lunedì 5 agosto 2013

La sinistra non capisce nulla

Francesco  De Gregori, l'autore di tante bellissime canzoni che hanno segnato la nostra “educazione sentimentale”, ci ha fatto sapere alcune sue opinioni politiche in un'intervista al Corriere della Sera del 31 luglio. Si tratta di un documento interessante per capire la realtà del nostro paese, e in particolare di quella parte dell'opinione pubblica che qualifichiamo “sinistra”. De Gregori infatti è una persona colta e intelligente, sa parlare bene, non aggredisce e non insulta. Non è uno studioso, ma è sicuramente un rappresentante della parte migliore dell'opinione pubblica di sinistra. Ebbene, che cosa emerge da questa intervista? Emerge, per esempio, che De Gregori alle ultime elezioni ha votato Monti e Bersani e che nutre “un certo rispetto per il lavoro non facile di Letta e Alfano”. Opinioni rispettabilissime e condivise da molti. La cosa che turba leggermente la mia mente razionalistica è che De Gregori, dopo queste affermazioni, aggiunge

Sono convinto che vadano tutelate le fasce sociali più deboli, gli immigrati, i giovani (..). Sono convinto che bisogna lavorare per rendere i poveri meno poveri, che la ricchezza debba essere redistribuita; anche se non credo che la ricchezza in quanto tale vada punita. E sono a favore della scuola pubblica (...)

Ora, il problema che si pone è ovvio: come fa una persona intelligente e onesta a tenere assieme le due cose? La risposta è abbastanza facile: De Gregori non ha capito nulla. Non ha la minima idea di quale sia la realtà sociale, economica e politica dell'Italia e del mondo. Ovviamente, questa affermazione deve essere presa cum grano salis. Intendo cioè dire che una persona come De Gregori non ha capito le cose fondamentali, non ha uno strumento di lettura corretto della realtà, e quindi non sa in nessun modo comprendere la realtà stessa. Poi in mezzo a questa fondamentale incomprensione vi possono essere tante singole osservazioni sensate e analisi ragionevoli. Ma nella sostanza l'incomprensione è totale.
Ovviamente non si tratta di un limite personale (fosse questo, non varrebbe la pena parlarne). Il punto è quello che dicevamo sopra: De Gregori è un ottimo rappresentante dell'opinione pubblica di sinistra (delle sue parti migliori, aggiungiamo). Questo ci permette di definire cosa è la sinistra oggi: è la parte di opinione pubblica nella quale è possibile sostenere di votare per Monti affermando allo stesso tempo di voler tutelare le fasce più deboli, senza che questa strabiliante affermazione venga accolta, come meriterebbe, da fischi e pernacchie. La domanda allora è la stessa vista sopra: come è possibile? E la risposta è pure la stessa: è possibile perché la sinistra non ha capito nulla di quello che è successo negli ultimi trent'anni, in Italia e nel mondo (mi riferisco qui, ovviamente, alle persone oneste come De Gregori, escludendo i mascalzoni). E qui per “sinistra” intendo ovviamente quella sua parte che ne struttura il ragionare e il sentire, cioè il ceto politico, gli intellettuali, i giornali  e gli studiosi. L'intero mondo della sinistra non capisce nulla della realtà contemporanea.  Questo dovrebbe essere ormai un punto fermo. Occorre assumerlo con chiarezza, per metabolizzarlo e andare, si spera, oltre la sinistra. Come esercizio di metabolizzazione, si può cominciare a sostituire alla astrazione “sinistra” la concretezza di alcune singole persone. Provate: Rossanda non ha capito nulla. Tronti non ha capito nulla. Asor Rosa non ha capito nulla. Fassina non ha capito nulla. E così via. E' un esercizio salutare.

(M.B.)
 

45 commenti:

  1. articolo condivisibile, soprattutto nel giudizio: De Gregori non capisce nulla. Perchè? Perchè De Gregori vive lontano anni luce, anche fisicamente, da quelli che vengono indicati come "fasce deboli" (nelle quali, pur non essendo un imprenditori, includo anche gli imprenditori delle PMI). Lui e la sinistra che rappresentano vivono in un mondo parallelo fatto di simboli, di cliché, di pregiudizi che li rendono completamente impermeabili alla realtà.

    Unico appunto all'articolo che mi sento di fare è questa: io credo che Fassina abbia capito perfettamente già da molto tempo. Ogni tanto gli scappa di dire dei brandelli di verità, ma non sa come dire tutta la verità e quando, perchè vorrebbe sopravvivere politicamente. Ma è una mia interpretazione dei fatti.

    RispondiElimina
  2. Secondo me S.F. ha capito benissimo e ogni tanto gli scappa qualcosa, come qui: http://www.youtube.com/watch?v=lVroCmRQmxg
    Non mi sento di escludere completamente che a "sinistra" ci sia anche un po' di malafede.

    Safonte

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono d'accordo con te. Fassina ha capito benissimo, lo escluderei dall'elenco.

      Avevo letto l'intervista a De Gregori ed ho pensato ad uno dei suoi pezzi meravigliosi: "Rumore di niente".
      E' un brano del '92. Perché questo brano? Perché fa un chiaro riferimento (come lui stesso ha ammesso)
      ad un possibile ritorno del nazismo (sotto altre vesti, ovviamente, ma pur senpre nazismo).
      Gli artisti a volte sono così, non capiscono le loro stesse intuizioni.
      La parte del brano è questa:
      "Babbo c'è un imbianchino vestito di nuovo
      ha la pelle di un vecchio serpente appena uscito da un uovo
      E c'è un forte rumore di niente"

      Be', non c'è bisogno di spiegare chi è l'imbianchino del testo.

