lunedì 17 marzo 2014

Votare?

Apriamo il dibattito, come si suol dire. Che fare alle prossime elezioni europee? Per quanto mi riguarda la scelta è fra l'astensione e il voto al M5S. È probabile che alla fine sceglierò di votare per il Movimento di Grillo. Non mi faccio troppe illusioni. I problemi di democrazia interna, il modo assurdo in cui vengono risolte le discussioni, la mancanza di prese di posizione chiare su tutta una serie di questioni importanti, sono difetti evidenti, che rischiano di portare il movimento alla dissoluzione. Difetti che in questo blog abbiamo discusso già al momento delle scorse elezioni politiche. Inoltre, è noto che il Parlamento europeo ha scarso potere, e che quindi anche un nutrito gruppo di deputati critici verso l'UE avrà poche possibilità di inceppare la macchina che ci schiaccia. Allora perché votare M5S? Perché le recenti vicende hanno mostrato, a me sembra con estrema chiarezza, come il M5S sia, semplicemente, l'unica opposizione che c'è. L'unica realtà di una qualche consistenza che dichiara senza mezzi termini di non voler partecipare al gioco osceno della “politica” attuale, ma di voler rovesciare il tavolo. È questo, a mio avviso, il requisito minimale per poter sperare in un cambiamento reale. La cosa curiosa è che, pur essendo in radicale contrasto con Grillo sul metodo da lui usato nelle recenti espulsioni, sono abbastanza d'accordo sul merito, per quel che ne capisco: mi sembra infatti che il pomo della discordia sia, alla fine, quello di accettare o rifiutare un qualche tipo di alleanza con la sinistra. Cosa che Grillo rifiuta nettamente e alla quale invece sembrano inclinare i vari “dissidenti”. Non c'è dubbio, lo ripeto, che, se così stanno le cose, nel merito ha ragione Grillo: una realtà come il M5S ha senso solo in funzione di una rottura netta e radicale con l'intero mondo della “politica” attuale, mondo che è globalmente coinvolto, in tutte le sue componenti, nell'attacco ai diritti e ai redditi dei ceti subalterni e nella distruzione del nostro paese.
Dare forza a questa posizione di rottura netta mi sembra l'unico modo per creare almeno le condizioni di base per una lotta radicale contro il sistema di potere che ci sta distruggendo. Per tale sistema, un successo del M5S alle elezioni europee rappresenterebbe sicuramente un ostacolo, forse un pericolo. È il miglior argomento a favore del M5S.
(M.B.)

33 commenti:

  1. Sì, è il migliore argomento ed è anche l'unico.
    E non so se sia sufficiente. Per me l'anno scorso non lo è stato, e forse non lo sarà neanche questa volta.

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  2. Mi chiedo allora se, per dare un segnale di rottura ancora più forte non abbia senso votare Lega o FDI. Faccio presente che io, da Siciliano emigrato al nord e tendenzialmente di sinistra, non ho nessuna simpatia nei loro confronti, e non voterei mai per loro al parlamento nazionale o alle amministrative, ma essendo gli unici che hanno espresso delle posizioni apertamente antieuro, molto più nette di quelle ondivaghe di M5S, mi viene da pensare che costituiscano uno strumento più affidabile per chi veramente volesse "rovesciare il tavolo". Essendo possibile poi esprimere una preferenza, si può provare ad individuare candidati presentabili dell'uno o dell'altro partito, evitando di premiare personaggi tipo Borghezio o La Russa.

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  3. Anche io ho pensato la stessa cosa o Grillo o non voto. Tsipiras lo considero uno dei tanti "normalizzatori" dell'insuccesso dell'euro.Trovo molto pericoloso,da parte di Grillo,l'utilizzo del referendum,che potrebbe diventare un boomerang colossale.Detto questo ritengo che i ragazzi del movimento siano sufficientemente "destabilizzanti" per qualsiasi potere.Non amo Grillo ma sarebbe stupido negare che sia riuscito smascherare la sinistra e a difendere la Costituzione,art.138,e mettere l'opinione pubblica di fronte al problema Bankitalia.Le incertezze sono tante,staremo a vedere. Claudio

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  4. Concordo,come sempre,con la lucida,puntuale e ragionata analisi di Marino Badiale.Altro non si può fare che dividersi fra convinta astensione e voto all'unica opposizione esistente.Personalmente opterò per la seconda ipotesi,pur riconoscendone i limiti,quella del voto al M5S,consapevole del fatto che il voto ad un parlamento privo di potere decisionale avrà, ed ha,un ruolo di mera testimonianza,di fatto inutile.Tutto questo è chiaro,ma è altresì importante lanciare un segnale forte, attraverso uno dei pochi strumenti rimasti di quella che chiamiamo ancora democrazia rappresentativa(borghese),senza farsi troppe illusioni sulla sua efficacia.A decidere saranno sempre le oligarchie,ma con la certezza,almeno, di avere di fronte un opposizione visibile e speriamo maggioritaria. Ipanema66

