venerdì 14 dicembre 2012

La volgarità della Littizzetto.

Il recente sketch della Littizzetto contro Berlusconi sta facendo discutere. Non è la prima volta che l'attrice indirizza i suoi strali contro esponenti della politica. Come dimenticare quando nel febbraio 2007 si scagliò contro Rossi e Turigliatto, allora senatori, colpevoli di non aver votato a favore della politica militarista del governo di centrosinistra? I due Parlamentari stavano compiendo un gesto coraggioso, di rara coerenza con i propri valori e con il mandato ricevuto dai propri elettori, ben sapendo che l'avrebbero pagato con l'espulsione dai rispettivi partiti (e quindi con la non-rielezione). Ma per la Littizzetto andavano attaccati con durezza, perché mettevano il bastone fra le ruote ai potenti che a lei piacciono.
Altrettanta durezza la riserva alle porcate della destra. Aggredisce Berlusconi, ma non l'abbiamo mai sentita gridare parolacce contro l'operato dell'uomo che in questo momento è il più potente d'Italia, e che ha delegittimato una delle migliori procure antimafia d'Italia, solo per salvare se stesso e i suoi amici: Giorgio Napolitano.
In questo contesto la volgarità della Littizzetto non è un elemento da trascurare, perché rappresenta un tratto caratteristico di buona parte del cosiddetto “popolo di sinistra”, che infatti si riconosce in personaggi come lei, decretandone il successo di pubblico. Un ceto “intellettuale” che si pretende colto, intelligente e profondo ma che in realtà è ormai talmente degradato e subalterno da divertirsi a crepapelle di fronte a un umorismo fatto solo di volgarità. Naturalmente non ci riferiamo solo al turpiloquio, bensì, in generale, al becero e superficiale antiberlusconismo della sinistra, volgare quanto il berlusconismo della destra. Perché se è vero che Berlusconi, dal punto di vista morale, ha ridotto l'Italia in macerie, è altrettanto innegabile che dal punto di vista politico, economico e sociale, la vera distruzione è stata compiuta dalla sinistra: precarizzazione del lavoro, svendita dei beni comuni, guerra, svilimento della Costituzione. E' soprattutto la sinistra che ha annodato al collo del Paese il cappio della moneta unica e dei vincoli europei che ci stanno letteralmente uccidendo.
La volgarità della Littizzetto ha però il pregio di esprimere, a suo modo, la verità sulla sinistra politica, che non ha più nulla da dire sulle dinamiche reali del mondo contemporaneo, sulla crisi economica, ecologica e sociale in atto, sulle modalità per costruire, insieme, un futuro diverso. E rovescia il proprio livore addosso al nemico di turno, ridendo di lui per non piangere su se stessa.
La presa di coscienza di chi siano i veri responsabili della crisi in atto, che vanno ricercati tanto nella destra quanto nella sinistra, è essenziale perché vi sia ancora una speranza di salvezza. Di fronte a questa esigenza, la Littizzetto, e in generale l'antiberlusconismo della sinistra, non rappresenta altro che un'arma di distrazione di massa.
(M.B., F.T.)






16 commenti:

  1. Nel 2006 la Littizzetto su Raitre ha tentato di affrontare due temi satirici, la Finanziaria e la vicenda Telecom. L' argomento da lei usato per far ridere è stato: "Non ci si capisce niente". La satira non può non capire: deve fare i compiti a casa, informarsi e poi esprimere un dissenso informato. E' pretendere troppo da lei e dalla sinistra da voi citata.
    Gis

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  2. Quanta amarezza.Ho 68 anni e da una vita faccio il contadino, quindi non ho nè la cultura nè la sensibilità per cogliere le mille sfumature che questi ultimi anni ci riservano, però capisco che anche stavolta avete colto nel segno. Vi ringrazio per quello che fate.
    Antonio

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    1. capisco e condivido l'amarezza, anche se ho solo 37 anni. Noto che più si allontana dalla terra, sia in senso metaforico ovvero dai fatti, sia in senso letterale, più l'uomo perde il senso delle cose e delle parole e diventa facile preda delle suggestioni che gli vengono propinate.