      Ti sei dimenticato di Nanni Moretti. Anche lui è un altro che ha capito ben poco.
      Ah,un aktro da aggiugnere: Daniele Luttazzi.
      Questo mi ha fatto davvero male. Perché Luttazzi di intelligenza ne ha da vendere, eppure,
      pure lui mi è cascato nell'errore castabruttacorrottameglioprodi. E sono certo della sua totale buonafede.

      Elimina
    2. chi è pro prodi è

      un c o g l i o n e ignorante

      una m e r d a in malafede

      Non a caso sul mortadella c'è una barzelletta che gira da anni

      Romano Prodi va in chiesa

      PRODI: "Signor parroco, mi vorrei confessare"
      PARROCO: "Certo Figliolo, qual è il tuo nome?"
      PRODI: "Romano Prodi, padre"
      PARROCO: "Ah! Ex Presidente del Consiglio. Ascolta figliolo, mi pare proprio che il tuo caso richieda una competenza superiore, credo sia meglio si rechi dal Vescovo"

      Così Prodi si presenta dal Vescovo chiedendogli se lo poteva confessare.

      VESCOVO: "Certo figliolo, come ti chiami?"
      PRODI: "Romano Prodi"
      VESCOVO: Ex Presidente del Consiglio? No caro mio, non ti posso confessare perchè il tuo è un caso difficile, è meglio che tu vada in Vaticano"

      Prodi va dal Papa

      PRODI: "Sua Santità, voglio confessarmi"
      PAPA: "Caro figlio mio, come ti chiami?"
      PRODI: "Romano Prodi"
      PAPA: "Ahi, ahi, ahi, figliolo, il tuo caso è molto difficile anche per me. Guarda, qui, sul lato del Vaticano, c'è una piccola cappella. Al suo interno troverai una croce, il Signore ti potrà ascoltare."

      Prodi, giunto nella cappella, si rivolge alla croce:

      PRODI: "Signore, voglio confessarmi"
      SIGNORE: "Certo figlio mio, come ti chiami?"
      PRODI: "Romano Prodi"
      SIGNORE: "Ma chi?

      Ex Presidente del Consiglio?
      Ex Presidente dell'IRI?
      Ex Presidente dell'Unione Europea?
      L'amico dei comunisti e dei culattoni?
      Quello che ha creato la tassa una tantum sui conto correnti di tutti i ricchi e i poveri?
      Quello che ha creato la tassa di lusso una tantum sulle moto dei poveri e dei ricchi (700.000 lire)?
      Quello che ci ha spremuti per entrare nell'Euro (da 160.000 lire a testa in su) promettendo di restituirli?
      Quello che ha fatto una voragine nei conti dell'IRI e che ovviamente ha insabbiato tutto?
      Quello che ha venduto la Cirio e la SME a un millesimo del loro valore e si è intascato la differenza?
      Quello che ha una mezza parente a Cogne condannata per aver ucciso il figlio e non si capisce come mai giri per il mondo e sia ospite delle TV?
      Quello che ha permesso alla Cina di invadere i mercati europei di materie prime e prodotti finiti e copiati ad infimo costo senza controllo.......anzichè mandar là i nostri sindacalisti?

      PRODI: "Ehm....sono sempre io, Signore"
      SIGNORE: "Figlio mio, non hai bisogno di confessarti, tu devi solamente ringraziare!"
      PRODI: "Ringraziare? E chi?"

      SIGNORE: "I Romani, per avermi inchiodato qui, altrimenti scendevo e ti facevo UN CULO COSI'!!!"

      Elimina
    3. Da sbellicarsi dalle risate.

      Soprattutto la parte sui culattoni ed i comunisti, davvero fine umorismo all'inglese.

      Tra parentesi, prima di fare la spunta delle responsabilità politiche (di cui il soggetto non è affatto scevro) prova magari a dare una controllatina ai fatti prima di aprire il rubinetto al livore e sparare una marea di fregnacce.

      Sai, in questo modo diminuisci notevolmente la forza degli argomenti contro il soggetto in questione, risultando invece pateticamente ridicolo.

      Cordialmente

      Elimina
    4. @greg

      sei simpatico come un calcio nei c o g l i o n i

      spero di non dover leggere mai più i tuoi sinistrati commenti frutto di una mente stereotipata, indottrinata ma soprattutto superficiale

      lelamedispadaccinonero.blogspot.it

      Elimina
    5. Adesso basta. Noi non abbiamo tempo per moderare i commenti, ma qui si sta passando il limite. Qui non è ammesso l'uso del turpiloquio, tantomeno per aggredire gli altri commentatori. I tuoi interventi non sono né utili né gradevoli. Se hai tanto da dire al mondo fallo dal tuo blog, e non dal nostro. E trova un metodo migliore per aumentare le visualizzazioni, le reclamizzazioni mediante commenti con link dopo un po' stufano.
      Fine della discussione.

      Elimina
    6. IO sono stato provocato per cui moderi i toni
      non sto promuovendo il mio blog, trattasi solo di una firma,
      non la conosco ma il suo modo di fare è maleducato ed irrispettoso

      chi ha iniziato a polemizzare è il greg, lei invece ha finito l'opera

      Elimina
    7. Se non ti piace il mio stile sei libero di andartene, non sentiremo la tua mancanza.