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  5. Votare ? Per chi ? .....Bella domanda.
    Anch'io parto più o meno dalla tua considerazione ma cerco di ampliare un po’ le vedute.
    Chi in questo momento si è dichiarato apertamente contro l'Euro ???
    Escludendo, ovviamente da parte mia, l’astensione, dato che fino ad oggi nel bene o nel male ho sempre votato, io non mi limiterei a valutare solo la posizione del:
    - M5S, anche perché in realtà, oltre alle problematiche interne da te elencate, non ho ancora sentito una vera e propria presa di posizione, ma soprattutto non ho ancora la convinzione che Grillo, piuttosto che Casaleggio o altri “ben quotati" all' interno del movimento, abbiano capito fino in fondo quale sia il vero problema (l'Euro) e anche lo fossero, non sento comunque da parte loro la volontà di rendere informata e partecipe l'opinione pubblica.
    Grillo dice che andrà lui a parlare con la Merkel, a” battere i pugni sul tavolo” (che non c’è) e se non verranno rivisti i parametri dei contratti UE allora indirà un referendum sull' Euro.
    Beh io la vedo molto pericolosa come situazione per una popolazione intimorita e spaventata dai media come in questo periodo.
    Votare per l’uscita dall’ Euro che tutti i media indicano come foriera di “pestilenze, invasioni di cavallette, lo scatenarsi dell’armata delle tenebre etc. , senza aver compreso almeno buona parte delle motivazioni che invece spingerebbero a favore dell’uscita, potrebbe portare al risultato opposto e allora si che sarebbe veramente finita la lotta.
    Insomma a parte i proclami non mi fido molto della tattica che mi sembra voglia adottare il M5S.
    - LA LEGA: Indubbiamente va dato atto che stanno facendo di tutto per promuovere la battaglia per uscire, ma di fondo non condivido la volontà di separatismo e a volte certe sparate dei loro rappresentanti.
    Stanno comunque dando un ottimo contributo alla diffusione della conoscenza.
    - F.D.I. : Mi ha positivamente stupito Giorgia Meloni, ho seguito per caso in Tv il suo intervento al congresso e sono rimasto impressionato per la convinzione con cui ha detto che l’Italia non ha bisogno dell’ Euro. Per altre idee non mi ha trovato d’ accordo, ma tra i tra i politici attuali è forse l’ unica che, coerente alle sue idee, mi ha forse dato l’impressione di parlare realmente e con passione autentica a nome del paese e non a nome della UE.
    Bene, è ancora presto secondo me per prendere una decisione, ma sicuramente il dibattito che hai aperto è molto interessante e quindi spero vengano inserite altre valutazioni dai lettori di questo blog.
    Ma una cosa è sicura, se stai per affogare non stai certo a guardare chi ti allunga la mano per salvarti. Poi una volta in salvo si può sempre discutere su come andare avanti.

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    1. La Meloni parla bene ma... ad esempio...

      «Vogliamo difendere la conquista di una moneta unica, ma vogliamo che sia la moneta dei popoli europei e non lo strumento di potere delle banche. L’euro agisce come amplificatore delle disfunzioni degli Stati nazionali, rendendo impellenti le misure di risanamento che per troppi anni sono state rimandate a “tempi migliori”. Oggi l’euro sta diffondendo la consapevolezza delle politiche irresponsabili che hanno causato l’attuale debito degli Stati sovrani. Non possiamo sottrarci a queste responsabilità, ma contestiamo la strada che Bce e Ue percorrono, quella della “recessione perpetua”, dell’austerità, della pressione fiscale senza politiche per la crescita.»

      Qui la fonte.

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  6. Caro Marino, il mio problema è che io nel M5S non ci credo più. E' più una sensazione che una (più che argomentabile) opinione. Sento Grillo e mi suona falso, sento Di Battista e "non mi allappa", parlo con gli attivisti locali e mi appaiono come bloccati, timorosi di fare un passo troppo audace. Sono tutte "sensazioni", come vedi, delle quali ho però l'abitudine di tener conto, insieme ai ragionamenti logici, ovviamente.

    Per questo ti domando: qual è la tua "sensazione a pelle"? Ti fidi, e fino a che punto, dei vertici apicali, della momentanea classe dirigente e del grado di comprensione degli attivisti M5S che incontri?

    Insomma, sono troppo diffidente?

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    1. Lasciamo perdere le sensazioni, va'. Io ho litigato con tutta la base 5 stelle di Genova, e li ho trovati idioterrimi. Ma non per questo mi faccio fuorviare dalle mie impressioni superficiali.

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  7. Petdonatemi, solo per una domanda, ma la Meloni e i vari suoi fratellini non votarono con il governo Berlusconi ( del quale facevano parte) il pareggio di bilancio in Costituzione?
    Non lasciatevi fregare.

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    1. In realtà i gerarchi di FdI non votarono a favore del FC. o meglio: Crosetto votò contro, La Russa e Meloni erano assenti. Diciamo che non alzarono esattamente le barricate, via.

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    2. Memorandum (consapevole che tanto...)

      Voto Camera dlc pareggio di bilancio 1° lettura ; 2°lettura

      Voto Senato dlc pareggio di bilancio 1° lettura ; 2° lettura

      Voto Camera Fiscal compact ; Meccanismo Europeo di Stabilità

      Voto Senato Fiscal compact ; Meccanismo Europeo di Stabilità

      Voto Camera dl "Disposizioni per l'attuazione del principio del pareggio di bilancio"

      Voto Senato dl "Disposizioni per l'attuazione del principio del pareggio di bilancio" (l'ultima infamia del governo Monti-Napolitano: 90 minuti il 20 dicembre, incluso il tempo per votare, a poche ore dallo scioglimento delle camere...)

