elenco di tutte le note ed i links cliccabili. Per scaricarlo cliccare qui. Nella finestra che si apre cliccare "File -> Scarica" in alto a sinistra.

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Se potete, comprate il libro in una libreria della vostra città. Se non lo trovate (perché non è ancora arrivato, oppure è esaurito), potete ordinarlo. Se preferite acquistarlo online, verificate prezzo e disponibilità ai link qui sotto:


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IMPORTANTE, NOTA PER I LETTORI: Le tabelle riportate nel libro, alle pagg. 27 e 28, trattano i dati relativi a quattro Paesi europei (Francia, Germania, Italia e Spagna) e alla media di tutta l'Area Euro.
A pagina 26, però, la lista dei Paesi è composta come segue: "Francia, Germania, Italia e Francia" (per un refuso viene ripetuto "Francia" invece di indicare "Spagna").
In ogni tabella è comunque presente una legenda che riporta correttamente i nomi dei Paesi cui si riferiscono i dati.

31 commenti:

  1. Lo aspettiamo! Un'uscita in ebook non è prevista vero?

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  2. Dovrebbe uscire, oltre al cartaceo, anche il formato "Kindle" scaricabile su Amazon (come per il precedente saggio, vedi qui: http://www.amazon.it/Liberiamoci-dalleuro-unaltra-europa-ebook/dp/B005GLF44K/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1344358282&sr=1-1 )

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    1. Dal proprio account Amazon è possibile richiedere di poter leggere su Kindle (o applicazione Kindle per PC, Android etc) il libro in questione. Io lo ho appena fatto

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    2. In attesa dell'e-book vero e proprio, qual'è la procedura? Ho guardato sul mio account Amazon ed ho anche aperto Kindle per PC ma non sono riuscito a capire come effettuare la richiesta. Se puoi dare qualche indicazione più dettagliata ti sarò grato.

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  3. Per favore non massacriamo i pochi venditori di libri rimasti in Italia segnalando esclusivamente Amazon o la sola GDO.
    Nel mio piccolo lo proporrò anche se fuori tema, ma ci tengo a segnalarlo.

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    1. Ho già letto "Liberiamoci dall'euro" e "civiltà occidentale" (Badiale - Bontempelli), entrambi molto interessanti, quindi comprerò anche questo ultimo libro, tanto più che ha la prefazione del mio economista preferito, l'unico degno della mia fiducia.
      Grazie a Marino e Fabrizio (posso prendermi questa confidenza?) per il costante impegno, però sono d'accordo con Ivan: compratelo alla libreria o almeno evitate Amazon, è un controsenso!

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Ordinato (in libreria, così faccio contenti Silvia e Ivan). Già che c'ero ho preso pure "Liberiamoci dall'Euro"
    che più che un titolo ormai sembra un preghiera :-)

    Saluti a tutti.

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  6. Lo scarico del pdf è impossibile
    perchè secondo IExplorer
    Sito non disponibile o non trovato.
    Saluti
    Ermanno

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    1. Su Chrome occorre selezionare l'opzione di stampa, annullare, nella finestra appare il menu evanescente con l'opzione di salva (icona del floppy disk)

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  7. Ho riprovato e mi pare che funzioni tutto.
    Chi riesce a scaricarlo mandi una email a info@main-stream.it e lo richieda.

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  8. L'ho già letto.

    A parte che è molto semplice come esposizione,
    quindi alla portata di chiunque
    lìho trovato veramente eccellente e chiaro.

    Grazie
    ci voleva !!!

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  9. Confermo quanto scrive Carlo. Lettura chiara e scorrevole.
    Lo consiglierò a tutti.
    Bravi e grazie

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  10. Purtroppo con l'iPad riesco a cliccare sui link. Si potrebbe pensare ad una alternativa per questo tabella? Grazie

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  11. quando vediamo consigliati amazon ed ebook abbiamo l'impressione che non si sappia di cosa si parli veramente.
    Un minimo di coerenza richederebbe di non vendere, consigliare o comperare libri su amazon ibs e le altre multinazioni della vendita on line
    Significa solo farsi sfruttare dal mercato e non costruirne uno diverso, altro che quello che viene scritto nell'intestazione di questo blog.

    sapete che da 30 anni ci sono piccoli distributori e librerie on line alternative?

