giovedì 30 maggio 2013
mercoledì 29 maggio 2013
martedì 28 maggio 2013
Mah...
In un'intervista al Corriere Vito Crimi, capogruppo al Senato del M5S, spiega che "noi non dobbiamo ragionare di strategia politica". Non so davvero cosa intenda Crimi per "ragionare di strategia politica", evidentemente qualcosa di molto negativo. Ma a me verrebbe da dire che se un movimento politico sceglie di "non ragionare di strategia politica" rischia di fare una brutta fine, e anche piuttosto rapidamente (sarà che ho studiato nelle scuole senza computer).
(M.B.)
(M.B.)
sabato 25 maggio 2013
La sinistra rivelata/1
Inizio con questo post la pubblicazione di alcuni brani tratti da "La sinistra rivelata", scritto assieme a Massimo Bontempelli e pubblicato dalle edizioni Massari nel 2007.
(M.B.)
La logica del capitalismo assoluto.
(...) Abbiamo fin qui descritto i postulati comuni a tutte le forze politiche abilitate a governare un paese occidentale nell’attuale contesto storico. Descrivere qualcosa così come i fatti univocamente ce lo mostrano non significa tuttavia spiegarlo. Per spiegare qualcosa, infatti, non basta comprovarne l’esistenza, ma occorre chiarire il perché della sua esistenza, ovvero il processo reale che l’ha resa necessaria. Nel nostro caso si tratta di trovare un perché al fatto che la sinistra, soltanto alcuni decenni fa forza di emancipazione delle classi lavoratrici e di riduzione delle ingiustizie sociali, agisca oggi a partire da postulati che ha in comune con la destra e che comportano l’approfondimento delle diseguaglianze, dello sfruttamento, dell’insicurezza e dell’irrazionalità.
(M.B.)
La logica del capitalismo assoluto.
(...) Abbiamo fin qui descritto i postulati comuni a tutte le forze politiche abilitate a governare un paese occidentale nell’attuale contesto storico. Descrivere qualcosa così come i fatti univocamente ce lo mostrano non significa tuttavia spiegarlo. Per spiegare qualcosa, infatti, non basta comprovarne l’esistenza, ma occorre chiarire il perché della sua esistenza, ovvero il processo reale che l’ha resa necessaria. Nel nostro caso si tratta di trovare un perché al fatto che la sinistra, soltanto alcuni decenni fa forza di emancipazione delle classi lavoratrici e di riduzione delle ingiustizie sociali, agisca oggi a partire da postulati che ha in comune con la destra e che comportano l’approfondimento delle diseguaglianze, dello sfruttamento, dell’insicurezza e dell’irrazionalità.
mercoledì 22 maggio 2013
martedì 21 maggio 2013
Parola di Nobel
"L'euro è stato un'idea orribile. Lo penso da tempo. Un errore che ha messo l'economia europea su una strada sbagliata (...). Quando tra i diversi paesi hai differenziali di crescita e di produttività, servono aggiustamenti dei tassi di cambio. Non potendo farli, si è dovuto seguire la via degli aggiustamenti nell'economia, cioè più disoccupazione, la rottura dei sindacati, il taglio dei servizi sociali. Costi molto pesanti che spingono verso un declino progressivo"
(Amartya Sen, intervista al Corriere della Sera di oggi)
Aggiornamento: trovate qui l'intervista
(M.B.)
(Amartya Sen, intervista al Corriere della Sera di oggi)
Aggiornamento: trovate qui l'intervista
(M.B.)
domenica 19 maggio 2013
Bravi gli spagnoli!
Segnalo un appello anti-euro che arriva dalla Spagna, tradotto a cura del sito controlacrisi.org e ripreso da vari altri siti. Il testo è assolutamente condivisibile, e potrebbe essere ripreso con poche ovvie modifiche in Italia. Poiché non conosco la realtà spagnola, non so quanto siano rappresentativi i vari firmatari. Se qualche lettore disponesse di informazioni in questo senso e volesse condividerle, farebbe cosa gradita. In ogni caso, questo ci sembra un buon segnale, che fa da contraltare alla prossima nascita di Alba Dorata Europea. La realtà si sta muovendo e, come sempre, lo fa in forme che manifestano contraddizioni. Vedremo.
(M.B.)