      Per chi non ebbe lo stomaco di seguire i dibattiti parlamentari di allora, o non ricorda, troverebbe molto interessanti le motivazioni date al voto dai vari gruppi dell'intero emiciclo, soprattutto da parte degli sparuti "ribelli" (che in ogni caso non diedero il proprio voto). Ricordano le votazioni per Maastricht, in effetti, e probabilmente per tante altre ratifiche più o meno vincolanti passate sotto silenzio... questo di certo non deresponsabilizza i "meri esecutori", al contrario!

      Comunque dovremmo seriamente iniziare a scusarci con la Bulgaria.

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  8. Considerazione preliminare: stiamo facendo un po' il conto senza l'oste. Non sappiamo da chi saranno composte le liste 5stelle; e sopratutto non conosciamo ancora il metodo con il quale saranno composte. Gara ad evidenza pubblica (come per le politiche 2013) o chiamata diretta? Vedremo.
    Ma partiamo da un presupposto favorevole al Movimento, e cioè che non candideranno Benetazzo, Giannino o Barbablù, ma persone decenti. Vorrei cercare di chiarire perché, a mio avviso, è del tutto irresponsabile l'idea di astenersi e non votare M5S.
    Innanzitutto non bisogna lasciarsi fuorviare dal programma elettorale. I programmi elettorali, scusate l'eccessivo lirismo, non contano una beneamata sega. Occorre guardare al programma politico effettivo del Movimento. Questo può essere condensato in una frase: abolizione del ceto politico. Siccome il Movimento non ha mai messo il naso fuori dai patri confini, per ora la formula è limitata al ceto politico italiano, e non ha ancora il carattere universale che le spetta.
    Ora, è abbastanza chiaro che la parola d'ordine qui richiamata dovrebbe essere propria di tutti gli amanti della democrazia; se la politica è privatizzata da un ceto politico professione, i cittadini non sovrani di loro stessi, ma dominati da quel ceto. E questa è già una buona ragione per votare 5 stelle.Tuttavia, lasciando da parte le questioni di principio, è evidente che anche solo per ragioni tattiche è necessario votare 5 stelle a QUESTE elezioni. Mi spiego.
    L'autentico pilastro del sistema dell'euro e dell'Unione è il ceto politico italiano (con le sue propaggini tecnocratiche, che quando provano a mettersi in proprio prendono due voti e mezzo). L'Italia è l'unico grande paese europeo che "si sbatte" per il progetto europeista. Basti pensare alle decine di miliardi "regalati" per il MES: siamo gli unici della partita a non averci guadagnato nulla. O ai miliardi messi a disposizione dei fondi strutturali UE, nonostante un Sud che sprofonda. E si potrebbe continuare. In generale, mentre il ceto politico britannico e una parte di quello tedesco fanno quello che possono per minare il progetto europeo, e quello francese cerca solo di cogliere volta per volta opportunità favorevoli, gli italiani sono gli unici che cercano seriamente di mandare avanti la baracca. Senza l'attivismo di Draghi e Monti, oggi l'euro non ci sarebbe più. Tendiamo a dimenticarcelo. E oggi Renzi è chiamato a interpretare la nuova stagione della "crescita", cioè della redistribuzione delle briciole dopo che ci hanno vuotato la dispensa.
    A colpo d'occhio dovrebbe esser chiaro che se il ceto politico italiano si sfarina, il pilastro dell'Unione comincia a tremare. Il meno (sottolineo: il meno) che si può dire del Movimento è che non sia entusiasta del progetto europeo fin qui delineato, e che non fa della permanenza nell'euro un atto di fede. Una vittoria di una simile realtà alle europee avrebbe due effetti: sancirebbe la sconfitta dell'europeismo nel paese in cui questo è nato, e da cui continua a trarre linfa vitale; e renderebbe più probabile l'ipotesi di un governo 5 stelle. Voi pensate che con un govero 5 stelle l'euro durerebbe più di 4 minuti?
    Concludendo: l'Europa si regge sull'attivismo del ceto politico italiano (finanziato da noi, ovvio). Chi spazza via il ceto politico italiano fa tremare l'Europa dalle fondamenta. L'unica realtà che può farlo è il Movimento.
    Vedete di non astenervi...

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    1. Io penso che l'unico evento che "l'Europa" (diciamo le prime due famiglie governative numericamente decisive a livello europeo, il PSE e il PPE, e gli interessi di classe che esse esprimono - così come i rappresentanti della Commissione europea distribuiti pro quota su base nazionale) tema sul serio è uno strabordante successo del Front National di Marine Le Pen, soprattutto se proiettato sugli equilibri interni alla politica francese.

