In un articolo sul supplemento di economia del "Corriere" di lunedì 3 marzo ("Euro troppo forte: un pericolo da non ignorare"), che purtroppo non riesco a trovare in rete, Danilo Taino solleva il dubbio che la forza dell'euro non sia esattamente un bene:
"nonostante l'aumento dei tassi di interesse in America, il dollaro resta debole rispetto all'euro; e il recente improvviso deprezzamento del renminbi cinese pone altri problemi di competitività all'economia dell'Eurozona, anche alle esportazioni italiane fuori dal continente. Problema molto serio, la forza dell'euro, nella stagnante Europa."
Così scopriamo che una moneta forte non è sempre un vantaggio. Qualcosa del genere deve averlo detto anche Prodi, ma non ricordo dove. Chi ci segue sa che l'euro rappresenta un problema anche negli scambi interni all'eurozona, ma questo naturalmente né Prodi né Taino arrivano a dirlo.
Cambiando argomento (ma non tanto), approfitto di questo post per segnalare un articolo di Enrico Grazzini, che sostiene l'idea dell'euro come moneta comune, come "eurobancor". Idea della quale abbiamo più volte parlato in questo blog, per esempio qui, qui e qui. Avevamo anche già discusso un intervento di Grazzini in questo senso. La cosa interessante è che l'intervento che segnaliamo oggi è apparso su "Sbilanciamoci", da sempre ostile alle posizioni anti-euro.
(M.B.)
Questa non è una mezza ammissione, è una confessione sul vero intendo della lista Tsipras:
RispondiEliminahttp://www.tubechop.com/watch/2219029
Lo scovato via rischio calcolato che riprendeva da kappadipicche.com
A proposito della sinistra che ha capito tutto. A futura memoria...
Riccardo.
Notevole, in effetti. Grazie della segnalazione
EliminaSegnalo intervista a Paolo Savona
RispondiEliminahttp://www.giornaledellumbria.it/article/article156133.html
Andrea Bovenga
Una segnalazione la faccio anche io. SI è svolto un convegno organizzato da Fassina dal titolo "Titanic Europa". E' interessante che, a fronte di analisi anche ben fatte (non tutte) non ci sia uno straccio di strategia. L'euro non va, la crisi è profonda, grave. Che fare? La domanda resta senza risposta. http://www.radioradicale.it/scheda/405441/titanic-europa-invertire-la-rotta-delleuro-per-lo-sviluppo-e-il-lavoro
RispondiEliminaA proposito di moneta forte deleteria segnalo una serie di articoli degli anni 90 ripescati da A. Guerani in cui si raccontano:
RispondiElimina- paure tedesche per la lira svalutata
- vantaggi per l'industria italiana a seguito della rivalutazione del marco
- sofferenza di colossi industriali tedeschi provocata dal supermarco, anche qui
- investimenti esteri innescati dalla svalutazione
- ritorno veloce dei capitali dopo la svalutazione del 92 anche qui
- altri benefici del supermarco per le piccole imprese italiane