Segnalo un articolo di Lucrezia Reichlin sul Corriere di oggi, dove fra l'altro si dice che "probabilmente" sono già in corso trattative con Tsipras. Intanto Berlino smentisce ogni avallo all'uscita della Grecia dall'euro.
(M.B.)
La "smentita" riferita dal Corriere non smentisce nulla, anzi. Il "rispettare i patti" è altra cosa dallo stare nell'euro. Scheauble d'altronde lo aveva già affermato all'epoca del default della Grecia, che forse qui soldi sarebbero stati meglio spesi per aiutarli ad uscire dall'euro, che così si sarebbero ripresi rapidamente.
A volte ho la sensazione di vivere in un mondo di matti. Tutta la stampa italiana (e anche Le Monde) parla di una"smentita" tedesca alle dichiarazioni di Schaueble e Merkel. A parte l'implausibilità, una cosa del genere non si legge in quanto loro stessi pubblicano. L'unico a dare un resoconto un minimo equilibrato è il Sole 24 Ore. La Reichlin "interpreta" non si sa su quali basi deduttive, se non quelle di voler preservare il suo "nucleo metafisico". Ricorda il caso Renzi col suo "Fassina chi?", che non ha mai pronunciato. Il Corriere è arrivato al punto di pubblicare sotto il titolo "Il Fassina chi? di Renzi" una registrazione con la frase in loop tre volte, perché la si capisse bene, dove si ascoltava invece un "Rimpasto? Chi?", che chiunque purché normodotato capisce non ha minimamente lo stesso senso. Sulla vicenda si stanno buttando i teorici dello sfracello in caso di fuoriuscita dall'euro (o anche della fine di questo) con argomentazioni vieppiù ridicole, a cominciare dalla "commissaria europea chi?" che legge una irrevocabilità dell'euro laddove nei trattati si riferisce invece alla fissazione del tasso di cambio al momento dell'entrata nell'euro. Irrevocabilità dell'euro smentita da Hollande (oltre che da Draghi pochi giorni fa, oltre che dai summenzionati Merkel e Schauble, e dal diritto internazionale) ma che viene iscritto d'ufficio tra gli smentitori. Ma prendono i lettori per cretini? Ebbene sì. In psicoanalisi si chiama "meccanismo proiettivo".
Un articolo che parte da premesse sbagliate e ormai deprecate: crisi derivante da eccessivo debito pubblico. Ormai anche BCE ha ammesso che la crisi è un classico caso indotto dagli squilibri di bilance delle partite correnti tra i paesi EZ, quindi di debito privato, causato dai differenziali di produttività non compensati dall'oggi impossibile riallimeamento monetario. La soluzione? Un auspicio, un wishful thinking, di un accordo che - se ci fosse mai stato - avrebbe evitato la grave situazione in cui tutti noi oggi siamo. Sperare non costa nulla, ovvio, così come è gratis scrivere un articolo. Ma fuori dalle nostre stanzette la gente muore, i bambini soffrono la povertà e le periferie si incendiano.
La "smentita" riferita dal Corriere non smentisce nulla, anzi.
RispondiEliminaIl "rispettare i patti" è altra cosa dallo stare nell'euro.
Scheauble d'altronde lo aveva già affermato all'epoca del default della Grecia, che forse qui soldi sarebbero stati meglio spesi per aiutarli ad uscire dall'euro, che così si sarebbero ripresi rapidamente.
A volte ho la sensazione di vivere in un mondo di matti. Tutta la stampa italiana (e anche Le Monde) parla di una"smentita" tedesca alle dichiarazioni di Schaueble e Merkel. A parte l'implausibilità, una cosa del genere non si legge in quanto loro stessi pubblicano. L'unico a dare un resoconto un minimo equilibrato è il Sole 24 Ore. La Reichlin "interpreta" non si sa su quali basi deduttive, se non quelle di voler preservare il suo "nucleo metafisico".
RispondiEliminaRicorda il caso Renzi col suo "Fassina chi?", che non ha mai pronunciato. Il Corriere è arrivato al punto di pubblicare sotto il titolo "Il Fassina chi? di Renzi" una registrazione con la frase in loop tre volte, perché la si capisse bene, dove si ascoltava invece un "Rimpasto? Chi?", che chiunque purché normodotato capisce non ha minimamente lo stesso senso.
Sulla vicenda si stanno buttando i teorici dello sfracello in caso di fuoriuscita dall'euro (o anche della fine di questo) con argomentazioni vieppiù ridicole, a cominciare dalla "commissaria europea chi?" che legge una irrevocabilità dell'euro laddove nei trattati si riferisce invece alla fissazione del tasso di cambio al momento dell'entrata nell'euro. Irrevocabilità dell'euro smentita da Hollande (oltre che da Draghi pochi giorni fa, oltre che dai summenzionati Merkel e Schauble, e dal diritto internazionale) ma che viene iscritto d'ufficio tra gli smentitori.
Ma prendono i lettori per cretini?
Ebbene sì. In psicoanalisi si chiama "meccanismo proiettivo".
Un articolo che parte da premesse sbagliate e ormai deprecate: crisi derivante da eccessivo debito pubblico. Ormai anche BCE ha ammesso che la crisi è un classico caso indotto dagli squilibri di bilance delle partite correnti tra i paesi EZ, quindi di debito privato, causato dai differenziali di produttività non compensati dall'oggi impossibile riallimeamento monetario. La soluzione? Un auspicio, un wishful thinking, di un accordo che - se ci fosse mai stato - avrebbe evitato la grave situazione in cui tutti noi oggi siamo. Sperare non costa nulla, ovvio, così come è gratis scrivere un articolo. Ma fuori dalle nostre stanzette la gente muore, i bambini soffrono la povertà e le periferie si incendiano.
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