      Non è che fare le pulci sugli scontrini degli onorevoli spaventi molto il cartello €uropeista... almeno, mi pare che lo stesso Renzi non stia ottenendo margini di bilancio così rilevanti, se commisurati al rischio mortale che una vittoria del M5S comporterebbe per il progetto €uropeista (sempre stando alle tue aspettative). Hollande può invece permettersi di presentare Piani di Azione Correttiva ad libitum senza temere alcuna sanzione o reprimenda, dato che la Commissione è ferma all'art. 126.7 dal 2009 (!) senza mai proseguire sulla piramide tecnocratica della paura.

      Ci sono figli e figliastri, e l'Italia, nonostante sia oggettivamente il paese più esposto sul fronte euro-oltranzista (come da te ricordato), è figliastra.

      Posto che la verità non è un programma politico, quanto utopisticamente un presupposto alla base della competizione elettorale, se il M5S vuole davvero mettere paura a chi sappiamo deve essere molto, ma molto più radicale sull'euro; ma soprattutto dire la verità, cosa abbastanza difficile a fronte della narrazione pubblica fin qui sostenuta, benché non ancora impossibile (una netta posizione contro l'euro che nel caso della Lega, invece, appare più coerente rispetto alla sua linea comunicativa storica).

      Possiamo pure raccontarcela fra noi che un voto dato al M5S sia un voto dato contro l'euro, ma se resta sugli scontrini (a Roma come a Bruxelles) credere che rappresenti una seria minaccia al progetto "verso una genuina Unione Economica e Monetaria" mi pare piuttosto illusorio. Così come negli anni '90 la "sinistra radicale", così oggi il M5S?

      Nel caso fosse così, non è poi andata benissimo (per usare un eufemismo...).

      (Ciò non toglie che, nonostante non si sappia ancora quali personalità verranno candidate, ci possano essere validi motivi per votare questa o quella persona a cui dare diritto di tribuna nel pe - o chissenefrega tanto sono tutti pupazzi e conta 'a strateggia?)


      "e renderebbe più probabile l'ipotesi di un governo 5 stelle."

      Ma davvero? Agli occhi di chi, per sapere? Di Angela?

      Al netto delle aspettative più o meno razionali, mi sembra un po' presto per fare congetture di questo tipo, senza sapere nemmeno quando si voterà, con quale legge elettorale si voterà, con che sistema istituzionale, con quale presidente della repubblica, con quale "sentiment" dei mercati finanziari, con quale impegno di Beppe Grillo, con quale evoluzione nel campo del centrodestra del Berlusconi piantonato (per usare le categorie bipolari, quantomai vetuste) così come della lista Renzi (oltre il PD) sempre più probabile all'orizzonte...

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    2. 1) Agli occhi dei cittadini ed elettori italiani, ovviamente. Angela non c'entra nulla.

      2) l'Italia non è affatto "figliastra", e le altre nazioni non son "figlie". Questa è una rappresentazione mitologica che fa il gioco del ceto politico italiano. Hollande non ha nulla da temere? Bene, nemmeno Renzi. Il quale, se domani mandasse a quel paese Rehn, avrebbe in un sol colpo disintegrato il progetto "eurista". L'Italia non è figliastra o "scolara" semplicemente perché, dall'altra parte, non c'è alcun genitore/maestro. L'Italia i vincoli se li dà da sé. Come dire che i vincoli che abbiamo ce li pone il ceto politico, e non l'Europa (che di quel ceto è mera espressione). Prova ne siano le decine e decine di direttive inadempiute da parte del legislatore italiano, con crassa indifferenza.

      3) noto che i nostri lettori fanno fatica a comprendere quale sia il senso degli scontrini. Guardate che non si tratta di un elemento pittoresco, ma di qualcosa di fondamentale. Nei prossimi giorni vedremo di spiegarmi, così ci chiariamo.

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    3. 1) Dovrebbe agire da percezione del "si può fare" intendi? Meglio di un sondaggio allora! Poi di sistemi elettorali costruiti per reprimere il dissenso popolare nei confronti del ceto dominante (dei cui interessi le due suddette famiglie si fanno espressione) ne è piena l'Europa, ma è un'altra storia.

      2) Ci manca solo che debba difendere la classe politica italiana (vedi su). Ok, non è figliastra e le nazioni non sono figlie, i rapporti di forza tra creditori e debitori non esistono e i violenti aggiustamenti strutturali conseguenti agli squilibri macro imposti dalla moneta unica sono una variabile indipendente.

      Poi bò, che ti devo dire. Io ho solo seguito il tuo ragionamento: i margini di manovra (ovviamente non dichiarati pubblicamente e considerando che l'attuale Commissione è a fine corsa) concessi a Renzi sotto elezioni li intendevo come "termometro della paura" delle élites europee di fronte all'avanzata del M5S (se il pericolo per loro lo vedi tu, lo vedranno anche loro, o no?). Se tanto mi dava tanto, allora la vera paura ce l'hanno per la rabbia dei francesi verso Hollande...

      Infine sostieni che non è "l'Europa" che glieli concede ma è Renzi che se li è presi. Bene.

      3) Vedrò cosa ne pensi. Per me gli "scontrini" sono un fatto serissimo, altroché. Dipende però quale direzione vuole prendere questa meritoria battaglia. Se vira verso la riduzione della presenza dello Stato in economia è destra pura, che passare dalla moralità pubblica al moralismo da Tea Party è un attimo.

