Sul Corriere della Sera di lunedì
scorso Francesco Storace, leader de “La Destra”, dichiara
che “la sovranità deve tornare agli Stati”, propone un
referendum per chiedere agli italiani se sono d'accordo con le misure
decise dall'UE, e alla domanda su cosa resta di quell'idea di
“Europa-nazione”, a cui una parte della destra radicale si è
rifatta in passato, risponde che si trattava di un'utopia. Dall'altra
parte Marco Rizzo, leader dei “Comunisti-Sinistra Popolare”, da
tempo si dichiara a favore dell'uscita dell'Italia dall'UE.
La crisi sta cominciando a smuovere qualcosa. Per ora si tratta di personaggi come Storace e Rizzo, vecchie volpi della politica, che, chiaramente, annusano l'aria, intuiscono che si sta aprendo uno spazio politico e cercano di occuparlo.
Questa situazione segnala un problema, che non è ideologico. Noi riteniamo che, nella lotta per la riconquista della sovranità nazionale, non vi debbano essere pregiudiziali. Gli unici paletti devono essere costituiti da principi generali, che si possono riassumere nell'adesione ai valori espressi nella Costituzione della Repubblica Italiana. Chi scrive questo blog è, dal punto di vista ideologico, certamente più vicino a Rizzo che a Storace, ma il problema, appunto, non riguarda l'ideologia: il problema con personaggi come Storace e Rizzo è che si tratta, come abbiamo detto, di vecchie volpi della politica, che hanno sempre pensato la propria azione politica come contrattazione di spazi e posizioni di potere all'interno delle compagini di centrodestra o centrosinistra, e hanno accettato, in cambio di tali posizioni, qualsiasi nefandezza da parte dei governi espressi da tali compagini. È quindi legittimo il sospetto che la loro conversione alla critica all'UE rappresenti solo un modo per riacquistare un peso politico da far valere poi nel solito modo, cioè contrattando con i rispettivi schieramenti.
Tuttavia questi piccoli movimenti e riposizionamenti del ceto politico sono il segnale di un problema ben più serio. Noi crediamo che il malessere e la rabbia nei confronti dell'UE si diffonderanno sempre di più. La legittima protesta del popolo italiano contro chi lo sta impoverendo sarà sempre più diffusa, ma potrà essere incanalata nelle direzioni più diverse. Per questo è necessario che le forze antisistemiche, esterne alle compagini di centrodestra e centrosinistra, si spostino il prima possibile sul terreno della critica all'UE, che è oggi una questione politica centrale. Se questo non succede, se lo spazio politico che si sta aprendo non viene occupato da forze guidate da valori di democrazia, partecipazione, giustizia sociale, il pericolo maggiore non sono certo i Rizzo o gli Storace: il vero pericolo è che la legittima rabbia del popolo italiano trovi solo sbocchi distruttivi e barbarici. Qualcosa del genere è già successo una volta, in Europa, negli anni Trenta, nel corso di una crisi non troppo dissimile dall'attuale. Basti pensare a come si sta muovendo da tempo un personaggio come Mario Borghezio.
(Marino Badiale)
sono d'accordo con l'articolo, ma aggiungo che se la situazione del parlamento italiano è tale, cioè autoreferenziale, ignorante, distante dai bisogni reali del popolo, be, allora che venga qualsiasi estremismo, comunque sempre meglio del silenzio, che è triste visto le previsioni di vita prossime venture. all'orizzonte solo povertà, povertà imposta come necessaria mentre,invece, non lo sarebbe affatto. e allora chi soffre questa realtà per quale motivo dovrebbe accettarla con pazienza?la verità? l'unica cosa che manca è una diffusa sufficente informazione sulla povertà che verrà, se ci fosse già, le cose sarebbero già differenti. l'unica cosa che l'ABC(PD-PDL-UDC)si attende è che la gente soffra in silenzio e che loro possano continuare a fare i bravi della classe nei confronti di questi neo-nazisti della commissione europea , che evidentemente ha da eseguire un piano neoliberista spinto, supportato, fiancheggiato dalla presenza di lobby finanziarie di statura internazionale potentissime. siamo insomma in un mare che i nostri politici nella migliore delle ipotesi considerano con superficialità e supini dove in alternativa invece addirittira non conoscono affatto ciò che sta capitando. ecco, cosa ci si può aspettare dalla vita e dal futuro se queste sono le premesse? fate voi. Mi auguro il peggio ma subito, perchè questo purgatorio sta facendo già soffrire una marea di gente che si sente isolata da gente che se ne fotte solo perchè ha ancora uno stipendio magari pubblico.Questo è uno Stato che stava tentando l'unità nazionale, che non essendosi conclusa, non è detto che supererà i vortici politici che verranno rimanendo unità alla fine. i nostri accademici se ne fottono, sono vili, le cose che stanno accadendo erano da loro conosciute ben un decennio fa, eppure niente è stato fatto per evitare tutto ciò. gli intellettuali di sinistra sapevano e si sono presi la responsabilità di portarci dentro questa unione europea, senza erudire l'elettorato di sinistra su quali sarebbero state le gravi conseguenze: dovrebbero vergognarsi, dovrebbero essere processati per altro tradimento allo Stato. Bisogna ritornare alla sovranità monetaria, alla piena sovranità nazionale,bisogna applicare approcci economici differenti dal neoliberismo, che esistono, ce ne è uno che si chiama MMT, che sembra essere applicabile, bisogna avere un diverso posizionamento a livello internazionale, dialogare con i nuovi potenti del mondo, che non sono più gli USA. W l'Italia!
RispondiEliminaSi muove, si muove. Vedrete come si muove tutto dopo l'Imu. E poi Bersani come fa a tenere la sua base tranquilla dopo pensioni tagliate e art.18 eliminato? Ma anche l'elettorato di centro-destra non così monolitico dietro le scelte di Monti. Il problema di Monti è che si sta montando la testa perchè riceve un sacco di complimenti, ma in realtà la sua politica economica sta distruggendo il paese, quindi si ritrova a gestire questa contraddizione che sta venendo fuori sempre più prepotentemente. Allora minaccia velatamente i partiti ora che può ancora farlo. Ma i sondaggi sono destinati a scendere. Più scendono più i partiti faranno fatica a sostenerlo, fino a quando... ciao Mario.
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