Certo, se ne erano accorti anche altri. E del resto, sarebbe stato del tutto impossibile. L'Unione Europea non ha competenze in campo penale. O meglio: secondo l'art. 4, par. 2, lettera j), TFUE, all'Unione è affidata la competenza (non esclusiva) "spazio di libertà, sicurezza e giustizia". Tale competenza si articola in una serie di norme, contenute nel Titolo V del Trattato, che si occupano principalemente di questioni di giurisdizione e di reciproco riconoscimento delle sentenza. Vediamo le norme che potrebbero interessarci:
Art 75: (...) per quanto riguarda la prevenzione e la lotta contro il terrorismo e le attività connesse, il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando mediante regolamenti secondo la procedura legislativa ordinaria, definiscono un insieme di misure amministrative concernenti i movimenti di capitali e i pagamenti, quali il congelamento deicapitali, dei beni finanziari o dei proventi economici appartenenti, posseduti o detenuti da persone fisiche o giuridiche, da gruppi o da entità non statali.non era quanto vi dicevo? E questo non c'entra, e non può c'entrare, coi reati d'opinione.
Emanare direttive che concernono "norme minime relative alla definizione dei reati" non significa introdurre nuove fattispecie incriminatrici, ma fornire indicazioni sul modo migliore di "descrivere" delle condotte che sono GIÀ punite negli ordinamenti nazionali. Il Consiglio europeo può individuare altre sfere di criminalità, oltre a quelle su nominate (distanti anni luce dai reati d'opinione), ma l'eventualità che lo faccia è remotissima, perché dovrebbe deliberare all'unanimità.Art 83: Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando mediante direttive secondo la procedura legislativa ordinaria, possono stabilire norme minime relative alla definizione dei reati e delle sanzioni in sfere di criminalità particolarmente grave che presentano una dimensione transnazionale derivante dal carattere o dalle implicazioni di tali reati o da una particolare necessità di combatterli su basi comuni. Dette sfere di criminalità sono le seguenti: terrorismo, tratta degli esseri umani e sfruttamento sessuale delle donne e dei minori, traffico illecito di armi, riciclaggio di denaro, corruzione, contraffazione di mezzi di pagamento, criminalità informatica e criminalità organizzata.
È dunque evidente che l'ambito a cui fa riferimento la legge greca non può essere quello della cooperazione giudiziaria; infatti è quello della cooperazione internazionale. Il testo incriminato rimanda alle "misure restrittive" decise in ambito UE. E guardate un po':
TITOLO IV: MISURE RESTRITTIVE
Articolo 215 (ex articolo 301 del TCE)
Dove sembra evidente che tali "persone" debbano comunque essere cittadini di paesi terzi. Come è facile vedere, la legge greca non fa altro che iterare il disposto del Trattato.
1. Quando una decisione adottata conformemente al capo 2 del titolo V del trattato sull'Unione europea prevede l'interruzione o la riduzione, totale o parziale, delle relazioni economiche e finanziarie con uno o più paesi terzi, il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata su proposta congiunta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e della Commissione, adotta le misure necessarie. Esso ne informa il Parlamento europeo.
2. Quando una decisione adottata conformemente al capo 2 del titolo V del trattato sull'Unione europea lo prevede, il Consiglio può adottare, secondo la procedura di cui al paragrafo 1, misure restrittive nei confronti di persone fisiche o giuridiche, di gruppi o di entità non statali.
E se anche, per un qualche fantascientifico caso, venisse approvata una norma UE che riguarda i reati d'opinione, essa non costituirebbe solo una violazione del riparto di competenza Stati-UE, ma persino una violazione della sostanza del diritto dei Trattati; di questi fa parte integrante anche la Carta di Nizza, la quale statuisce, negli articoli 10-11-12-13, la libertà di professare il proprio pensiero e la propria opinione, di propagandarlo, di ricevere qualsiasi informazione, di riunirsi ed associarsi, senza limiti di alcun genere; anche la Libertà Accademica è rispettata (il che potrebbe creare dei problemi all'inaccorto legislatore italiano). Del resto la stessa UE è firmataria della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, che all'art. 9-10-11 contiene disposizioni molto simili (anche se meno garantiste). La Corte di Giustizia della UE è competente ad annullare ogni atto europeo che contrasti i Trattati. Sarebbe fin troppo facile per un qualsiasi avvocato impallinare una norma simile a quella alcuni bloggers italiani hanno immaginato.