      PS_Noto che in molti paesi UE, anche in Germania, per fronteggiare l'avanzata dei movimenti "anti-europeisti" i partiti di governo si stanno concedendo molte libertà rispetto alla consuetudine: sia considerando gli effettivi margini di bilancio (a dispetto del FC, ma diciamo il MTO a pareggiare il bilancio che era già insito nel Patto di Stabilità e Crescita del 1997), sia considerando la propaganda elettorale molto critica verso le istituzioni europee da loro rappresentate. Notevole in Germania come sia la CDU ad attaccare più duramente la Commissione Europea, sui più svariati argomenti, in quanto ficcherebbe il naso in materie che dovrebbero tornare ad essere di competenza nazionale: l'obiettivo è intercettare voti che andranno a AfD (contro l'euro). Chiamiatele mance, se volete...

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  9. Caro Claudio, questa cosa che hai scritto me la conservo. Secondo me è una visione delle cose che non sta in piedi, ma sarò pronto a cospargermi il capo di cenere qualora tu avessi ragione. Però me la conservo, per mettertela sotto il naso quando, come penso, sarà chiaro che:

    1) non è vero che in Italia il potere reale è nelle mani del ceto politico che abbiamo
    2) non è vero che sia solo questo ceto politico italiano che vuole l'euro (e l'UE)
    3) non è vero che il M5S sia anti-euro

    Io dico che, se questa fosse una partita, perderesti 3-0. Chi vivrà vedrà.

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    1. Non serve. La partita è già finita, e io ho vinto 3 a 0, a tavolino.

      1) non ho affatto detto che sia solo il ceto politico italiano a volere l'euro. Ho detto che è il PRINCIPALE pilastro, non l'unico. È evidente che la fazione dominante del ceto politico tedesco vuole l'euro. Quindi mi metti in bocca cose che non ho detto.

      2) ho scritto che il minimo che si può dire del M5S è che non sia entusiasticamente pro-euro, e che per esso rimanere nell'Euro non è un atto di fede. E solo questo. il tuo terzo punto non è molto pertinente, dunque.

      3) non c'è bisogno che tu conservi/salvi nulla, visto che è tutto consacrato all'eternità digitale. Funziona così: noi facciamo congetture, e poi dopo un po' di tempo riconosciamo di aver avuto torto o ragione. A differenza di molti nostri critici.

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    2. Ah, dimenticavo: l'idea che il ceto politico non conti nulla, perché le decisioni di prendono altrove (c'è sempre un altrove) è un vecchio luogo comune, molto diffuso, che ho deciso di combattere/smascherare perché mi sono reso conto che è infondato e, anzi, è uno dei principali freni alla reazione popolare. Prima o poi te ne renderai conto anche tu. A quel punto, non verrò a rinfacciartelo. Non mi interessa.

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    3. Se il "ceto politico" conta qualcosa, allora questa cronaca di Repubblica sul voto per l'approvazione del trattato di Maastricht nel 1992 è pura invenzione.

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    4. Ma cosa dici... La cronaca è probabilmente esatta al millimetro, e comunque è molto verosimile. Ma non dimostra assolutamente nulla. Al di là del fatto che non bisognerebbe confondere il ceto politico con quello parlamentare, è ovvio che all'interno di questo ceto ci sono delle stratificazioni. Le decisioni non vengono prese dall'insieme dei membri del ceto, ma da una élite al vertice (o da più élites, se preferiamo). Il resto è truppa. Non si chiede grande consapevolezza strategica alla truppa. Dice: ma non c'è stato dibattito. Sfido io! pentapartito+PDS+lega erano favorevoli fin dal principio alla ratifica, che spazi di discussione mai c'erano?

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  10. Se capisco il voto m5s, con tutto le riserve che hai portato e altre, non capisco il non-voto? Ma cosa vuol dire non votare? Non votano le persone che non sanno niente e non si interessano di politica (che invece sono tanti e votanti, il mio è più un augurio utopico), ma qui non votare detto da voi, da te, non mi dice niente e anzi, mi lascia perplesso e un po' svilito: non capisco, le persone informate moderate nei modi ma radicali nelle idee sono la speranza e il futuro di qualsiasi democrazia.
    Io l'hanno scorso ho votato m5s. Sono uno che ha iniziato a frequentare i meetup quando ancora non esisteva l'organizzazione 5 stelle, da subitissimo ho visto le incoerenze insieme alle potenzialità di questo sistema, ma per diversi motivi poi ho lasciato perdere. Nel 2013 ho votato 5s e lo rifarei, il mio primo voto convinto dopo i radicali quando correvano da soli (e io non capivo nulla di politica internazionale e economica). Ora, per le europee, e per le europee solamente, sia chiaro, voterei e probabilmente voterò lega. Perchè sono geneticamente modificati per la rottura, e in europa di rottura ce ne vuole e tanta, il sistema è incancrenito e mi fa paura, gli ultimi comportamenti tra l'ignoranza e la connivenza in ukraina non hanno fatto altro che confermarlo. Il 5s parte svantaggiato perchè "dice" di aver bisogno di un appoggio popolare, ma per l'ennesima volta entra in contraddizione con i principi fondanti del mov stesso (che sono pur pochi!), cioè che i "portavoce" sono votati secondo un programma e quello devono fare pena l'espulsione. Cioè doveva essere finito il voto "sulla fiducia" e iniziare il voto "rendicontato". E che programma! di solito sono 5, 10 punti, ora neanche quelli. Non si può, o almeno io non posso votare, chi va in europa senza un' idea chiara e compatta sull'euro. Non oggi. Ho pensato anche alla Meloni, mi sta simpatica, è energetica e chiara, ce ne fossero a sinistra! Poi purtroppo ho visto la base fatta di fascistoni 20-30enni e mi è venuto il vomito, posso tollerare tante cose ma così è veramente troppo. Non voglio un gruppo di fanatici neofascisti anche se per uscire dall'euro. La lega mi sembra il giusto mix di chiarezza e rottura. Non credo che salvino la patria, ma ho smesso di credere nei miracoli politici tanto tempo fa. Ciò nonostante voto. Perchè un conto è perdere le illusioni un conto non avere speranze. E non ve la metto giù più dura. :)
    Tanti saluti e miraccomando non non votate!!! Almeno voi!
    Anzi dirò di più. Se Marino dichiarerà che non andrà a votare io vado a votare Monti. E' una promessa. Meglio schiavi subito che una lunga agonia.

