Sì, l'avevo letto sul blog di Bagnai. Al di là dell'analisi, mi pare che Porcaro ponga il problema del movimento politico. Voglio dire che per qualsiasi idea o progetto occorre il soggetto politico. Il movimento di liberazione nazionale, liberazione dalla morsa dei "mercati finanziari", istituzionalizzati nella Comunità Europea. Questo è il quadro a cui mi pare faccia riferimento Porcaro, un'alleanza nazionale interclassista con una guida possibilmente dalla parte dei diritti dei lavoratori. Mi sembra chiaro. Personalmente qualche dubbio ce l'ho. I dubbi si basano sull'analisi della crisi. E' solo una crisi europea o è qualcos'altro? Il dubbio risiede sulla natura storica del capitalismo italiano. Da diverso tempo, Claudio Martini pone questo tema all'attenzione: perché il capitalismo italiano è sempre stato così arretrato rispetto a quello del nord Europa? Io credo che una risposta possibile si possa cercare nella storia italiana, dall'unità. Il modo in cui si è realizzata l'unità ha messo nelle condizioni le aziende italiane di godere di manodopera a basso costo, che proveniva dal sud delle campagne abbandonate. Chi dispone di manodopera a basso costo non ha ragione di innovare, la sua competitività la fonda su questo fattore. Un po' come la Germania ha cominciato a fare con l'est, con la Germania stessa e i paesi satelliti. Il dubbio è proprio questo, che con questa operazione non riemerga "la vecchia merda" per dirla con parole famose. L'altro dubbio riguarda la situazione economica mondiale. La Germania non è mai stata il locomotore dello sviluppo europeo, lo sono stati gli USA, con il loro debito privato. Adesso che questo modello è in crisi, l'eventuale collocazione italiana nei mercati dopo essere usciti dall'euro, quale sarebbe? In conclusione, capisco la necessità di creare un soggetto politico, comprendo le ragioni esposte da Porcaro, ma i dubbi restano.
Stiamo parlando di una delle più importanti centrali imperialistiche del mondo, tanto per parlare un po' "vetero". Il fatto che sia (relativamente) arretrata rispetto alla Germania, e cioè al paese più industrializzato del mondo, non vale certo a dire che l'Italia sia un paese arretrato. E soprattutto non vale a dire che l'Italia abbia urgente necessità di modernizzazione, "errore" in cui sono caduti in tanti, troppi.
Sì, l'avevo letto sul blog di Bagnai. Al di là dell'analisi, mi pare che Porcaro ponga il problema del movimento politico. Voglio dire che per qualsiasi idea o progetto occorre il soggetto politico. Il movimento di liberazione nazionale, liberazione dalla morsa dei "mercati finanziari", istituzionalizzati nella Comunità Europea. Questo è il quadro a cui mi pare faccia riferimento Porcaro, un'alleanza nazionale interclassista con una guida possibilmente dalla parte dei diritti dei lavoratori. Mi sembra chiaro. Personalmente qualche dubbio ce l'ho. I dubbi si basano sull'analisi della crisi. E' solo una crisi europea o è qualcos'altro? Il dubbio risiede sulla natura storica del capitalismo italiano. Da diverso tempo, Claudio Martini pone questo tema all'attenzione: perché il capitalismo italiano è sempre stato così arretrato rispetto a quello del nord Europa? Io credo che una risposta possibile si possa cercare nella storia italiana, dall'unità. Il modo in cui si è realizzata l'unità ha messo nelle condizioni le aziende italiane di godere di manodopera a basso costo, che proveniva dal sud delle campagne abbandonate. Chi dispone di manodopera a basso costo non ha ragione di innovare, la sua competitività la fonda su questo fattore. Un po' come la Germania ha cominciato a fare con l'est, con la Germania stessa e i paesi satelliti.
RispondiEliminaIl dubbio è proprio questo, che con questa operazione non riemerga "la vecchia merda" per dirla con parole famose.
L'altro dubbio riguarda la situazione economica mondiale. La Germania non è mai stata il locomotore dello sviluppo europeo, lo sono stati gli USA, con il loro debito privato. Adesso che questo modello è in crisi, l'eventuale collocazione italiana nei mercati dopo essere usciti dall'euro, quale sarebbe?
In conclusione, capisco la necessità di creare un soggetto politico, comprendo le ragioni esposte da Porcaro, ma i dubbi restano.
Senza entrare troppo nel merito, vorrei solo puntualizzare una cosa. Questo è quello che penso dell'economia italiana:
Eliminahttp://il-main-stream.blogspot.it/2013/06/lidea-dellitalia-che-hanno-gli-italiani.html
Stiamo parlando di una delle più importanti centrali imperialistiche del mondo, tanto per parlare un po' "vetero". Il fatto che sia (relativamente) arretrata rispetto alla Germania, e cioè al paese più industrializzato del mondo, non vale certo a dire che l'Italia sia un paese arretrato. E soprattutto non vale a dire che l'Italia abbia urgente necessità di modernizzazione, "errore" in cui sono caduti in tanti, troppi.