Col passare delle generazioni, muta la natura dei soggetti che minacciano o addirittura stravolgono la legalità costituzionale: un tempo si trattava di movimenti terroristi o di logge deviate, poi sono arrivati interi partiti politici (come Forza Italia e la Lega), infine le massime cariche dello Stato. Giorgio Napolitano è stato il massimo interprete dell'ultima fase. Ricorderemo il suo settennato come quello dove equilibrio istituzionale saltò, e l'ordinamento cominciò ad avvilupparsi in una spirale autoritaria (sì, sono pessimista).
Mancano pochi giorni alla fine di questo maledetto settenato, eppure il nostro Presidente ha trovato l'occasione per regalarci un'ultima porcata, questa.
L'atto è talmente enorme da aver sollevato reazioni reazioni da molte e diverse parti, da Bruno Tinti sul Fatto Quotidiano a il Manifesto (ma esce ancora?) a Repubblica (che mette in discussione l'analogia col caso dei due Marò, di cui avevamo già parlato) e addirittura l'International Commission of Jurists (qui il comunicato di condanna).
Il fatto è grave, ma non imprevedibile: Napolitano ci ha abituato a ben altri oltraggi alla Costituzione, e in effetti uno strappo legato all'istituto della grazia mancava alla collezione.
Fa poi davvero piacere che la notizia arrivi lo stesso giorno in cui la Consulta salva la legge salva-ILVA.
Anche questo evento è tutto tranne che imprevedibile: sappiamo di cosa è capace la nostra Corte Costituzionale.
Procediamo sorridenti verso il futuro...(C.M.)
Si ringrazia Vito Todeschini per la segnalazione.
RispondiEliminaadesso capisco perchè la Corte Costituzionale non ha fiatato nemmeno una volta nel giudicare l'incostituzionalità (che diversi giuristi segnalano) del Fiscal Compact in Costituzione e di altre leggi che violano i principi fondamentali.
RispondiEliminaOttimo articolo, ma mi permetterei di cambiare la frase finale, con due varianti (a scelta):
RispondiEliminaA)"Procediamo incazzati verso il futuro"
B) "Procediamo come carne da macello verso il futuro"
(tertiun non datur)
Addio Napolitano, gli italiani per bene non ti rimpiangeranno. Uno dei peggiori presidenti di questo paese. Che schifo!
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