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    1. Quindi voterai un pezzo del ceto politico che ci ha portato in questo disastro? Un partito che ha votato per Maastricht (vedi link Fraioli), che non ha alzato un dito contro Lisbona, e il cui segretario fino a tre mesi fa diceva che i terroni dovevano uscire dall'euro, in quanto solo la Padania era degna di rimanervi? Un soggetto politico del tutto screditato, fatto di ladri, razzisti e pezzenti vari? Un partito i cui maggiorenti, Maroni e Tosi, si dichiarano contrari all'uscita dall'euro? Un partito che ha l'unico fine, sparando quattro cazzate demagogiche, di superare la soglia di sbarramento per poter negoziare alcuni strapuntini con Berlusconi? E lo voti sapendo che tutto il mondo guarda al risultato del M5S, e solo del M5S, valutando che esso è il vero termometro del consenso dei cittadini italiani al progetto europeo? Basta che uno sprovveduto, che ai bei tempo proponeva posti sui tram riservati ai soli milanesi e paragonava i Rom ai ratti, se ne esca un bel giorno gridando "euro merda" per conquistare il tuo voto?

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    2. Li voto solo alle europee, dove vige un bel proporzionale, che centra berluscone? e poi se proprio vuoi se avessi 2 voti darei il 2ndo al m5s. Anch'io credo nella forza anticastale del mov ma non mi faccio illusioni per quanto riguarda la competenza in materia macroeconomica, e quindi in un'elezione dove conta solo quello, più che la buona amministrazione e il rigore finanziario dello scontrino e degli stipendi ridotti, voto un partito che si è mosso per tempo ed è spalleggiato da un buon economista, un partito che ha una linea punto. a questo punto il resto è aria fritta. Ripeto se non fosse chiaro: a livello governativo democratico nazionale preferisco ancora il 5s (ma cosa credi che le critiche che hai fatto alla lega non si possano fare, diverse ma altrettanto pesanti, a ogni forza politica?), ma a livello europeo credo nell'importanza di dare un segnale netto e non possibilista o ondivago, tu vedi tutto questo scetticismo del 5s per l'euro, i sondaggi dicono che le percentuali sono sovrapponibili a quelle del cdx, eppure il berlu&co. hanno mai parlato di abbandonare l'euro? Nein. Non voglio più ambiguità. La base senza testa fuziona a cazzo. Il dibattito all'interno del mov sull'euro è nato illo tempore, eppure non è mai stata proposta una votazione online, il bello del mov è che ha tante idee su tutto, e sull'€ niente? niente idee? niente democrazia diretta DD? niente chiedi alla base? niente chiarezza? niente portatori di voce ma proprio sul più bello portatori di dubbi? No. Non è abbastanza. Io così non posso votarli, solo perchè so le cose che so sull'€, non per altro. Credi che non le sappia le cose che hai scritto sulla lega? Credi che non abbia dubbi/schifo a votarli? Non hai capito perchè li voto allora, mica per la loro storia, ma per la storia dell'ue. Per una volta più che un voto giusto voglio dare un voto opportuno. Liberi di non seguirmi :), in fondo se il mov fa una bella performance io son solo felice, ma se la lega prendesse la maggioranza dei voti (non sono un ingenuo è un ragionamento per assurdo) con la campagna elettorale che ha fatto, sai che spasso!
      Tanto lo sappiamo che noi facciamo tanto gli eurocritici poi arriva un pirla qualsiasi che promette soldi in busta paga mafia-style col sorriso sulla faccia e miliardi in tasca all'improvviso dopo anni di tagli suicidi disperazione e miseria sottomissione di interi popoli e perdite di diritti centenari l'unione riconquista una bella faccia e vince, rivince e stravince.
      Con stima e simpatia, claude.

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    3. 1) Hai dipinto un quadro così sconfortante del M5S, che non si capisce perchè vuoi comunque votarlo alle elezioni nazionali. Ma non importa.