(M.B.)
sabato 18 maggio 2013
venerdì 17 maggio 2013
Madrastra Europa (Europa matrigna....)
Non occorre conoscere alla perfezione il castigliano per comprendere le domande di questo stupefacente sondaggio, pubblicato sul sito di "El pais", il più importante quotidiano spagnolo, lo scorso 12 Maggio.
Il risultato è inequivocabile: la stragrande maggioranza degli intervistati ha capito che l'Unione Europea è responsabile della crisi. E' serva degli interessi della classe dirigente tedesca, e appartenervi impedisce di uscire dalla crisi.
(sotto trovate la mia traduzione delle domande)
Domande:
Lei è d'accordo con le seguenti frasi?
1) Perché si possa uscire dalla crisi non basta che alcuni Paesi (come Spagna, Italia, Portogallo) realizzino riforme, esse devono essere realizzate anche dalla stessa Unione Europea, che deve riformare il proprio funzionamento [D'accordo 94% - Non d'accordo 5%]
2) Se la UE continua a reagire alla crisi economica come ha fatto finora, molti europei finiranno per comprendere che essa non rappresenta nulla di buono per la loro vita [D'accordo 86% - Non d'accordo 10%]
3) Fino ad adesso la UE ha attuato misure sbagliate, che hanno peggiorato la situazione invece che migliorarla. [D'accordo 85% - Non d'accordo 10%]
4) Fino ad ora, la UE ha dato impressione di aver operato più in funzione degli interessi della Germania che di quelli dell'insieme dei Paesi che la compongono. [D'accordo 79% - Non d'accordo 15%]
Il risultato è inequivocabile: la stragrande maggioranza degli intervistati ha capito che l'Unione Europea è responsabile della crisi. E' serva degli interessi della classe dirigente tedesca, e appartenervi impedisce di uscire dalla crisi.
(sotto trovate la mia traduzione delle domande)
Domande:
Lei è d'accordo con le seguenti frasi?
1) Perché si possa uscire dalla crisi non basta che alcuni Paesi (come Spagna, Italia, Portogallo) realizzino riforme, esse devono essere realizzate anche dalla stessa Unione Europea, che deve riformare il proprio funzionamento [D'accordo 94% - Non d'accordo 5%]
2) Se la UE continua a reagire alla crisi economica come ha fatto finora, molti europei finiranno per comprendere che essa non rappresenta nulla di buono per la loro vita [D'accordo 86% - Non d'accordo 10%]
3) Fino ad adesso la UE ha attuato misure sbagliate, che hanno peggiorato la situazione invece che migliorarla. [D'accordo 85% - Non d'accordo 10%]
4) Fino ad ora, la UE ha dato impressione di aver operato più in funzione degli interessi della Germania che di quelli dell'insieme dei Paesi che la compongono. [D'accordo 79% - Non d'accordo 15%]
giovedì 16 maggio 2013
mercoledì 15 maggio 2013
Piccole verità crescono/2
Sembra davvero che, lentamente, le posizioni critiche su euro e UE stiano penetrando in vari ambienti. Facciamo qualche esempio recente.
Il sito "Per il Partito del Lavoro" rappresenta una delle tante schegge di "sinistra radicale". Pubblica una rivista elettronica, "Lavoro e Politica", liberamente scaricabile in formato pdf. Qui trovate l'ultimo numero (cliccate su "scarica il periodico"). A pagina 3, l'articolo di Tonino D'Orazio riassume molte delle tesi dei critici dell'euro.
Da tutt'altra parte (in ogni senso), cioè sul "Sole24ore", trovate questo articolo di Vittorio Emanuele Parsi, che descrive l'attuale situazione politica europea in termini sostanzialmente condivisibili. Sempre sul "Sole24ore", un articolo di Vito Lops ci spiega che la Germania è l'unico paese che in Europa sta compiendo una "svalutazione competitiva". E un articolo sull'Huffington Post mostra alcuni aspetti del mercato del lavoro tedesco che contribuiscono alla competitività di quell'economia. Intanto in Italia siamo al settimo trimestre consecutivo di calo del PIL, e diamo il benvenuto nel club alla Francia.
Come ho già detto, rischiamo che i prossimi mesi siano davvero interessanti.
(M.B.)