    Comunque ricevuta la segnalazione stiamo provvedendo a fornirci dei vs. libri tramite asterios e Il Canneto

    Maurizio Di Gregorio

    www.fiorigialli.it
    www.illibraiodellestelle.com
    www.gruppo5terre.it

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    1. Come si può vedere nella pagina, abbiamo prima di tutto pensato di consigliare l'acquisto nelle librerie (in neretto), pensando in particolare alle piccole librerie che spesso faticano per restare a galla.
      Siccome esistono persone che legittimamente preferiscono l'acquisto online, sotto abbiamo messo i link di tutti i siti di cui eravamo a conoscenza che consentono l'acquisto del libro.
      Metteremo volentieri anche il vostro, se ce lo segnalerete. Se poi lo farete con un po' più di simpatia e un po' meno saccenza, ve ne saremo grati.

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  12. Ho appena finito di leggere( me lo sono sucato in un paio di orette) il vostro bellissimo libro.
    E' un pò che vi seguo, assieme al blog del professor Bagnai, e sapevo che il vostro saggio mi avrebbe fatto bene. E così è stato.
    La lettura è gradevolissima grazie ad una scrittura bella e lineare, che prende per mano il lettore, lo accompagna nei ragionamenti e lo stimola nella formulazione di un nuovo modo di pensare.
    Mi è piaciuto soprattutto( ma, va da sè, non solo) per il rigore logico dell'argomentare con cui viene dipanandosi la scrittura.
    Mi è piaciuto perchè vi ho trovato la sinistra che vorrei avere, oggi, in Italia.Di più: ho trovato un manifesto programmatico di sinistra, altrochè "fogni" e "più Europa", di cui i soloni della sinsitra(de che?) radicale e non si riempion la bocca.
    Mi veniva da piangere, leggendo il libro, a pensare a mio padre, a nostri padri, che hanno combattuto e sono morti per farci diventare uomini, donne, cittadini liberi in una Nazione libera, e tutto ciò è stato spazzato via allegramente da vent'anni e più di liberisco.
    Mi vien da piangere dalla rabbia se penso che tutto ciò è stato fatto con la complicità colpevole( colpevolissima!) della sinistra.
    E tutto perchè quest'ultima si è aggrappata all'idea di UE in maniera goffa e sconclusionata, dopo aver gettato nel fango decenni di lotte e conquiste. Il tutto per il crollo del comunismo, che li ha resi( poveri piccoli) orfani della Grande Idea.
    Mi ha confortato, nella lettura, trovare delle proposte così serie e ben argomentate che rappresentano, per me, un ottimo programma politico di una forza che veramente si voglia chiamare di sinistra.
    Mi annichhilisce vedere, anche tra i miei colleghi ed amici sedicenti di sinistra, la rocciosità della loro ignoranza, la superficialità e supponenza( se non addirittura la protervia) che dimostrano nel deriderti quando si parla di questi argomenti nel modo in cui sono esposti nel libro.
    Ma ora so di essere meno solo. Concordo su tutta la linea del vostro pensiero politico( un poco meno sul discorso energetico, ma poco cosa allo stato attuale),che il consumo continuato di risorse ed ambiente( le due cose son, ovviamente, correlate) non ci porta da nessuna parte.O meglio, ci porta verso la distruzione economica e sociale.
    Mi ha commosso sentire parlare di riuso, della riparazione degli elettrodomestici( al contrario di quanto avviene oggi, che sono usa&getta: ma sembra che nessuno si chieda come mai funziona così...) e di mix energetico, fonti rinnovabili.E mi è piaciuto come tutti gli aspetti di un nuovo modo di vedere la politica e l'economia( anche in questo caso, correlate) siano stati affrontati e per ognuno di essi sia stata data una chiara ed esaustiva risposta.
    La visione politica d'insieme( italiana, europea e mondiale) è lucida e spietata, così come deve essere e come poche volte l'ho letta o sentita dire da chicchessia.
    Avessi mai sentito un politico di sinistra articolare( minchia, che parolone per 'sti espertoni...) i ragionamenti di cui è pieno il vostro bel saggio! No, per carità, a noi coglionazzi ci basta il "Fogno","la narrafione","più europa" e via andare di slogan vacui e bovini( proprio come gli occhi dei leadirini della sinistra(?) quando si interrompe il loro mantra del "più europa" e gli si chiede di argomentare più e meglio).

