2) pochi giorni prima che un esponente del mondo delle cooperative rosse infliggesse un colpo formidabile ai diritti dei lavoratori, gli esponenti del mondo dell'accademia economica "di sinistra" si riunivano alla Camera dei Deputati. Ecco un ottimo resoconto di Sergio Cesaratto.
3) Lo storico Aldo Giannuli ha pubblicato un ottimo pezzo sui numerosi e variopinti movimenti di rivolta che hanno accompagnato questi ultimi anni, ai quattro angoli del globo. Di tutti gli spunti che lo scritto offre vorrei riprenderne uno, quello contenuto nei seguenti brani. A proposito dei movimenti di rivolta che fanno arricciare il naso alla "sinistra antimperialista" nostrana Giannuli scrive:
(...) su tutti, l’ombra onnipotente di un qualche servizio segreto come la Cia, il Mossad, l’MI5, lo Sdece ecc (curiosamente, mai servizi segreti diversi da quelli occidentali). Praticamente vanno bene (o quasi) solo quei movimenti a coloritura genericamente di sinistra e ortodossamente non violenti come Ows e gli indignados. In realtà, guardare al Mondo con queste lenti serve solo a precludersi la comprensione di quel che sta accadendo.
La “purezza rivoluzionaria” che molti
esigono è un sogno impossibile nelle condizioni storicamente date. E, le
lenti del passato (campo imperialista contro campo antimperialista)
-già erano abbondantemente fuorvianti a loro tempo- sono solo dei
formidabili diversivi buoni a confondere le idee.
A proposito: sarebbe ora di piantarla
con questa lagna per cui rivoluzioni sono solo quelle che ci piacciono e
che possono iscriversi a pieno titolo nel solco delle rivoluzioni
socialiste e democratiche del novecento, mentre tutte le altre sono solo
congiure di servizi segreti. Le rivoluzioni possono anche avere un
segno che non ci piace o anche, semplicemente, avere aspetti molto
criticabili, ma non per questo cessano di avere una loro spontaneità per
essere ridotte a puro complotto. Ci sono due atteggiamenti opposti ed
ugualmente sbagliati: quello di chi pensa che le rivoluzioni siano
sempre e solo movimenti sociali spontanei, nei quali i servizi segreti
non c’entrano o, comunque, sono impotenti e quello di chi pensa che i
servizi segreti siano pressochè onnipotenti, in grado di suscitare
eruzioni sociali che poi guidano a bacchetta. Mitologie: entrambe
mitologie.
I servizi segreti non sono in grado di
suscitare molto di più che occasionali sommosse, possono finanziare
gruppi, supportare eventuali leader ecc, ma un movimento sociale vero e
proprio nasce solo se ci sono condizioni precise che lo consentano, a
cominciare dall’ esasperazione popolare che non è cosa che si inventi.
Può accadere che un tumulto di piazza sia più o meno stimolato da
qualche servizio segreto o polizia politica e funga da innesco, ma se
sotto non ci sono le polveri da sparo o le polveri non sono abbastanza
asciutte, non scoppia niente.
Grassetti e sottolineature mie. Chissà che queste semplici parole non possano essere di giovamento a qualche lettore. (C.M.)
Lettore tipo Giulietto Chiesa?
RispondiEliminaRiccardo.
Malizioso ;) comunque ammetto che non stavo pensando a lui.
EliminaPer carità sulla Siria e Iran ha sbagliato alla grande, ma sull'Ucraina mi sa che ha una buona dose di ragione e di prove vere e verificabili.
EliminaRiccardo.
Sinceramente, io credo che esprimere ora un giudizio sull'Ucraina sarebbe prematuro. Seguendo una certa cautela, io aspettai che passassero alcuni mesi (6) prima di esprimere una valutazione sui fatti siriani. Secondo me è una buona prassi.
Eliminaepperò le condizioni di malessere sociale adatte possono essere indotte dagli investitori internazionali dai cui capitali le economie del mondo occidentale - e di riflesso quelle dei paesi ad esso sottoposti - dipendono.
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione del pezzo di Aldo Giannuli che altrimenti mi sarebbe sicuramente sfuggito. E, malizia per malizia, penso che C.M. si riferisse a qualche economista con velleità tuttologiche che alberga nel web in questo periodo...
RispondiEliminaVittorio