Il caso dunque è chiuso. Bufala era, bufala rimane. Né vale il principio che, interpretando estensivamente, si potrebbe far ricadere nelle previsioni della legge greca anche l'espressione di opinioni, perché in Grecia, come in tutta Europa, il diritto penale non ammette l'analogia. (C.M.)
(Già che ci siamo, precisiamo una cosa. Il link contenuto nell'articolo di Bagnai non porta ad un qualche atto legislativo europeo. Che l'Europa avesse messo fuori legge il comunismo era una bufalina già circolata in rete qualche tempo fa, senza però generare grande clamore. Il testo linkato è un elaborato di un'associazione privata, e quel testo ha lo stesso valore giuridico dei post che trovate su questo blog. È stato inviato al Parlamento Europeo, come tantissimi altri documenti sugli argomenti più disparati; non c'è alcuna possibilità che venga approvato, visto che il Parlamento non ha il potere di iniziativa legislativa. Il perseguimento delle opinioni politiche comuniste o "totalitariste" è un problema reale, da anni, in Europa Orientale. Ma questa vicenda, con tutta probabilità, non troverà un esito a livello europeo.)
Io sono d'accordo sul fatto che quello di cui parliamo non sia reato d'opinione.
RispondiEliminaRimane comunque preoccupante il fatto che si ritenga necessario legiferare in campo penale contro i propri cittadini a difesa di interventi della UE. Visto come si muove questa gente faccio fatica a stare tranquillo, ma sono discorsi abbastanza inutili ora.
Mi sembra invece un po' fuori centro il discorso di questo post.
Il famigerato articolo 458a (almeno nella versione italiana che ho letto) non attribuisce alla UE o ad altri alcun potere in campo penale; semplicemente identifica una fattispecie penale che entra così nel quadro normativo greco. Il fatto quindi che le istituzioni europee non abbiano competenza in campo penale o che la sua normativa non preveda niente del genere, non è rilevante.
La legge greca ha ora un reato in più, che sarà perseguito dalla magistratura greca secondo la normativa greca. La UE non c'entra.
Esattamente il contrario. La legge greca non individua nessuna fattispecie: sancisce la punibilità della violazione di un certo tipo di normativa UE. Abbiamo già detto che si tratta di una "norma penale in bianco", proprio perché la definizione della fattispecie è demandata ad un organo diverso dal legislatore greco. Quindi è MOLTO rilevante conoscere quali sono i limiti della normativa UE in materia.
RispondiEliminaSarebbe interessante l'autore a venire in Grecia e insegnare i partiti Greci d'opposizione un po di Diritto Penale Greco. Ma veramente, qui in Grecia siamo ignoranti... non riusciamo a "decifrare" quello che vota il parlamento dei troikani, e servirebe un po di aiuto vostro egregi proffessori del diritto greco Italiani...
RispondiEliminaUn po di pudore non esite?
Ti informo che tu non rappresenti i "greci", per fortuna dei greci.
EliminaIl Prof. del Diritto Costituzionale G. Kassimatis?
EliminaForse anche lui un bufone come me?
Venerdì, 15 novembre 2013 (Pubblicato da Sibilla)
Giorgio KASIMATIS (Prof. Diritto Costituzionale) : "Che ci piaccia o non ci piaccia nel paese è avvenuto ''UN COLPO DI STATO " - Che ci crediate o no, tutti noi sappiamo che è ormai una questione di vita o di morte ... O loro o noi ...
E 'comprensibile che alcuni hanno dei dubbi ....
E 'comprensibile che alcuni sperano e sperando ...
Resta inteso che è una orribile verità che conosciamo, anche se ce la tengono nascosta e non vogliamo crederci, ne accettarla.
Che ci piaccia o non ci piaccia nel Paese è avvenuto UN COLPO DI STATO , un piano molto ben organizzato e con la continua sostituzione del cosidetto Primo Ministro.
Il sistema politico conosce molto bene cosa succede, come conosce molto bene a cosa ha dato il consenso e conosce molto bene dove tutto questo porterà ...
e quello che fino ad oggi viviamo.
In Grecia è avvenuto UN COLPO DI STATO ed il Paese è stato consegnato senza condizioni a gruppi di interessi economici, a interessid di paesi terzi ed è al tempo stesso il massimo "esperimento" del nuovo ordine mondiale per il possesso assoluto di un paese senza guerra.