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  13. II^ parte( scusate la prolissità, mai più!Prometto!)


    Quindi( e qui chiudo, cheè già vi ho tediato assai...) ancora grazie mille! Anche per aver dato un signficato( ed è molto, sotto questi chiari di luna) alla parola sinistra o, se preferite, per aver dato nuovi e migliori contenuti all'etichetta "sinistra"( infatti concordo con Badiale quando afferma che vi è"la necassità di elaborare nuove teorizzazioni all'interno delle quali riprendere i valori di emancipazioni che sono stati propri della sinistra storicamente esistita").
    In questo, penso, siete molto vicini al professor Bagnai, anche se non ho ancora ben inteso la sua idea di sinstra( stante il fatto che egli afferisce a tale parte politica;curiosità:l'avete seguito venrdì sera scorso a L'ultima parola, su Rai2? A quando una vostra apparizione sugli schermi televisisvi? Scusate la sfrontatezza..).

    PS: @Tringali:aspetto con trepidazione il libro che spiega come il PCI abbia supinamente accettato i diktat delle classi dominanti, PCI che all'epoca aveva Berlinguer come guida...E vediamo fino a che grado di torsione arriva il mio funicolo...

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    1. Grazie molte per i tuoi commenti e le tue riflessioni.
      Al nuovo saggio sto lavorando, mi ci vorrà ancora un po' di tempo, ma credo non molto.... per quanto riguarda Berlinguer, è probabile che lui sia stato l'ultimo a cercare, almeno in parte e con molte ambiguità, di difendere i lavoratori dall'aggressione che stavano subendo. Insomma, sulla sua figura si può discutere. Ciò che più conta però è che tra la fine degli anni Settanta e il referendum sulla scala mobile (1985) il PCI e la CGIL maturano definitivamente l'abbandono dell'opposizione reale ai ceti dominanti.

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    2. Eh m'anfatti...La torsione è assicurata, e non volevo intendere che fosse da attribuire al solo comportamento di Berlinguer ma del PCI tutto, in cui i miglioristi mi sa che avevano un bel peso...E vediamo oggi qual è la qualità dei miglioristi.
      A rileggerti/vi presto!

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  14. Ho trovato il libro molto interessante, ma vorrei mettere l'accento su due aspetti che, a mio avviso, andrebbero sviluppati ulteriormente:
    1)sono d'accordissimo sull'uscita dall'Euro e dalla UE, ma credo che debba essere fatta accompagnandola da quella serie di scelte politiche a cui voi fate riferimento. Ma quale classe politica, quale governo politico può portare avanti tutte queste scelte? Penso che oggi, anche in prossimità delle elezioni del 2013, sia un problema che ci si debba porre. E intellettuali come voi, economisti come Bagnai (che rappresenta il mio punto di riferimento costante), dovrebbero, in qualche modo, dare un contributo in questo senso, senza ovviamente chiedervi di fondare un movimento. Fate qualcosa perchè la situazione è grave e i movimenti sono ancora troppo condizionati dalla cultura e dalla politica corrente.

