Carlo Bastasin scrive un articolo dove elenca alcuni fatti che i lettori di questo blog non faranno fatica a comprendere. Soprattutto le conclusioni:
l'occupazione tedesca beneficia dell'avanzo di parte corrente che è conseguenza di un altra forma di diseguaglianza, quella nei conti con l'estero. Anch'essa ha potenti effetti redistributivi dei redditi. Anch'essa - colpendo non elettori - non viene riconosciuta.
Nel caso non fosse chiaro, i "non elettori" (tedeschi) colpiti dall'avanzo dei conti della Germania siamo noi e gli altri Pigs. La crisi delle economie dei Pigs è il risultato degli avanzi teutonici, che a loro volta sono il risultato inevitabile, date le condizioni al contorno, dell'impossibilità di svalutazione, cioè del fatto che entrando nell'euro ci siamo messi in trappola (questo Bastasin non lo dice, naturalmente).
(M.B.)
Elettori lo saremmo se il parlamento europeo non fosse unicamente il posto dove mandare in prepensionamento le trombette politiciste. E' la disattivazione di ogni organismo di garanzia democratica che fa di questa europa il paradosso dell'occidente. Dal 1870.
RispondiEliminaEd aggiungerei questo passaggio...
RispondiElimina...è vero che in Germania la disoccupazione è ai minimi dagli anni Novanta. Ma ai tre milioni di disoccupati non vengono aggiunti il milione di lavoratori impegnati nei corsi di formazione o nei cosiddetti “lavori da un euro”. Altri sette milioni di tedeschi lavorano nei “mini-jobs” pagati meno di 400 euro al mese. Il numero dei sotto-occupati è quindi altissimo. Se si tenesse conto di questo esercito di riserva si riscriverebbe in toni meno eroici la storia del rinascimento industriale tedesco. Un rinascimento a cui continua a mancare il vero testimone di ogni politica economica di successo: gli investimenti domestici, da dieci anni i più bassi d'Europa...
Da qualche giorno Vito Lops ed alche altri stanno velocemente affrancandosi dalla linea del "piu' europa" a oltranza. Forse stanno impallinando Plateroti ??
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