martedì 22 gennaio 2013

Loro lo sanno

Vi proponiamo oggi un articolo di Lucrezia Reichlin, dal Corriere della Sera. Si tratta di un testo che sostiene tesi molto “ortodosse” (Bagnai direbbe “omodosse”), quindi lontane dalle opinioni di chi scrive questo blog. Ci sembra però un testo interessante, visto il periodo elettorale, perché mostra come i ceti dominanti italiani ed europei abbiano ben chiara la futilità dell'opposizione destra/sinistra: una volta accettati l'euro e i vincoli europei, anche Hollande deve rassegnarsi alle politiche di austerità, e le chiacchiere della campagna elettorale finiscono dove meritano, nella spazzatura. Ci piacerebbe che una simile chiarezza fosse condivisa anche dai ceti subalterni (francesi, italiani, europei) e dai “loro” intellettuali.
(M.B.)




9 commenti:

  1. la gentile signora reichlin non dice proprio nulla, per cui mi è chiaro che , ma si, si chiama reichlin per cui, e si, si arriva più facilmente a vendere il proprio nulla al corriere della sera. ha un'idea la gentile signora della politica di potenza che stanno perseguendo francia e germania e del ruolo di portatori d'acqua a noi riservato, col beneplacito dei neo repubblichini? ha capito dove il partito del " più europa, euro o morte!" condurrà l'italia? come fa main-stream a considerare la gentile signora reichlin alla sua altezza?
    franco valdes piccolo proletario di provincia

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    1. La apprezziamo per il suo dadaismo

      http://goofynomics.blogspot.it/2012/02/reichlin-vs-tutti-ovvero-germany-vs.html

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    2. "Per fare un poema dadaista.
      Prendete un giornale. Prendete delle forbici. Scegliete nel giornale un articolo che abbia la lunghezza che contate di dare al vostro poema.
      Ritagliate l’articolo. Ritagliate quindi con cura ognuna delle parole che formano questo articolo e mettetele in un sacco. Agitate piano.
      Tirate fuori quindi ogni ritaglio, uno dopo l’altro, disponendoli nell’ordine in cui hanno lasciato il sacco.
      Copiate coscienziosamente. Il poema vi assomiglierà".
      (Tristan Tzara)

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  2. Qualche cosa purtroppo la dice.Riassumendo ... "L'ECONOMISTA POST_MODERNA" da' per scontato la politica DI RIGORE della BCE.Quindi come favorire la domanda dei consumi per non aggravare la crisi del pil italo-francese'.SEMPLICISSIMO CHIAMIAMO IL MAGO ZURLI (quello dello "ZECCHINO D'.ORO")TRAVESTITO DAL KEINES DI BRETTON WOODS
    AVEVA RAGIONE QUEL GRANDE ECONOMISTA E SATIRICO ETTORE PETROLINI:"..i soldi li devi andare a prendere dove ci sono.Dai poveri ,hanno pochissimo,ma sono in tanti".



    Ridiamoci , piangere non serve a nulla...
    Ernesto Tonani

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  3. non mi va' di leggere l'articolo ora , ma ne avevo postati diversi su goofynomics per 'provocare'
    alberto ^^^

    comunque ci sta' pensando il giappone ad incomiciare a 'curare' il mercantilismo della germania...
    politica monetari espansiva fiscale pure tesa ad abbassare la quotazione dello yen...considerate che giappone è un altra germania (e per alcuni versi è in concorrenza...) ora il giappone lo possono fermare solo con protezionismo...non serivira' a smantellare l'euro ma sara' significativo per rallentare il rigore mercantilista germanico...

    I piddini a cominciare dal piddino senza capelli e con un grande cuore stalinista temono
    una guerra nuova 'guerra' sul cambio , un nuovo protezionismo ...adesso gliela serve il giappone
    l'euro si rivalutera' ancora gli stati eurozona sono in recessione o stagnazione e l'apparato produttivo germanico lentamente si fermera'....

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  4. pardon 'ma sara' significativo per rallentare il rigore mercantilista germanico...' leggetelo per :' sara' significativo per rallentare l'economia germanica basata sul rigore mercantilista'

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  5. AL di là dell'articolo in questione....lei sa meglio di me che lo YUAN Cinese ha superato in esportazioni lo Yen .I Giapponesi che non sono a sovranita' monetaria limitata come gli europei rispetto alla Germania.., hanno una unica arma DEPREZZARE la loro moneta e sperare in un decisivo rialzo del consumo interno Americano ,ma cio'non è stato.Cosi ' è per il consumo Europeo.Al di là della lotta delle monete ,vi è la lotta produttivo espansiva (esportazioni..).Non mi è chiaro come pensa che il giappone possa invadere il mercato tedesco sempre piu' in flessione di domanda di consumo interno?
    Ho banalizzato è una e-mail...
    Ernesto Tonani

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  6. Mi piacerebbe che la signora Lucrezia ci spiegasse cosa se ne fanno le aziende dei benefici tributari se la domanda continua a calare o stagnare. Il quadro che dipinge è esatto, ma non si rende conto che non sta in piedi. Bisogna poi vedere cosa faranno i francesi quando Hollande inizierà a tagliare i servizi. Ci provò Chirac (sempre grazie ai "vincoli europei") più di una decina d'anni fa, e dovette subito smettere, essendosi beccato una settimana di sciopero generale durante il quale in Francia non volava più una mosca.
    Hollande è già sceso nei sondaggi ai livelli ai quali si trovava Sarko poco prima delle elezioni. E il 62% dei francesi si è dichiarato "pentito" del risultato del referendum su Maastricht, nel quale vinsero i sì (fonte: Le Monde).
    Certo, se qualcosa non viene da lì, dubito possa venire da nessuna altra parte. Questo significherebbe una caduta nel vuoto a tempo indeterminato, la Grande Depressione Europea, ma prima del '31, cioè senza un Roosevelt. E questo è il quadro nel quale si muove la dirigenza PD: tirare a campare e incrociare le dita, e possibilmente non governare da soli (o non governare affatto, ancora meglio) per cercare di non fare la fine del Pasok. Che Berlusconi salga gli sta benissimo (come sempre), e anche Monti, così saranno "costretti" - mannaggia! - ad una Grosse Koalition, e alla replica del Governo Monti. La tavola è già apparecchiata: lo si capisce da come sta andando la campagna elettorale, se proprio vogliamo chiamarla così.
    Ma forse non è un male per il pianeta che l'Europa finisca per non contare più nulla, data la sua vocazione compulsiva a mettere periodicamente nei guai il pianeta.
    L'Europa è un mito sbagliato. Il modello europeo consiste nel creare dei casini interni, e propagarli in giro. Come recentemente i balcani (nei quali ci sono stati guarda caso lo zampino della Germania e del Vaticano, e la generale inerzia europea), ma con un peso ben maggiore.

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  7. leggendo questo articolo mi sono ricordato di mio padre operaio comunista che ha lavorato una vita intera per permettere ai figli di questi psuedointellettuali di sinistra di fare la dolce vita e di trovare un buon impiego ai loro figli, e questo mi rattrista molto.

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