    2)Trovo molto stimolante l'utilizzo di Keynes legato al movimento della decrescita. Anche questo è un discorso che meriterebbe di essere ampliato, entrando nel dettaglio, magari legandolo anche al discorso dei Beni Comuni (che va approfondito). Occorre contaminare le diverse teorie ed elaborazioni. Ruolo dello stato e delle comunità locali debbono integrarsi. Ovviamente occore un governo e una classe politica alternativa. E questo è, appunto, il problema che prima di ogni altro ci sta di fronte.
    Spero che prima o poi approfondirete questi temi in uno dei prossimi libri che scriverete.
    Grazie per il vostro lavoro.

    Valerio, Modena

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    1. Caro Valerio:
      1) non c'è dubbio che sia necessario fare qualcosa sul piano politico, ma il problema è..... cosa? Bisognerà pensarci, insieme.

      2) Grazie del consiglio, credo che lo seguiremo. Quelli che tocchi sono alcuni dei temi sui quali vorremmo continuare a scrivere

      Fabrizio

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  15. Ottimo lavoro, è per me una preziosa fonte per predisporre del "materiale di diffusione di massa" finalizzato a sensibilizzare la consapevolezza del comune cittadino.
    Grazie

    Una domanda in merito all'obiezione n. 3, riportata a pag. 103, relativa alla "corsa agli sportelli" dei correntisti, non potrebbe essere plausibile il seguente scenario?

    Nessun assalto alle banche, nè code disperate agli sportelli: lo Stato ha comunicato che non convertirà i depositi bancari nella nuova moneta (ciò porterebbe al crollo immediato sistema bancario nazionale): li manterrà in Euro, lasciando libera scelta al singolo cittadino di decidere quando e se convertire il proprio conto corrente.
    Se oggi ho la facoltà di aprire un conto in franchi svizzeri, perché domani non potrei mantenerne uno in Euro?

    Saluti
    Filippo

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    1. È pressapoco la proposta di Claudio Borghi, ascoltabile nella sua ottima intervista all'altro Claudio, Messora.

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    2. La proposta è senza dubbio interessante. Presuppone però che l'euro continui ad esistere dopo l'uscita dell'Italia. Il che è molto improbabile, anzi, secondo me la moneta unica non può sopravvivere all'uscita di nessun Paese, nemmeno la Grecia.

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  16. Buongiorno, ho comprato su Amazon il testo e, ahimé, per un errore di rilegazione mancano le pagine dell'intervallo 33-48, mentre quelle da 49 a 62 sono presenti in duplice copia (magra consolazione).
    Lo scrivo solo al fine di comunicarlo alla casa editrice in maniera da non far incorrere ulteriori compratori nella mia situazione incomoda.
    Saluti

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    1. Grazie molte, lo segnaliamo immediatamente all'editore

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    2. Salve, se ci manda a info@mainstream.it un indirizzo per la posta cartacea lo comunichiamo all'editore che le farà avere una copia integra.
      Cordiali saluti

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  17. Lo comprerei volentieri ma non acquisto piu' libri in forma cartacea mi sapreste per cortesia dirmi dove posso acquistare il pdf online su kindle store non c'e' piu':).
    Grazie Mille

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    1. Il kindle non è ancora uscito. L'editore dice che lo farà, ma non sappiamo quando.

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  18. Ho molto apprezzato il vostro libro per la sintesi e la chiarezza con cui offre una chiave di lettura di ciò che ci sta accadendo. E' vero, siamo in una trappola da cui non ne usciamo nemmeno se ci "svegliamo", come succede per gli incubi. Anche per questo avrei personalmente gradito un vostro approfondimento sul motivo per cui la deflazione salariale deprime la domanda interna. Perchè a parte qualche frequentatore di ristoranti pieni, nessuno nega la recessione, ma ci dicono che avrà breve durata. E quello che più non sopporto è che ce lo dicano, a noi che non capiamo niente, usando la metafora della luce in fondo al tunnel, che è oscura in tutti i sensi e volutamente perchè sono convinto che ce lo spiegassero per bene come se ne esce, ammesso che lo sappiano, forse non piacerebbe a nessuno...

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