lunedì 16 settembre 2013

Genova, la lotta continua


Domani, martedì 17 settembre, alle 17:30, i militanti del Forum dei beni comuni e i lavoratori delle aziende interessate formeranno un presidio di fronte a Palazzo Tursi, sede del Consiglio Comunale e della Giunta, contro la delibera che autorizza la privatizzazione integrale delle società partecipate dal Comune. La discussione di tale documento è stata rinviata a data da destinarsi, ma rimane sempre latente. Riportiamo qui l'ottimo comunicato di uno dei sindacati più attivi sulla vicenda.

                                    UNIONE SINDACALE DI BASE

LAVORO PRIVATO

LIGURIA



PRIVATIZZAZIONE AMT, ASTER, AMIU, FARMACIE, BAGNI :
NESSUNA ILLUSIONE
DORIA E IL PD NON MOLLANO
FERMIAMOLI !!!

La discussione in corso sulla privatizzazione delle aziende partecipate non deve far dimenticare che i processi di .privatizzazione sono in corso ormai da anni nel solco delle politiche liberiste di esternalizzazione e svendita del patrimonio pubblico imposte dall’ europa e pienamente condivise dai governi di qualunque colore succedutisi in questi anni.

Queste politiche, i cui effetti deleteri i lavoratori delle partecipate e i cittadini genovesi utenti dei servizi sperimentano quotidianamente, sono state IN QUESTI ANNI DI FATTO CONDIVISE E FATTE DIGERIRE AI LAVORATORI DA CGIL CISL E UIL.

Lo stop temporaneo alla delibera di privatizzazione delle partecipate è stato imposto dalla reazione dei lavoratori e dalla intrinseca debolezza della giunta Doria e del suo partito di maggioranza, il PD.

In alcun modo è dovuto a CGIL CISL e UIL, che sono state costrette a muoversi (poco e malvolentieri) dalla reazione e dalla mobilitazione dei lavoratori.
Deve quindi essere chiaro a tutti che non c’è nessuna volontà da parte della giunta, del Pd e tantomeno di CGIL CISL e UIL di accantonare le privatizzazioni e imboccare una strada alternativa.
Il patto che CGIL CISL e UIL firmano (qui a Genova e non a caso sul palco della festa PD !!!) con un governo che annuncia trionfante una nuova massiccia ondata di privatizzazioni, è l’ennesima prova delle loro reali intenzioni e della loro credibilità.

Considerato che a breve deflagrerà in modo drammatico anche il problema di AMT, con la prospettiva della vendita sempre più concreta, sulla vicenda delle partecipate non sono più accettabili ambiguità o illusioni.

Deve essere respinta con forza qualsiasi ipotesi, che sicuramente DORIA CGIL CISL e UIL proporranno, di scambio tra privatizzazioni, rilancio dell’azienda e promessa della tutela dei livelli occupazionali che verrà disattesa alla prima inevitabile difficoltà di bilancio

Nessuna illusione o ambiguità è più ammissibile sulla giunta Doria. O si è contro le privatizzazioni o si è a favore. Vie di mezzo non esistono. Doria ha proposto di privatizzare AMT due mesi dopo essere stato eletto, rimangiandosi senza colpo ferire le sue promesse elettorali e ha minacciato di licenziare i lavoratori del Carlo Felice. A questo punto non vedere da che parte sta significa essere complici.
USB, insieme a tutte le forze che coerentemente si sono battute in questi giorni contro le privatizzazioni, contrasterà qualunque ipotesi di accordo che permetta la svendita o la dismissione seppur parziale anche di una sola azienda.

Federazione reg.le USB Liguria

1 commento:

  1. Mi sono letto la la proposta di deliberazione numero 2013 DL 245 del 17/07/2013 (è di questa che si parla?)

    A pagina 3 del documento si trova il seguente capoverso:
    "Il mutamento della strategia pubblica, consistente nel graduale disimpegno dello Stato dal finanziamento dei pubblici servizi,
    impone oggi …"

    A pagina 6 del documento si dice cosa si intende fare delle risorse ottenute con la vendita delle aziende:
    "5. Di prevedere che le risorse ricavate dalla cessione degli assets siano destinate:
    a) all’abbattimento del debito;
    b) ad investimenti nei settori oggetto di riorganizzazione e in ambiti ritenuti di particolare rilevanza dall'amministrazione
    (quali ad esempio i trasporti ...)
    c) alla valorizzazione della partecipazione del Comune in realtà aziendali o finanziarie che garantiscano un MAGGIOR (maiuscole mie) controllo pubblico su alcuni settori in particolare quello idrico."

    Continuare ancora a protestare tenendo a malapena (eufemismo) conto dei dati di fatto, mi pare insensato.
    Organizzata così com'è ora non si capisce praticamente nulla (personalmente penso male ...)

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