Il sito "Per il Partito del Lavoro" rappresenta una delle tante schegge di "sinistra radicale". Pubblica una rivista elettronica, "Lavoro e Politica", liberamente scaricabile in formato pdf. Qui trovate l'ultimo numero (cliccate su "scarica il periodico"). A pagina 3, l'articolo di Tonino D'Orazio riassume molte delle tesi dei critici dell'euro.
Da tutt'altra parte (in ogni senso), cioè sul "Sole24ore", trovate questo articolo di Vittorio Emanuele Parsi, che descrive l'attuale situazione politica europea in termini sostanzialmente condivisibili. Sempre sul "Sole24ore", un articolo di Vito Lops ci spiega che la Germania è l'unico paese che in Europa sta compiendo una "svalutazione competitiva". E un articolo sull'Huffington Post mostra alcuni aspetti del mercato del lavoro tedesco che contribuiscono alla competitività di quell'economia. Intanto in Italia siamo al settimo trimestre consecutivo di calo del PIL, e diamo il benvenuto nel club alla Francia.
Come ho già detto, rischiamo che i prossimi mesi siano davvero interessanti.
(M.B.)
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martedì 14 maggio 2013
A volte un video vale più di mille parole (in questo caso più di centomila euro)
Questo è un video promozionale ufficiale dell'Unione Europea, la cui produzione è costata più di 120000 euro. È vecchio di un anno, e se non è molto conosciuto è perché è stato ritirato immediatamente, visto le ovvie polemiche che suscitava.
È un video per molti versi stupefacente. Stupefacente per la sfacciataggine: l'Europa è dipinta, né più né meno, come una forza civilizzatrice per i popoli barbari che popolano il mondo freddo e ostile in cui viviamo.
Allo stesso tempo, il video è sincero: non fa altro che riflettere l'ideologia delle classi dominanti europee, nonché il non-detto teorico che sta alla base del progetto europeo, il suo tacito presupposto politico. Esso è semplice da riassumere: il nazionalismo pan-europeo (che è un nazionalismo come tutti gli altri) intende riunire tutti (o quasi) i popoli che vivono nel continente europeo seguendo il criterio delle comune radici cristiane e della comune appartenenza alla razza bianca, allo scopo di costruire una grande potenza in grado di contrastare l'ascesa dei Paesi emergenti dell'ex Terzo Mondo. Si tratta dunque di un progetto palesemente razzista (ne abbiamo parlato qui), che si ritrova in tutti i discorsi sull'importanza di contare nel mondo, sulla Cina e l'India che sono tanto grandi, sugli europei che tra non molto saranno una piccola percentuale della popolazione mondiale...
Europeista, questo video parla di te. (C.M.)
domenica 12 maggio 2013
Un articolo di Martin Wolf
Il benemerito blog "Voci dall'estero" ci fornisce una traduzione commentata di un articolo di Martin Wolf, dal Financial Times. Consigliamo la lettura, ritroverete molti degli argomenti di cui discutiamo in questo blog.
(M.B.)
PS Non riesco ad accedere all'articolo originale di Wolf dal link sul "Voci dall'estero". Se avete lo stesso problema, provate qui.
(M.B.)
PS Non riesco ad accedere all'articolo originale di Wolf dal link sul "Voci dall'estero". Se avete lo stesso problema, provate qui.
giovedì 9 maggio 2013
Media
Si è molto discusso qualche giorno fa di alcune dichiarazioni di Paolo Becchi. Il professore ritorna su questo episodio con alcune considerazioni che ci sentiamo di condividere, e che probabilmente non riceveranno la stessa attenzione mediatica delle precedenti.
(M.B.)
(M.B.)
mercoledì 8 maggio 2013
Piccole verità anche sul Sole24ore
Carlo Bastasin scrive un articolo dove elenca alcuni fatti che i lettori di questo blog non faranno fatica a comprendere. Soprattutto le conclusioni:
l'occupazione tedesca beneficia dell'avanzo di parte corrente che è conseguenza di un altra forma di diseguaglianza, quella nei conti con l'estero. Anch'essa ha potenti effetti redistributivi dei redditi. Anch'essa - colpendo non elettori - non viene riconosciuta.
Nel caso non fosse chiaro, i "non elettori" (tedeschi) colpiti dall'avanzo dei conti della Germania siamo noi e gli altri Pigs. La crisi delle economie dei Pigs è il risultato degli avanzi teutonici, che a loro volta sono il risultato inevitabile, date le condizioni al contorno, dell'impossibilità di svalutazione, cioè del fatto che entrando nell'euro ci siamo messi in trappola (questo Bastasin non lo dice, naturalmente).