      Elimina
    8. sai cosa mi innervosisce e molto?
      il tuo pluralis maestatis... a nome di chi parli?
      fino ad ora hai polemizzato tu e quell'altro prodiano che tra l'altro critica senza uno straccio di argomento e questo avvalora le mie tesi

      Elimina
    9. A nome degli amministratori del blog. Punto. Intelligenti Pauca.

      Elimina
    10. avresti dovuto moderare chi ha innescato il turpiloquio...ciò dimostra il tuo comportamento poco corretto
      per me il discorso è finito ancor prima di cominciare

      Elimina
  3. Macché, questi hanno capito tutto. Ed è proprio perché "rispettabilissimo". De Gregori deve dire le cose che ha detto. "Bisogna aiutare i poveri, gli immigrati...ma non credo che la ricchezza in quanto tale vada punita". Ed eccolo li il nodo da sciogliere: De Gregori è più onesto, rispettabile, "de sinistra" oppure più ricco di quella ricchezza che non va' punita "in quanto tale"? Lui indubbiamente è intelligente ed è per questo che ha risposto a colpi di ossimori e paradossi. Ed il lettore deve essere altrettanto intelligente a rendersene conto...sennò qui non si cava un ragno dal buco.

    Hanno capito tutti: i personaggi elencati hanno capito che aria tira, hanno capito che se non avessero loro guidato i processi in atto, sarebbero stati altri a farlo. E, potendo scegliere, hanno scelto la via di Philippe Pétain invece che quella di Charles de Gaulle. Fine. Non c'è altro.

    RispondiElimina
  4. Invece questi questi ex sinistri da salotto hanno capito benissimo,basandosi soprattutto sullo spessore del portagogli ingrossatosi a dismisura.Con la sua aura da "fine dicitore"ha catturato in passato tante anime candide" de sinistra",convinti di trovarsi di fronte ad un vero cantore degli ultimi e degli oppressi(sic).Con la sua immagine e la sua cadenza canterina suadente e affabulatrice ha stregato in passato,meno fortunatamente nel presente,una schiera di adoratori in perenne estasi di fronte al suo eloquio,così forbito.Sono ancora decisamente d'accordo con il giudizio che sul suo bel giornale musicale di allora(Muzak),diede Giaime Pintor:"De Gregori è il peggior prodotto del cascame scolastico/liceale assurto a divo del cantautorato italico"!

    RispondiElimina
  5. Ma su, che si sapeva da sempre. De Gregori è sempre stato un po' sprezzante e nelle sue canzoni si sentiva chiaramente un ostentato distacco aristocratico per le miserie "piccolo borghesi". Che poi è un modo di vedere che rivela un atteggiamento intimamente elitario. Belle canzoni ma tutte ispirate da una fredda intelligenza.
    E i freddi si sa come diventano da vecchi: dei "moderati", degli "illuminati" e cioè dei furbacchioni ripuliti.
    L'epitome della sinistra barzotta italiota.

    RispondiElimina
  6. il de gregori (volutamente scritto minuscolo)
    1 non sa niente della vita (come i suoi "compagni" - colleghi del mondo dello spettacolo) perchè non ha mai preso in mano un attrezzo da lavoro
    2 è parte del sistema che lo ha reso ricco e famoso per cui non potrebbe mai e poi mai criticarlo come Dio comanda
    3 non può non sapere che la fazione e i tizi che lui "apprezza" sono coloro i quali ci hanno resi una colonia anglo americana grazie alla costruzione dell'euro e dei suoi trattati-trappola

    inoltre ritengo che dare risalto al parere politico di personaggiucoli ricchi, viziati ma soprattutto che non capiscono un emerito C A Z Z O sia davvero un pugno in faccia a chi quotidianamente soffre per questa recessione studiata a tavolino nelle fasi costruttive dell'euro (ciò che dico è stato provato ed ammesso persino da premi nobel)

    mi auguro di non dover leggere più tali castronerie

    lelamedispadaccinonero.blogspot.it

    RispondiElimina
  7. De Gregori non capisce nulla perchè non vuole capire nulla, gli bastano le verità preconfezionate della sinistra. Lui grande poeta e cantautore non si abbassa certo a capire i motivi di questo malessere. Vola alto verso mete artistiche senza curarsi dei problemi esistenti quaggiù, tranne, suo malgrado, quando viene intervistato e tanto per accontentare il suo pubblico dice quattro parole "de sinistra" . Questi personaggi hanno tutto il mio disprezzo, perchè nonostante abbiamo a disposizione tutti gli strumenti culturali e tutto il tempo per poter approfondire tale questione se ne guardano bene per il semplice motivo che se dovessero per caso rilasciare dichiarazioni un poco diverse da quelle in linea con la vulgata "de sinistra" dopo perderebbero in un sol colpo lo spazio mediatico e la notorietà. Questa gente e non solo De Gregori (attori, cantanti e saltimbanchi vari) hanno capito che conviene sempre mettersi al riparo utilizzando l'ombrello dei luoghi comuni imperanti nella sinistra, altrimenti addio alla popolarità ed allora eccoteli li che parlano all'unisono sciorinando le parole che vanno più di moda. I peggiori collaborazionisti in circolazione. Mi fanno veramente pena!