In Grecia è avvenutoo UN COLPO DI STATO e i golpisti governano mentre conteporaneamente partecipano ad un progetto di totale perdita di sovranità e indipendenza.
In Grecia è avvenuto UN COLPO DI STATO da quelli che conoscevano il loro destino per il resto della loro vita è una cella di una prigione sotterranea e hanno scambiato la loro punizione con la nostra schiavitù e la conquista del paese iper sempre.
Questi golpisti dobbiamo allontanrli noi, perchè non lo farà nessuno al posto nostro ...
Che ci crediatmo no, tutti noi sappiamo che è ormai una questione di vita o di morte ...
O LORO, O NOI
http://sibilla-press.blogspot.gr/2013/11/giorgio-kasimatis-che-ci-piaccia-o-non.html
http://sibilla-press.blogspot.gr/2013/11/giorgio-kasimatis-che-ci-piaccia-o-non.html
RispondiEliminaGiorgio KASIMATIS : "Che ci piaccia o non ci piaccia nel paese è avvenuto ''UN COLPO DI STATO " - Che ci crediate o no, tutti noi sappiamo che è ormai una questione di vita o di morte ... O loro o noi ...
Venerdì, 15 novembre 2013 (Pubblicato da Sibilla)
Giorgio KASIMATIS (Prof. Diritto Costituzionale) : "Che ci piaccia o non ci piaccia nel paese è avvenuto ''UN COLPO DI STATO " - Che ci crediate o no, tutti noi sappiamo che è ormai una questione di vita o di morte ... O loro o noi ...
E 'comprensibile che alcuni hanno dei dubbi ....
E 'comprensibile che alcuni sperano e sperando ...
Resta inteso che è una orribile verità che conosciamo, anche se ce la tengono nascosta e non vogliamo crederci, ne accettarla.
Che ci piaccia o non ci piaccia nel Paese è avvenuto UN COLPO DI STATO , un piano molto ben organizzato e con la continua sostituzione del cosidetto Primo Ministro.
Il sistema politico conosce molto bene cosa succede, come conosce molto bene a cosa ha dato il consenso e conosce molto bene dove tutto questo porterà ...
e quello che fino ad oggi viviamo.
In Grecia è avvenuto UN COLPO DI STATO ed il Paese è stato consegnato senza condizioni a gruppi di interessi economici, a interessid di paesi terzi ed è al tempo stesso il massimo "esperimento" del nuovo ordine mondiale per il possesso assoluto di un paese senza guerra.
In Grecia è avvenutoo UN COLPO DI STATO e i golpisti governano mentre conteporaneamente partecipano ad un progetto di totale perdita di sovranità e indipendenza.
In Grecia è avvenuto UN COLPO DI STATO da quelli che conoscevano il loro destino per il resto della loro vita è una cella di una prigione sotterranea e hanno scambiato la loro punizione con la nostra schiavitù e la conquista del paese iper sempre.
Questi golpisti dobbiamo allontanrli noi, perchè non lo farà nessuno al posto nostro ...
Che ci crediatmo no, tutti noi sappiamo che è ormai una questione di vita o di morte ...
O LORO, O NOI
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=739186216095698&set=p.739186216095698&type=1
RispondiEliminaForse esistono amici italiani che possono capire chi sono dietro a questi siti che non fano altro di propagandare la politica di Merkel sulla grecia e cercano in ogno modo a giustificare il governo centrodestrasinistra in grecia che funziona come esecutore di Merkel?
I siti che cercano con una propaganda schifosa a presentare il nero come bianco sono:
1. http://il-main-stream.blogspot.it/2013/11/avevamo-ragione-noi.html
2. http://www.newspedia.it/la-bufala-al-sapore-di-feta-il-reato-di-opinione-in-grecia-non-e-reato/
e forse anche altri...
Mando cosa scrive un giornale italiano che viene edito in grecia e non e’ un giornale comunista!
Almeno, se non servono interessi ben precisi, i due siti devono chiedere una scusa al popolo greco per le “bufale” che loro scrivono.
O se non servono interessi di Merkel e hanno “qualcosa” contro Monia Benini, lo stesso devono chiedere scusa publicamente!
Sei proprio un poveraccio. Mi dispiace.
EliminaAddio.
Poveraccio si... Ma mai in servizi di altri!
EliminaL'articolo del giornale italiano di Atene descrive con esatezza tutto che "voi" volete presentare a modo diverso. Un modo che solo "voi" potete rispondere perche lo state facendo questo "lavoro"