(M.B.)
l'occupazione tedesca beneficia dell'avanzo di parte corrente che è conseguenza di un altra forma di diseguaglianza, quella nei conti con l'estero. Anch'essa ha potenti effetti redistributivi dei redditi. Anch'essa - colpendo non elettori - non viene riconosciuta.
Nel caso non fosse chiaro, i "non elettori" (tedeschi) colpiti dall'avanzo dei conti della Germania siamo noi e gli altri Pigs. La crisi delle economie dei Pigs è il risultato degli avanzi teutonici, che a loro volta sono il risultato inevitabile, date le condizioni al contorno, dell'impossibilità di svalutazione, cioè del fatto che entrando nell'euro ci siamo messi in trappola (questo Bastasin non lo dice, naturalmente).
(M.B.)
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martedì 7 maggio 2013
Una recensione
Sul blog "Utopia Rossa" trovate una lunga e approfondita recensione di Michele Nobile alla "Trappola dell'euro".
(M.B.)
(M.B.)
lunedì 6 maggio 2013
Si prepara l'attacco alla Siria
Ma non quello che pensate voi...
Vorrei condividere con i lettori una riflessione, riflessione che è sorta in me dopo la lettura di questo articolo.
Ormai l'intero mainstream si è adattato alla narrazione secondo la quale in Siria non assistiamo ad una (sanguinosissima) rivoluzione di popolo contro un tiranno, ma piuttosto allo scontro tra un dittatore laico e una serie di pericolose fazioni jihadiste. Come si vede la sostanza di quello che racconta il mainstream non differisce di molto da quelli che sono i luoghi comuni diffusi nel micro-cosmo "alternativo" e "anti-sistema". Si potrebbe anzi dire che l'unica cosa che distingue gli uni dall'altro sono i giudizi di valore: mentre gli "anti-sistema" giudicano il regime di Assad come qualcosa di positivo, da difendere, il mainstream lo vede piuttosto come un male minore, se comparato al terrorismo jihadista.
Vorrei condividere con i lettori una riflessione, riflessione che è sorta in me dopo la lettura di questo articolo.
Ormai l'intero mainstream si è adattato alla narrazione secondo la quale in Siria non assistiamo ad una (sanguinosissima) rivoluzione di popolo contro un tiranno, ma piuttosto allo scontro tra un dittatore laico e una serie di pericolose fazioni jihadiste. Come si vede la sostanza di quello che racconta il mainstream non differisce di molto da quelli che sono i luoghi comuni diffusi nel micro-cosmo "alternativo" e "anti-sistema". Si potrebbe anzi dire che l'unica cosa che distingue gli uni dall'altro sono i giudizi di valore: mentre gli "anti-sistema" giudicano il regime di Assad come qualcosa di positivo, da difendere, il mainstream lo vede piuttosto come un male minore, se comparato al terrorismo jihadista.
sabato 4 maggio 2013
Qualcosa si muove (ma non in Italia)
Oskar Lafontaine, uno dei personaggi più interessanti della sinistra tedesca, si è espresso contro l'euro. Mentre in Inghilterra il partito anti-UE di Nigel Farage, l'UKIP, si afferma in una tornata di elezioni locali. Può darsi che i prossimi mesi siano tempi interessanti.
(M.B.)
(M.B.)
giovedì 2 maggio 2013
Civiltà occidentale?
Pare che in Grecia si stia discutendo di arrestare chi non paga i debiti con lo Stato. Con l'età la mia memoria peggiora, ma mi sembrava di ricordare che l'abolizione della prigione per debiti fosse una delle grandi conquiste dell'Illuminismo, o della Civiltà Occidentale, o della Democrazia. Ma sicuramente mi sbaglio.
(M.B.)
(M.B.)
mercoledì 1 maggio 2013
Piccole verità crescono...
Nel sito di Micromega, un articolo di Enrico Grazzini riassume in maniera chiara le principali tesi contro l'euro che molti, e noi fra quelli, stanno cercando di diffondere. A quanto pare, la forza delle nostre ragioni riesce a ottenere ascolto. Bene.
(M.B.)
(M.B.)
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