    RispondiElimina
  8. Ma siamo sicuri che in tempi non sospetti gli artisti citati avevano gli strumenti per capire le dinamiche economiche interne all'EZ? Non saprei, ci sono in ballo nozioni come :tasso di cambio, saldi settoriali, flussi di capitali, insomma, roba che ad un certo punto abbiamo dovuto imparare. Non ho nessun interesse nel difendere FDG, ma credo veramente nel fatto che non ci abbia capito una mazza, idem Luttazzi e Moretti.



    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come abbiamo cercato di capire noi così avrebbero potuto fare anche loro. Adesso poi che in rete circolano anche altre visioni della crisi possibile che non si facciano delle domande? Credo che questa gente per il lavoro che fa abbia accesso alla rete molto facilmente, possibile che nulla scalfisca la loro convinzione? Secondo me hanno la classica visione che Berlusconi sia il belzebù della situazione e si accontentano di questo e mi fa specie perchè ripeto hanno tanti strumenti a disposizione per capire. Bagnai un giorno scrisse che Paragone doveva stare attento a quello che diceva in trasmissione perchè gli avevano fatto capire che se andava oltre l'avrebbero mandato a casa. Ecco mi sembra che ciò possa essere applicato anche a queste persone (vedi Benigni) Stanno bene nel recinto hanno un posto al sole e se vanno fuori del seminato possono perdere la loro posizione. Soprattutto sono legati al PD e alla sinistra in generale ed allora ripetono le parole d'ordine per non essere cacciati dall'Olimpo. Sarà che non se ne può più ma a me fanno questo brutto effetto, credetemi ho tanto acredine che non mi fanno più ridere neanche le loro battute, non riesco a pensare che siano in buona fede.

      Elimina
    2. infatti codesti "pensatori" non sono affatto in buona fede...

      sono solo degli ipocriti che negano l'evidenza, una spudorata copia dei loro "rappresentanti"

      lelamedispadaccinonero.blogspot.it

      Elimina
    3. @mons colombo
      se io da ragazzino ignorante (lo sono tutt'ora ma almeno cerco di esserlo il meno possibile) avevo capito DA SUBITO che l'euro fosse una grandissima fregatura per il semplice fatto che da un giorno all'altro pagavo quasi il doppio ogni cosa figuriamoci se non è in grado di farlo una persona dalla cultura medio alta.
      inoltre i sinistrati che tanto parlano di democrazia ecc ecc perchè non hanno mai alzato la voce per un progetto che sta alla democrazia come io alla fisica quantistica?
      perchè non hanno mai detto una parola quando la costituzione eu fu bocciata tramite referendum e poi dittatorialmente imposta con il trattato di lisbona (all'epoca firmato da d a l e m a)

      NON POTEVANO NON SAPERE...

      lelamedispadaccinonero.blogspot.it

      Elimina
    4. Si, non hai capito molto.
      L'Euro molto probabilmente è una fregatura per una nazione con un'economia altalenante come l'Italia, ma non per le ragioni che citi tu.
      Perché che ci sia stata una certa inflazione dovuta all'inserimento di una nuova moneta, è stato vero in tutte le nazioni dell'Euro, ma sulla base circa di un 15%.
      In Italia l'inflazione immediata è stata di circa il 150%. Perché? Perché il governo che c'era al momento dell'inflazione, per motivi suoi di bacino elettorale, ecc, invece di effettuare quello che in tutti gli altri paesi era norma, e cioè di effettuare una verifica sui prezzi applicati, con relative castagnate agli approfittatori, ha chiuso ambedue gli occhi, ed ha lasciato che gli speculatori avessero via libera.
      Ora questi speculatori/ladroni/evasori continuano a ringraziare questa fazione politica con il loro voto, sono stati certamente miracolati, in quel frangente.
      Ma chi invece se l'è preso nel deretano è il Popolo Italiano, di cui anche tu fai parte.
      A prescindere della bontà del discorso Euro su cui anch'io comincio ad avere dei seri dubbi.
      I sinistrati non hanno mai alzato la voce in questi 20 anni perché a loro qualsiasi cosa che venisse dall'altra parte politica faceva comodo. Si usa un termine normalmente per questo tipo di comportamento: COLLUSIONE.

      Elimina
    5. senti
      a me puoi dire tutto ma non che non abbia compreso cosa sia l'euro
      1 il cambio fisso a 1936.27 fu fissato dal csx (mortadella) in questa maniera l'euro è stato ampiamente svalutato per una questione di "soglia psicologica" (la mente assimila la prima cifra per questo per catturare l'interesse del compratore si usa 9.99eu 19.99 ecc ecc
      2 i prezzi sono lievitati per mancanza di controllo è vero ma non avrebbe controllato nemmeno il csx inoltre non solo aumentarono i prezzi dal libero commerciante ma anche valori bollati tasse statali ecc ecc
      3 nè al csx nè al cdx importa di cosa pensa la base elettorale a loro importa solo prendere per il c u l o infatti il cdx non abbassa le tasse, il csx fa massacro sociale (non ti dice nulla un certo biagi?)
      4 chi crede in differenze fra cdx o csx è un c o g l i o n e o una loro costola

      lelamedispadaccinonero.blogspot.it

      p.s. la prossima volta rivolgiti a me con più rispetto, grazie

      Elimina
  9. Mi sono dimenticata un'ultime cosa. Come sempre il problema principale è l'informazione. Se avessimo avuto un'informazione corretta il nostro mondo sarebbe stato tutt'altra cosa. Questo comunque non scusa i famosi nomi citati, proprio perchè hanno accesso molto più facilmente di noi agli studi televisivi sia alla carta stampata dovrebbero avere ben chiara la situazione in cui versa l'informazione in Italia ed a maggior ragione si dovrebbero porre delle domande.