      2) No, le brutte cose che ho detto della Lega non si possono ripetere per tutte le forze politiche, in particolare per il M5S.

      3) quando hai parlato di competenza macroeconomica che M5S non avrebbe mi è venuto da ridere, pensando alla faccia di Salvini. Poi ho capito che li voti perché c'è Borghi. Nulla di male: chi ha idee di destra liberista fa benissimo a votare per Borghi.

      4) Eppure c'è un dato che dovrebbe risultare lampante. Tutti gli eurocritici, a chiacchiere, ripetono che il parlamento europeo non conta nulla, e che non sarà da lì che verrà l'opportuno cambiamento. Dopodiché, gli stessi si fanno incantare dalle parole dell'ultimo arrivato (Salvini), e pensano che un buon risultato leghista al parlamento europeo sarebbe molto positivo. Delle due l'una, no? Ma allora perché votare 5 stelle? Non è la stessa cosa? NO. Le cose si cambiano solo agendo sull'unica leva che ha effetto nel contesto europeo, e cioè quella dei governi nazionali. Il punto focale degli eurocritici dovrebbe essere quello della conquista dell'esecutivo italiano. E il M5S è l'unica forza in grado di ambire a un simile risultato. Se primeggerà alle europee, le conseguenze saranno dirompenti. E con la nuova legge elettorale, le possibilità di conquistare il governo diventano concrete.

      5) Anche la NSDAP poteva contare su un eccellente economista:

      http://it.wikipedia.org/wiki/Hjalmar_Schacht

      Ottima ragione per votarli, si vede.

      Saluti

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    4. Dimenticavo: è comprensibile provare schifo per i fascistoni di FdI, preferendo giustamente personalità antifasciste del calibro di Borghezio. Tuttavia Salvini ultimamente ha fatto certi acquisti...
      http://www.barbadillo.it/21195-politica-dalla-destra-sociale-alla-lega-nord-presentata-a-roma-lassociazione-patriae/

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    5. A me fa piacere che ci sia qualcuno fuori dal mov che lo sostiene o difende, ma questo non dovrebbe toglierti gli occhi della critica sana. Lo poche persone intelligenti "dentro" il 5s ne sono più che consapevoli, e su questo baso il mio ottimismo. Votare lega è un triplocarpiato, ne sono consapevole. Nel 4 mi metti in bocca parole che non ho detto, e non penso! Anzi il parlamento eu conta e sono le elezioni politiche certe più vicine, e quindi conta ancora di più.
      Mah in fondo qualcuno l'aveva detto che sarebbero state le destre (proprio in nome del loro nazionalismo ideale) che ci avrebbero spinto fuori dall'euro, e questo fa il contrappeso a chi ci ha fatto entrare. Preferisco un sistema liberale e democratico (anche se da destra) ad uno totalitario "desinistra". Se il 5s si fosse schierato non sai quanto sarei stato felice. Non avendolo fatto ho pur provato a rientrare nel mov per vedere dove andava, la direzione sembra giusta ma che tentennamenti! Il punto in cui chiedono gli eurobond sapendo di farseli bocciare, in correlazione ad un'alleanza mediterranea, è di una paraculaggine estrema. E visto che qualcuno ha fatto una campagna più aggressiva, hanno perso il mio voto.
      Ma veramente mi stai paragonando borghi a ajalmar schacht? Allora vuoi litigare, dì la verità! Tra l'altro dallo stesso link tuo:
      "varando una serie di misure che ridussero l'inflazione e stabilizzarono il marco tedesco." esattamente il contrario di quello che dice claudio borghi. Che anzi lo indica come problema, il problema.
      Veramente la lettura è molto interessante perchè poi, dopo aver "creato" il terreno per l'ascesa di un totalitarismo (Monti) ne entra a far parte e attua politiche espansive (Renzi), cementificando l'appoggio sociale al nazismo. Fa politiche monetarie verso l'estero favorendo l'impianto industriale nazionale (Cina ma anche Ger o Fr). Venne arrestato per aver cercato di uccidere hitler(Grillo*)! (nel 44, un po' tardi). Grazie della lettura. Spero che il mio voto non faccia di me un borgheziano ai tuoi occhi. il mio è solo un appoggio esterno, capiamoci!
      *scerzo!
      E fatti una risata tanto stravince fonzie, con 80€ (nostri!). L'unica speranza di rottura vera è la le pen, adesso sì che ti incazzi!

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    6. Ma figurati. Non sei il primo e nemmeno l'unico che approda all'estrema destra col pretesto della critica all'euro. Mica mi posso arrabbiare per tutti.

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  11. Secondo me, ci sono due differenti esigenze oggi da soddisfare, sicuramente schierarsi contro il fronte liberista-globalista, ma v'è anche l'esigenza credo primaria di sapere come la pensa colui a cui dai il tuo voto.
    Non solo padrone e seguaci del M5S, pur ferratissimi sulle indennità ai parlamentari, non sanno neanche loro cosa pensano su questioni di globalizzazione, ma temo che tale confusione sia alquanto generalizzata anche a di fuori del M5S. Forse sarebbe il caso di chiarirsi alcune idee di fondo.
    Mesi fa feci il gesto del tutto velleitario di lanciare una campagna per la costituzione di una formazione elettorale per le europee che si autodefinisse antiglobalista. Silenzio totale, ma ciò non fa testo, il mio blog è notoriamente poco frequentato.
    Purtroppo, temo che il silenzio sia anche il frutto di un'opinione alquanto approssimata, non sufficientemente determianta, sui processi di globalizzazione.

