Non è certo facile seguire i mille balletti della politica italiana. Oggi segnaliamo l'apertura di Bersani a Vendola, perché ci sembra valga la pena di spenderci due parole.
Non sappiamo come finirà il gioco delle alleanze nello schieramento di centrosinistra. È però assolutamente chiaro il senso dell'operazione portata avanti dal leader di SEL: Vendola vuole rifare oggi quello che per quasi un ventennio ha fatto Rifondazione. Qual era il senso profondo della politica portata avanti dal partito di Bertinotti? Si trattava semplicemente di “coprire a sinistra” i governi di centrosinistra mentre praticavano all'interno politiche di distruzione dei diritti e dei redditi dei ceti subalterni, e all'esterno politiche di subalternità alle aggressioni USA. Abbiamo assistito, in questi anni, allo spettacolo surreale di gente che agitava bandiere rosse e pugni chiusi mentre sosteneva governi che si attenevano alle prescrizioni liberiste in campo economico e mandavano i soldati italiani a combattere nelle guerre imperiali degli USA. Speravamo, con la meritata scomparsa di Rifondazione, che questo spettacolo ripugnante fosse finito. Ma evidentemente è troppo forte il bisogno di “copertura a sinistra” da parte del ceto politico del PD, così come il bisogno di una qualche minima parte di potere e prebende da parte del personale politico ex-rifondarolo.
Siamo così alla riproposizione dello stesso meccanismo: chiacchiere insulse e vacue (nella cui produzione Vendola riesce perfino a battere Bertinotti) per coprire l'adesione a politiche in totale contrasto con gli ideali enunciati. Siamo però convinti che questa volta il gioco durerà poco: la devastazione del paese, che il governo Monti sta portando avanti con l'appoggio di quel PD col quale SEL finirà per allearsi, dovrà continuare dopo le elezioni politiche del 2013, qualunque ne sia il risultato. Se il PD si troverà ad essere al governo, proseguirà sulla strada del massacro sociale e dell'imbarbarimento del paese, e i fiori retorici di Vendola non potranno coprire a lungo la tragedia sociale che si sta preparando.
Alla fine lo sciagurato Bertinotti ha portato Rifondazione alla scomparsa, il che dimostra che dopotutto un po' di giustizia c'è. Non possiamo che augurarci che la stessa sorte tocchi, e il più rapidamente possibile, a SEL. Queste realtà residuali sono solo un ostacolo alla creazione, sempre più urgente, di una nuova Resistenza. Prima scompaiono meglio è.
(M.B.)
Nell'epoca Bertinotti io c'ero e non mi ricordo proprio che le cose stiano come le racconti tu.
RispondiEliminaRifondazione tentò, entrando al governo, di condizionarne le scelte. Non ci riuscì. Rifondazione è stata spazzata via alle ultime elezioni perchè Veltroni decise di non allearsi, rifondazione non superò lo sbarramento al qualchecosa per cento. Bertinotti tentò di fare un'ultima campagna elettorale per tentare di farcela a portare il partito in parlamento, non ce la fece e si dimise. Poi lo spaccatura vendola Ferrero dopo un congresso post sconfitta. Il motivo della non alleanza di Veltroni mi sembra che avesse proprio come punto focale non ripetere gli "errori" dell'ulivo ovvero avere al proprio interno spinte troppo centrifughe (mastella da una parte e i trozkisti dall'altra). Insomma nella tua lettura storica non mi ci ritrovo proprio. Io tantissimi anni fa, subito dopo l'elezione di berlusconi, mi iscrissi pure a Rifondazione ma ne uscii quasi subito non perchè fosse una partito favorevole alla guerra e alle politiche contro le classi subalterne ma solo perchè al suo interno c'era da una parte troppo casino e dall'altra troppo "centralismo democratico" e soprautto era un partito residuale. Su una cosa concordo con te Vendola spara una quantità di cazzate da fare impallidire anche checco zalone. Lo trovo francamente imbarazzante, abitoni e cravattone e una pessima preparazione in campo politico economico. Bertinotti aveva un passato sindacale ben più pesantino oltre all'eloquio molto sciolto (e comununque assolutamente non retorico come quello di vendola)