    RispondiElimina
  10. L'isolamento e la frustrazione alimentano la rabbia ma è un sentimento che aggiunge solo un inutile pathos a una banale constatazione: sappiano o non sappiano, i summenzionati intellettuali, e per alcuni è una parola grossa, "di sinistra" sono, in quanto tali, un totale fallimento; anzi peggio, un danno.
    Poi è chiaro che le sensibilità personali fan bruciare certe ferite più di altre. Per dire, dall'autore di fondamentali pagine sui limiti di un'intellettualità postunitaria che, sprovvista di strumenti di analisi sociale ed economica, cadeva in un superficiale e schematico moralismo, vulnerabile ad agende reazionarie; di un capitolo polemicissimo su Salvemini intitolato, riprendendo una formula gramsciana, "Un caso di giacobinismo professorale"; di queste splendide righe della nuova prefazione all'edizione dell'88 di Scrittori e popolo, che vi riporto: "Il protagonista di un racconto di Saul Bellow, che ho letto recentemente, un vecchio intellettuale americano ebreo di nome Wulpy, sostiene - più o meno -, che dove le classi perdono di vista i loro interessi materiali, non c'è vera lotta politica e dove non c'è vera lotta politica, la vita tutta marcisce e la società precipita nella nevrosi. Io sono perfettamente d'accordo con lui: la situazione in cui viviamo è identica a quella descritta da Wulpy a proposito degli USA degli anni '70. Questo non significa che torneremo a sostenere che la politica è tutto, come venticinque anni or sono, mentre ora di fatto non è quasi più niente. La
    politica può essere anche una piccolissima cosa rispetto alla dimensione complessiva dell'esistenza: ma quella piccolissima cosa bisogna che esprima lucidamente la natura, i contenuti, gli obiettivi degli interessi in gioco; in caso contrario, ne nasce un'orribile confusione e tutto ne risulta inquinato e corrotto", dicevo, che costui non trovi di meglio che baloccarsi con una presunta "agenda Bersani" alternativa a un'agenda Monti lo trovo di un'ipocrisia disgustosa. (Ecco: ci sono caduto anch'io).

    RispondiElimina
  11. De Gregori ha scritto alcune tra le mie canzoni preferite.
    Poi qualche anno è venuto in concerto nella città in cui abito. Entusiasta mi sono fiondata ad acquistare il biglietto. Ho atteso con tanta ansia ed emozione e poi... poi, ho percepito un senso di superiore disprezzo, un'antipatia livorosa (forse perché anni prima riempiva grossi stadi e non teatrini di provincia), una malcelata sufficienza nei confronti del pubblico. Non è neppure uscito per il canonico bis. Come se ci sopportasse a fatica e non potesse resistere un secondo di più.
    Per anni non sono più riuscita ad ascoltare le sue pur bellissime canzoni.
    A mio parere DeGregori sa. Sa anche che senza appoggio politico, per quanto bravo sia, avrebbe fatto tournée tra oratori e case di riposo.
    Moretti non lo mai sopportato, quindi non posso dire che mi abbia delusa.

    A parte questi miei sentimenti assolutamente personali, la distinzione tra chi sa e chi non capisce mi sembra un'attività sterile.
    Il punto è che FDG & Compagni De Sinistra si fanno megafoni dell'ideologia antidemocratica e antisociale dominante.
    Il corollario è che la gente pensa che, siccome FDG & CDS sono persone intelligenti, sensibili e colte, oltre che "de sinistra", debbano dire cose giuste, vere, nobili e di sinistra.

    Comunque la legge non ammette ignoranza. Se poi parliamo di persone intelligenti e colte, dotate di tutti gli strumenti e i mezzi per comprendere, l'ignoranza non è più non solo perdonabile, ma neppure comprensibile e ammissibile.
    Pertanto, secondo i miei parametri, rientrano tutti nella categoria COLLABORAZIONISTI.
    Detto ciò penso che abbiamo già dedicato troppo tempo a questi infami. Una volta tenevo la lista, adesso penso che siano solo escrementi da dimenticare, come se non fossero mai esistiti.

    Chiara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mia cara Chiara,quando il soggetto in questione cinguettava le sue melense e "colte"canzonette da liceale con la fregola della frase poetica,molto in auge allora,aveva gia'torme di adoratori pronti ad abbeverarsi al suo inutile verbo,disposte a sobbarcarsi faticossime escursioni da una citta'all'altra,pur di non perdere il suo "lumnoso"fraseggio canzonettaro.Ricordo un episodio che il nostro cita sempre indicandolo come il peggiore della sua "carriera artistica"(si fa per dire),ed e'quando ad suo concerto,alcuni militanti dell'allora autonomia,cosi si disse,lo cacciarono malamente dal palco accusandolo di essere un protervo reazionario intento solo a far soldi,imponendo il prezzo del biglietto per assistere alla sua performance,troppo oneroso per le misere tasche di quello che veniva definito "proletariato giovanile"e che non disponeva certo di somme che gia'allora erano considerate da figli della borghesia.Il suo pubblico era in gran parte costituito da ragazze attratte piu'dalla sua ritrosia e dall"essere stato indubbiamente un animale da palcoscenico molto fotogenico.Tutto qui,oltre a questo non ha lasciato grandi ricordi relativi a sue prese di posizione nette a favore delle classi dominate o a favore di iniziative contro i governi di allora.Ricorda che erano gli anni dell'uccisione di Giorgiana Masi,della gestazione,in anticipo sui tempi,dei governi di "solidarieta' nazionale", e delle lotte incarnate dal Movimento del 77.Bene ,il "poeta",dov'era?Sicuramente a sollazzarsi in qualche posto ameno del centro Italia,mentre fuori i suoi coetanei venivano,diciamo cosi,poeticamente strapazzati da chi oggi lui dileggia ,ma non gli era chiaro gia'allora?Forse si,visto l'epilogo.
      G
      "

