Claudio Martini
Lo scorso 12 giugno il Sole24Ore ha pubblicato un editoriale del direttore, dal suggestivo titolo di Schnell, Frau Merkel. Chiara la volontà di rieccheggiare l'indimenticabile FATE PRESTO con cui lo stesso quotidiano, di solito così compassato, scongiurava i golpisti di affrettarsi nell'attuazione del golpe.
Roberto Napoletano, di chiara formazione cosmopolita, ritiene che i tedeschi e gli italiani si assomiglino in tutto, e perciò non ha avuto difficoltà a rivolgersi ai prima con lo stesso tono esigente e ultimativo con cui si era già rivolto ai secondi. Anzi: se si confrontano i due editoriali, è evidente che gli imperativi sono più numerosi in quello rivolto ai germanici. Sostanzialmente Napoletano ha avuto l'ardire di ordinare a Frau Merkel di fare x, y e z, sfruttando il ricatto morale dell'imminente crollo dell'Euro.
Ma i tedeschi non sono italiani, e certi atteggiamenti evidentemente non li tollerano.
Il popolare quotidiano Handelsblaat, di Dusseldorf, ha pubblicato la versione tedesca dell'editoriale del Sole e ha permesso ai suoi utenti di commentarlo liberamente.
Cosa non è saltato fuori! Ve lo faremmo leggere volentieri,ma putroppo il Sole24Ore, nella sua infinita democraticità, ha deciso di rendere inacessibile la pagina con i commenti.
Ma niente paura, la giurisdizione di Roberto Napoletano non varca il Brennero e il direttore non può certo impedire all'edizione online dell'Handelsblaat di mantenere visibili i commenti degli utenti tedeschi.
Con l'aiuto della memoria e di Google Translate, possiamo affermare che Napoletano è stato definito un "tacchino incompetente", le sue richieste "un tentativo di estorsione", gli italiani "un popolo che sa solo minacciare e mendicare, ma non lavorare". L'indisponibilità, fra i lettori del quotidiano tedesco, a qualsiasi misura di trasferimento di fondi dalla Germania ai paesi del Sud era evidente, così come lampante appariva l'impermeabilità a qualsiasi argomentazione in favore di dette misure.
Ad un primo sguardo, si sarebbe tentati di provare fastidio e rabbia per il tono con cui i lettori dell'Handesblaat si rivolgono nei confronti dei "mediterranei". Emerge, qua e là, lo stereotipo razzista. Tuttavia non si può fare a meno di notare che buona parte dei commenti era indirizzato agli stessi politici tedeschi, colpevoli di aver trascinato il proprio paese nell'Euro senza preoccuparsi di chiedere il consenso dei cittadini. In effetti né gli italiani né i tedeschi hanno avuto voce in capitolo nell'adozione della valuta unica. Se poi si considera che agli elettori tedeschi (così come a quelli di tutto il continente) è stato spiegato che l'origine della crisi sta nella dissolutezza e nella pigrizia dei lavoratori e dei governanti dei paesi del sud, mentre quell'origine deve ricercarsi proprio nelle politiche di sacrificio e di rigore imposte ai tedeschi sia dalla CDU, sia dalla SPD, il quadro è completo: il risentimento del tedesco comune nei confronti di qualsiasi diktat alla Napoletano è ampiamente giustificato. In una frase: se fosse per gli elettori tedeschi, noi non ci troveremmo in questa drammatica situazione.
Un'ultima considerazione è d'obbligo. Le proposte del Sole24Ore, così come di chiunque parli di "più Europa", non sono soltanto inefficaci nella risoluzione della crisi: sono anche irresponsabili e pericolose. L'opinione pubblica in Germania, come quei commenti segnalano, è pronta a reagire aspramente a qualsiasi misura di condivisione dei debiti. La Germaniaè l'unico grande paese europeo in cui i movimenti nazionalisti e populisti non godono di un seguito di massa: qualunque ipotesi di "più Europa" avrà come effetto un'esplosione di quei movimenti, e chi porterà avanti progetti come gli "eurobonds" o "l'unione fiscale" si assumerà la responsabilità di aver favorito la nascita di un equivalente tedesco del Fronte Nazionale francese.
Nessun commento:
Posta un commento