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  12. scusate l'intromissione ma seguo da un po' le discussioni su questo blog anche per farmi un'idea di scenari possibili.
    A me sembra che "l'opzione M5S", in particolare dopo le performance in quello italiano, non abbia senso non solo e non tanto per la mancanza di democrazia interna ma per totale assenza di una linea politica.
    L'idea di fondo di un ribaltamento del tavolo politico poteva avere un minimo senso nello scenario politico italiano e non mi sembra che stia dando alcun frutto.
    A livello europeo la cosa è ancora meno attuabile.
    Ammesso e non concesso che il M5S abbracciasse la linea antieuro con chi si coalizzerebbe nel nuovo parlamento UE, l'estrema destra?
    E anche prescindendo da questo aspetto non marginale, io non vedo assolutamente la capacità del M5S di avere una posizione su temi essenziali.
    Sulla questione Ucraina, per esempio, esiste una posizione del M5S? La cosa non è marginale. Se l'Ucraina finisse nella UE gli effetti li sentiremmo immediatamente sotto forma di prestiti per risanare l'economia disastrata di quella nazione per cui un movimento DEVE avere un'idea di come voterebbe e che linea sosterebbe. Pro USA? Pro Russia?
    insomma, la scelta su chi premiare non può limitarsi a capire se si è pro o contro l'EURO. una forza dovrebbe avere un'idea di società che guida le singole scelte e a me pare che il M5S sia l'ultimo dei movimenti in cui questa idea è stata affrontata e discussa.
    E sarei contento se qualcuno mi dimostrasse il contrario.

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  13. Ma ti dirò di più il M5s non parla nemmeno del TTIP che ritengo sia una emergenza.Il mondo si sta trasformando velocemente e non ci salverà il M5s,che faccio? A me viene in mente di non votare.Cosa abbiamo a disposizione?Tsipiras, o cosa?Non riesco a votare Lega anche se ho simpatia per Borghi,non voterò certo Alemanno e La Russa.In questo paese chi ha idea di cosa?Chi ha la visione complessiva? Claudio

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    1. http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/esteri/2014/02/transatlantic-trade-and-investiment-partnership.html

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  14. Dissento da Marino Badiale sull'appoggio al M5S (sull'astensione si può discutere).
    Ragione: Il M5S agisce come gatekeeper dell'opposizione, e mi pare anche eterodiretto.
    Non pronunciarsi apertamente pro o contro l'euro, cioè sul principale tema di scontro politico, mi pare la manifestazione più evidente della sua eterodirezione.
    A questo modo, il M5s ottiene quattro risultati importanti, tutti negativi per il fronte antieuro e antiUE: 1) confonde le acque 2) calamita l'opposizione 3) comunica con la massima chiarezza agli elettori che non sarebbe in grado di gestire una eventuale uscita dall'euro: propone infatti un referendum - che non è giuridicamente plausibile - senza esprimere una linea ufficiale in merito al quesito, una follia politica mai vista 4) dunque incoraggia gli italiani a restare nell'euro e nella UE, visto che la principale ragione dell'attuale consenso passivo di massa all'euro e alla UE è il timore del dopo.
    Personalmente voterò Lega o Fd'I (non mi piace nè l'una nè l'altro), scegliendo quello che meglio e più chiaramente metterà al centro della sua campagna politica la battaglia contro l'euro.

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  15. Non confido molto nel M5S come elemento di rottura rispetto alle attuali politiche europee, e non tanto per il ruolo marginale del Parlamento Europeo nei processi decisionali dell'Unione Europea, quanto perché M5S sta dimostrando di aver capito poco o nulla della reale natura della UE e dei meccanismi che la governano. Nel M5S convivono anti-UE e sostenitori del "più Europa", quelli che vogliono cancellare il debito e quelli che vogliono gli eurobond... e soprattutto, questa posizione né carne né pesce del referendum sull'euro, veramente assurda. Troppe contraddizioni, troppa ambiguità.
    La vera rilevanza di un'eventuale vittoria del Movimento alle elezioni europee risiede invece nel possibile effetto dirompente sul sistema politico nazionale; ma anche qui non sono così ottimista, perché le elezioni politiche sono lontane e allora credo che di fronte a una tale esito elettorale, le varie anime del partito unico si ricompatterebbero per il tempo necessario a tenere in vita il governo, nell'attesa che con il passare dei mesi l'effetto post-voto si dissolva.
    E' chiaro però che anche una massiccia astensione verrebbe gestita nello stesso modo dal sistema di potere.

    Che fare dunque? La cosa migliore sarebbe comunque la somma dei due eventi, una forte astensione insieme ad una affermazione del M5S tra coloro che andranno a votare, ma anche se ciò dovesse succedere, non facciamoci troppe illusioni sull'immediato futuro.
    Viceversa, una successo del pd e del fronte europeista sarebbe terribile, la resa incondizionata ai tecnocrati di Bruxelles.

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