      Elimina
  12. Si ragiona col senno di poi. Ammettiamolo: la costruzione di un Europa Unita, senza frontiere, solidale e cooperativa (sulla carta, ovvio) non poteva non far breccia nei cuori dei sinistri; credo sia questo il grande equivoco in cui sono cascati.Giusto ieri uno di Sel mi ha dato del fascista per avergli fatto notare che l'analisi di Le Pen in merito all'EZ è corretta. Paraculo FDG lo è di certo ed è vero che senza il PD non farebbe una serata, dati i lavori degli ultimi anni, ma resto convinto del fatto che non abbia capito.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @Mons
      Qui sopra, ti riferisci a qualcosa in particolare di Luttazzi, magari recente, che mi sono perso?

      Elimina
    2. No, di recente no, ma nei suoi spettacoli (visti dal vivo) e sui suoi libri (letti tutti) si lancia nella lettura dello stato dell'economia italiana che sembra un articolo di un Giannino qualsiasi. Avendo traslocato ho i libri ancora incartonati, ma al ritorno delle ferie ti indico titolo e pagina in cui si avventura in un'analisi a base di :è tutta colpa degli evasori.

      Elimina
  13. Diceva Simone Weil che quando vogliamo fare qualcosa che ci preme sul serio ma che va contro alle nostre persuasioni, dentro di noi spunta un geniale filosofo che ci squaderna un milione di ragioni a favore.
    Euro ed economia a parte, pensate un po' a quel che si è digerita senza fare un plissé l'opinione pubblica di sinistra con alla testa i suoi intellettuali: leggi sul precariato e guerra illegale alla Jugoslavia. Si sono pure andati a vedere e ad applaudire "La vita è bella" dove Auschwitz viene liberata dai tank USA (erano i tank sovietici). Pietra sopra, e non se ne parla più.

    RispondiElimina
  14. Conosco una persona che lavora nel sociale e nel tempo ha acquisito una posizione di prestigio all'interno della Cooperativa dove svolge egregiamente il suo lavoro,un'altra che lavora in una casa di produzione di film culturalmente interessanti ed alternativi,un giorno ho raccontato loro la storia delle banche centrali,il potere delle banche private,ho parlato dell'euro e dell'uso che ne fanno le classi dominanti,ebbene ho avuto da loro una risposta a dir poco isterica, livorosa,priva di fondamento tanto che sono rimasto allibito,poi ho capito:essendo entrambi legati al PD stavano semplicemante difendendo il loro posto di lavoro.Questo è il mondo.Claudio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. conosco molte persone simili a quelle che tu hai "innervosito"...
      sono la feccia della società, degli schifosi ipocriti, vermi che per un posto di lavoro si vestono di perbenismo del c a z z o e in realtà sono delle vere e proprie serpi...

      schifosi esseri che fanno gli "antifa" e poi sono i primi figli di p u t t a n a che dovrebbero essere cacciati a pedate dalla società

      lelamedispadaccinonero.blogspot.it

      Elimina
  15. Perchè stupirsi,"il principe",così lo chiamano nella sua cerchia,non ha mai fatto mistero del suo sprezzante e(indebito),aristocraticismo.Le sue prime apparizioni sulla scena musicale erano tutte improntate,sul piano strettamente stilistico, alla riproposizione in chiave di ballata del nonsense,della pedante caricatura della tradizione dell'"ermetismo",trasposta in canzoni la cui cifra descrittiva risultava pressochè incompresibile.Solo successivamente,dopo l'incontro con De Andrè,il contenuto diventava più leggibile,meno "ermetico".Questo per quel che riguarda i cosiddetti contenuti delle sue presunte "poesie". Non darei comunque troppa importanza alle dichiarazioni dal matrice destrorsa,di un arricchito che afferma che la sinistra è fuori dalla storia,perchè non intercetta le "nuove"realtà emerse con il "progresso".Sono parole dell'ennesimo pentito,categoria che negli ultimi anni è cresciuta in maniera esponenziale,trascinata dalla deriva ,oramai irreversibile verso destra, di quella che fu,in positivo,ma più in negativo, una forza politica sedicente "di sinistra".Come si può dichiarare di votare Monti,e pensare che,si,esistono anche le esigenze legittime dei poveri!Se si vota Monti,si è passati dall'altra parte della barricata,sempre che da questa parte ci si sia stati, ma su quest'ultimo punto ho fortissimi dubbi,direi quasi delle certezze!

