lunedì 1 settembre 2014

Le alleanze necessarie

Molti l'avranno già visto, perché è stato ripreso da vari siti, ma vale comunque la pena di segnalare un bell'intervento di Mimmo Porcaro:


http://sinistranoeuro.wordpress.com/2014/08/


(M.B.)



2 commenti:

  1. Sì, l'avevo letto sul blog di Bagnai. Al di là dell'analisi, mi pare che Porcaro ponga il problema del movimento politico. Voglio dire che per qualsiasi idea o progetto occorre il soggetto politico. Il movimento di liberazione nazionale, liberazione dalla morsa dei "mercati finanziari", istituzionalizzati nella Comunità Europea. Questo è il quadro a cui mi pare faccia riferimento Porcaro, un'alleanza nazionale interclassista con una guida possibilmente dalla parte dei diritti dei lavoratori. Mi sembra chiaro. Personalmente qualche dubbio ce l'ho. I dubbi si basano sull'analisi della crisi. E' solo una crisi europea o è qualcos'altro? Il dubbio risiede sulla natura storica del capitalismo italiano. Da diverso tempo, Claudio Martini pone questo tema all'attenzione: perché il capitalismo italiano è sempre stato così arretrato rispetto a quello del nord Europa? Io credo che una risposta possibile si possa cercare nella storia italiana, dall'unità. Il modo in cui si è realizzata l'unità ha messo nelle condizioni le aziende italiane di godere di manodopera a basso costo, che proveniva dal sud delle campagne abbandonate. Chi dispone di manodopera a basso costo non ha ragione di innovare, la sua competitività la fonda su questo fattore. Un po' come la Germania ha cominciato a fare con l'est, con la Germania stessa e i paesi satelliti.
    Il dubbio è proprio questo, che con questa operazione non riemerga "la vecchia merda" per dirla con parole famose.
    L'altro dubbio riguarda la situazione economica mondiale. La Germania non è mai stata il locomotore dello sviluppo europeo, lo sono stati gli USA, con il loro debito privato. Adesso che questo modello è in crisi, l'eventuale collocazione italiana nei mercati dopo essere usciti dall'euro, quale sarebbe?
    In conclusione, capisco la necessità di creare un soggetto politico, comprendo le ragioni esposte da Porcaro, ma i dubbi restano.

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    1. Senza entrare troppo nel merito, vorrei solo puntualizzare una cosa. Questo è quello che penso dell'economia italiana:

      http://il-main-stream.blogspot.it/2013/06/lidea-dellitalia-che-hanno-gli-italiani.html

      Stiamo parlando di una delle più importanti centrali imperialistiche del mondo, tanto per parlare un po' "vetero". Il fatto che sia (relativamente) arretrata rispetto alla Germania, e cioè al paese più industrializzato del mondo, non vale certo a dire che l'Italia sia un paese arretrato. E soprattutto non vale a dire che l'Italia abbia urgente necessità di modernizzazione, "errore" in cui sono caduti in tanti, troppi.

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