Leggere
l'ultimo
articolo di Paul Krugman regala strane sensazioni. In particolare
dà l'impressione di essere prigionieri in una galera dove i
secondini sono matti: una sorta di manicomio criminale
all'incontrario. Tutto ciò che ci viene presentato come ovvietà (il
problema sono i deficit eccessivi, l'austerità è indispensabile, la
svalutazione è MALE, il commercio internazionale è un bene in sé)
viene sbriciolato di riga in riga. Mostri stupidi come Olli Rehn e
Mario Monti ci tengono incatenati, mentre l'intellighenzia
internazionale, ben incarnata da Paul Krugman, sorride di fronte alla
stravaganza del fenomeno. Un bel crepuscolo per la civiltà europea.
(C.M.)
L'evento è che Krugman scrive ciò su Il Sole24Ore
RispondiEliminaFino a un certo punto. Krugman demoliva l'euro già l'anno scorso, sulle colonne di repubblica. Il punto è che i suoi articoli sono godibilissimi, se a leggerli è un inglese o un americano. Agli occhi di un europeo sono deprimenti.
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