    RispondiElimina
  16. La sinistra,quella di governo e non solo, non è più in grado di intercettare più alcunchè della realtà che le gravita intorno.La sua esperienza decennale nel depistare le coscienze insieme a B.ormai la fa entrare nel circuito dei collaborazionisti senza se e senza ma, il suo scambiare gli interessi lobbistici per crescita del paese e del lavoro ne ha svuotato,da tempo,valori e contenuti democratici.Questo a me non fa piacere,non per l'apparato di cui ormai nutro sufficiente disprezzo,ma per il caos sociale che questo porterà,visto che ancora il M5S non è in grado di definire limpidamente una sua linea economica.Claudio.

    RispondiElimina
  17. Oggi per caso leggo il Fatto Quotidiano e trovo questa notizia:
    In migliaia hanno firmato l’appello del fatto quotidiano contro la Costituzione stracciata
    Una firma contro la procedura di modifica della Costituzione messa in opera dalla maggioranza delle larghe intese. Che affossa l'articolo 138, umilia i parlamentari e tiene all'oscuro l'opinione pubblica. Mentre il Porcellum resta. Dopo i promotori, hanno aderito anche Busi, Jacopo e Dario Fo, Ovadia, Mannoia, Bergonzoni, Zagrebelsky, Caselli, Crozza, D'Arcais, Arbore, Baldini, Celentano, Costamagna, Gabanelli, Luttazzi, Santamaria, Fuksas, Nannini, Strada, Sandro Ruotolo e Vauro, Donatella Versace, Boncompagni, Battiato, Iacona, Vattimo, Proietti, Odifreddi, Lucarelli, Freccero, Elio e le Storie Tese
    Allora queste persone sono in buona fede? Dov’erano quando è stato firmato il trattato di Lisbona che rende vana la nostra Costituzione? Dov’erano quando è stato approvato il fiscal compact e il pareggio di bilancio che cozzano contro alcuni articoli della nostra Costituzione? Alcuni forse ignorano ma Zagrebelsky, Caselli, Costamagna, Gabanelli, Luttazzi, Ruotolo, Icona, Vattimo, D'Arcais, Feccero?

    Se questi ignorano allora stiamo messi veramente male, senza speranza. Si pregiano del titolo di giornalisti (alcuni) ma non hanno la più pallida idea di cosa significhi fare dl buon giornalismo oppure lo sanno, ma evitano perché tengono famiglia. Per non parlare di costituzionalisti come Zagrebelsky o di magistrati come Caselli!!!
    Accettiamo però l’ipotesi che i nostri beniamini non sappiano, ma come si fa a non sapere, ammettiamo che tu non legga niente in rete e che ti fidi ciecamente della sinistra, ma se solo esci di casa e vedi quanti esercizi nella tua città hanno chiuso, alcuni anche vecchi di un certo rilievo, allora solo riflettendo capisci che c’è qualcosa che non va, che “saremo fuori della crisi nel 2014” è una baggianata pazzesca. Non c’è bisogno di avere a disposizione i libri di Acocella, c’è solo bisogno di avere sensibilità e disposizione a capire. Questi non ce l’hanno per il semplice motivo che vivono bene, sono tra quella popolazione che non ha problemi, quindi hanno una visione distorta della realtà e ripetono che si sentono vicino al popolo che soffre solo per essere politically correct
    Ritornando poi a FDG come si fa a dare credito a Monti quando questo in televisione si è permesso di dire che la Grecia rappresenta il successo dell’euro? Qui non ci vuole la laurea in economia per capire che “il salvatore della patria” sta male ed andrebbe internato e curato.
    In definitiva tutti questi signori ripetono quello che gli dice di dire la sinistra tanto per non perdere la loro posizione dominante e per far finta di fare i rivoluzionari, sono a loro insaputa invece i fascisti del XXI secolo!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ciò dimostra la loro malafede

      lelamedispadaccinonero.blogspot.it

      Elimina
  18. sanno poco, sono collaborazionisti, che gli importa di sapere? Non sono pagati per sapere ma per gestire, in Argentina li chiamerebbero Cipayos e Vendepatria. De Gregori? è uno che si forma le "sue" opinioni su Repubblica ed il Corriere della Sera, sicuramente è preoccupato per la stabilità dei suoi investimenti e patrimoni...

    RispondiElimina
  19. Geremia
    Forse io direi "molti della cosiddetta sinistra non capiscono assolutamente nulla dell'attuale fase della storia e persino della stessa sinistra classica. Altri invece, e purtroppo, capiscono anche troppo tanto
    da saper servirsi dei concetti tradizionali della sinistra per golemizzare il popolo".
    In quanto a quelli che hanno firmato trattati capestro non è che non sapessero quello che approvavano ma c'è un limite nella capacità di attenzione dell'intelletto umano.
    Avete mai letto e capito i codicilli dei contratti assicurativi e bancari? Se si pensasse che ad ogni passo che fai t'imbatti in una legione di farabutti, la prima cosa da fare sarebbe buttarsi sotto un treno.

    RispondiElimina
  20. la sinistra italiana, quella non in malafede, ed il suo elettorato non hanno capito nulla perchè non hanno voglia di leggere almeno un libro sulla crisi e sui cambiamenti attuali, perchè ancora oggi sono convinti che il sapere sia statico e non muti nel tempo, perchè fondamentalmente sono schiavi di una sottocultura secolare agganciata al traino di quella dominante secondo la quale ogni uomo è fabbro di se stesso!

