di Fabrizio Tringali
Se al vertice di Bruxelles appena concluso ha davvero vinto la linea Monti-Hollande, come strombazzano i quotidiani nostrani, perché la Merkel giudica l'accordo un successo?Il motivo è semplice: perché la Germania continua, tranquillamente, a mantenere le proprie posizioni, senza spostarle di una virgola. E a ottenere quello che vuole.
Basta leggere il breve testo dell'accordo di oggi per capirlo. L'intesa prevede che le banche possano essere ricapitalizzate direttamente dal cosiddetto fondo salva-stati (che attualmente è il FESF, e presto diventerà il MES), e che i fondi stessi possano acquistare i titoli di stato dei Paesi in difficoltà, a patto che: "rispettino le raccomandazioni specifiche per paese e gli altri impegni, tra cui i rispettivi calendari, nell'ambito del semestre europeo, del patto di stabilità e crescita e delle procedure per gli squilibri eccessivi. Tali condizioni dovranno figurare in un memorandum d'intesa." (Alleghiamo qui sotto il testo completo dell'accordo).
Cosa significa tutto ciò? Semplice: che l'eurozona continuerà a mantenere i propri squilibri interni e che quindi nei PIIGS la crisi continuerà a peggiorare. Così essi dovranno necessariamente rivolgersi al fondo salva-stati (il quale ha, peraltro, una disponibilità di fondi che molti analisti giudicano troppo limitata). A quel punto saranno spogliati degli ultimi brandelli di sovranità ancora rimasti, dato che le istituzioni europee sono autorizzate a commissariarli in cambio degli "aiuti". Il che è esattamente quello che vuole la Germania, che come Paese-guida dell'eurozona prenderà, per tutti, le decisioni che convengono a lei.
Allora, secondo, voi, chi esce vittorioso dal vertice del 28-29 giugno?
DICHIARAZIONE DEL VERTICE DELLA ZONA EURO
- 29 giugno 2012 -
• Insistiamo affinché sia concluso celermente il memorandum d'intesa allegato al sostegno finanziario a favore della Spagna per la ricapitalizzazione del suo settore bancario. Riaffermiamo che l'assistenza finanziaria sarà fornita dal FESF fino a quando il MES non sarà disponibile, meccanismo al quale sarà in seguito trasferita senza ottenere status preferenziale.
• Affermiamo il nostro forte impegno a compiere quanto necessario per assicurare la stabilità finanziaria della zona euro, in particolare facendo ricorso, in modo flessibile ed efficace, agli strumenti FESF/MES esistenti al fine di stabilizzare i mercati per gli Stati membri che rispettino le raccomandazioni specifiche per paese e gli altri impegni, tra cui i rispettivi calendari, nell'ambito del semestre europeo, del patto di stabilità e crescita e delle procedure per gli squilibri eccessivi. Tali condizioni dovranno figurare in un memorandum d'intesa. Ci compiacciamo che la BCE abbia convenuto di fungere da agente per conto del FESF/MES nel condurre operazioni di mercato in modo effettivo ed efficace.
• Incarichiamo l'Eurogruppo di attuare tali decisioni entro il 9 luglio 2012.
per qualche dettaglio in più sugli accordi raggiunti consiglio vivamente la lettura di questo post di P. Barnard: http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=403
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