    RispondiElimina
  21. Quei pochi cantanti pseudo-sinistri, che hanno avuto la distrazione e l'ardire di esprimere qualche concetto o semplice punto di vista politico, sociale o economico, hanno sempre "rivelato" idee confuse e allucinanti, si sono sempre dimostrati un totale disastro ! Ciò è molto significativo, triste e rivelatore della loro vera essenza ! Tutti sono nati come "compagni" sognatori, ma strada facendo si sono trasformati in squallidi e impresentabili bottegari !

    RispondiElimina
  22. ARTICOLO BELLISSIMO nel descrivere la drammatica realtà :

    cosa è la sinistra oggi:
    è la parte di opinione pubblica nella quale è possibile sostenere di votare per Monti affermando allo stesso tempo di voler tutelare le fasce più deboli, ...

    come è possibile?
    è possibile perché la sinistra non ha capito nulla di quello che è successo negli ultimi trent'anni, in Italia e nel mondo ....

    L'intero mondo della sinistra non capisce nulla della realtà contemporanea. Questo dovrebbe essere ormai un punto fermo. Occorre assumerlo con chiarezza, per metabolizzarlo e andare, si spera, oltre la sinistra.

    Come esercizio di metabolizzazione
    Rossanda non ha capito nulla.
    Tronti non ha capito nulla.
    Asor Rosa non ha capito nulla.
    Fassina non ha capito nulla.
    Etciu, etciu, etciu !!!.

    RispondiElimina
  23. Allora,quelli che non capiscono quasi niente di economia (quelli che pensano al buon padre di famiglia,risparmi,il debitore e' sempre colpevole e il creditore non esiste) sospettano qualcosa,ma lo status e il conto in banca gli sussurra moderazione e luoghi comuni.Poi ci sono gli ideologi veri e propri amici degli amici (famiglie di lunga data per lo piu estere) riassumibili con questo scritto:

    Un anno fa, discorrendo con Aristide, chiedevo come mai la sinistra italiana rivendicasse con tanto orgoglio la paternità dell’euro: non vedeva quanto esso fosse opposto agli interessi del suo elettorato? Aristide, economista di sinistra, mi raggelò: “caro Alberto, i costi dell’euro, come dici, sono noti, tutti i manuali li illustrano. Li vedevano anche i nostri politici, ma non potevano spiegarli ai loro elettori: se questi avessero potuto confrontare costi e benefici non avrebbero mai accettato l’euro. Tenendo gli elettori all’oscuro abbiamo potuto agire, mettendoli in una impasse dalla quale non potranno uscire che decidendo di fare la cosa giusta, cioè di andare avanti verso la totale unione, fiscale e politica, dell’Europa.” Insomma: “il popolo non sa quale sia il suo interesse: per fortuna a sinistra lo sappiamo e lo faremo contro la sua volontà”. Ovvero: so che non sai nuotare e che se ti getto in piscina affogherai, a meno che tu non “decida liberamente” di fare la cosa giusta: imparare a nuotare. Decisione che prenderai dopo un leale dibattito, basato sul fatto che ti arrivo alle spalle e ti spingo in acqua. Bella democrazia in un intellettuale di sinistra!

    Questo agghiacciante paternalismo ha origini antiche.Fuori dalla dicotomia culturale Destra/sinistra.Le stesse origini che fecero dichiarare ad un tale :


    Padoa-Schioppa

    «Lasciar funzionare le leggi del mercato, limitando l'intervento pubblico a quanto strettamente richiesto dal loro funzionamento e dalla pubblica compassione ...ATTENUARE quel diaframma di protezioni che nel corso del Ventesimo secolo hanno progressivamente allontanato l' individuo dal contatto diretto con la durezza del vivere, con i rovesci della fortuna, con la sanzione o il premio ai suoi difetti o qualità.
    Cento, cinquanta anni fa il lavoro era necessità; la buona salute, dono del Signore; la cura del vecchio, atto di pietà familiare; la promozione in ufficio, riconoscimento di un merito; il titolo di studio o l' apprendistato di mestiere, costoso investimento. Il confronto dell' uomo con le difficoltà della vita era sentito, come da antichissimo tempo, quale prova di abilità e di fortuna. È sempre più divenuto il campo della solidarietà dei concittadini verso l'individuo bisognoso, e qui sta la grandezza del modello europeo. Ma è anche degenerato a campo dei diritti che un accidioso individuo, senza più meriti né doveri, rivendica dallo Stato.
    » (Corriere della Sera, 26 agosto 2003).

    La costruzione europea é una rivoluzione, anche se i rivoluzionari non sono dei cospiratori pallidi e magri, ma degli impiegati, dei funzionari, dei banchieri e dei professori. L'Europa non nasce da un movimento democratico. Essa si crea seguendo un metodo che potremmo definire con il termine di dispotismo illuminato.
    tommaso padoa-schioppa.estratto da un articolo intitolato “gli insegnamenti dell’avventura europea”


    Questo era l'uomo che i Bersani, i D'Alema, i Fassino, e anche i Di Pietro, Diliberto e Bertinotti vollero ministro dell'Economia nel 2006.




    RispondiElimina
  24. In Francia c'erano Mitterrand, Attali e Delors, in Italia abbiamo avuto Prodi, Amato e Schioppa. Uomini di sinistra "neosocialisti" che hanno messo in pratica le idee dell'estrema destra tradizionalista di Hayek, Monnet, Perroux, Rueff, Schuman. Com'è potuto succedere? Uno strano mix di conformismo culturale, stalinismo di ritorno e adesione adorante al modello anglosassone, forse. Oppure erano semplicemente pagati.

    RispondiElimina