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    2. la cultura si acquisisce se uno se la può permettere, la sensibilità per fortuna no. il fatto che lei sia su blog come questi, mi fa pensare che ne abbia parecchia. io ho studiato filosofia e da due anni sono andato a vivere in campagna, coltivo un piccolo orto, ho ulivi da cui ricavo olio e alberi da frutto. a conti fatti, è più impegnativa, e per certi versi importante, questa nuova vita, per me. rispetto molto chi vive e lavora la terra.
      Boc

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  3. ho potuto apprezzare la profondità dell'analisi e la dote della sintesi che siete stati in grado di mostrare nel vostro libro "la trappola dell'euro". Devo dire che questo post capita a proposito: è da qualche mese che provo, da ex elettore di sinistra e comunque da attuale sostenitore di politiche di sinistra, un profondo fastidio verso i vari guru televisivi sedicenti progressisti perchè nel migliore dei casi sono vacui nelle loro critiche, nel peggiore dei casi sono volgari e violenti. L'ultimo episodio della Littizzetto è stato proprio la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Sono circa due anni oramai che non guardo più la televisione, limitandomi solo a qualche sporadico film di intrattenimento, però in questa situazione, paradossalmente, il disgusto per l'episodio citato nel post è stato amplificato a causa del fatto che ne sono venuto a conoscenza consultando gli altri mezzi di informazione main-stream, i quali hanno dato all'episodio una copertura mediatica enfatizzata e, quel che è peggio, compiaciuta.

    Sto notando anche a mie spese che pesone che ritenevo ragionevoli sono state plagiate sempre di più, e loro malgrado, da un certo tono propagandistico utilizzato nell'informazione pro-euro, costruito ad arte per creare nel lettore disorientamento e livore.

    I personaggi come la Littizzetto sono quelli che gli americani chiamano i gate keepers e come tali stanno bene attenti che il gregge pur belante se ne stai comunque chiuso nel suo recinto.

    Gabriele Bellussi

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  4. Stupida e banale, come sempre. Intanto, fa la grana pubblicando le sue idiozie con Mondadori...

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  5. Scusatemi se mi permetto di scrivere un altro commento, ma mi preme puntualizzare una cosa.

    Premesso che sono d'accordo al 100 per mille con questo post (stra- complimenti!) vorrei però precisare che bisogna porre attenzione: quello della volgarità, da sempre, è il pretesto principe di chi vuole tappare la bocca alla satira: la volgarità è la TECNICA della satira. Con questa tecnica, la satira esprime idee e opinioni. Non soffermatevi in disquisizioni sul buon gusto (turpiloquio), l'unico limite lo stabilisce la legge: diffamazione, calunnia.

    La volgarità è la scusa con cui si cerca di tappar bocca alla satira. Si parva licet, anche del Boccaccio dicevano che era volgare e anche lui difendeva la sua arte. La verità è che la satira non è volgare, è esplicita. La satira usa come tecnica la riduzione al corporeo, alle esigenze fisiologiche primarie: mangiare, bere, urinare, defecare, scopare. Lo fa per sovvertire le gerarchie costituite. È il potere liberatorio della satira, secondo la tradizione millenaria che dalle sette dionisiache arriva fino al nostro Carnevale.

    Ma tenendo conto del contesto che avete così perfettamente spiegato è ovvio che la Littizzetto è lontana anni luce da quanto ho appena scritto.

    Gis

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    1. Gis, ma non è che sei Luttazzi? :-)

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    2. Grazie Gis. Sono pienamente d'accordo. Per l'anonimo lettore: Gis non è Luttazzi, ma ci sei andato vicino.

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  6. La Littizzetto fa parte come tanti elettori dei tifosi a prescindere, di quelli che comunque saranno di una parte qualunque cosa succeda. Se poi ci mettiamo un bel contrattino pubblicitario con la COOP...

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  7. D'accordissimo su tutto e sulle varie analisi. Segnalo, per mera conoscenza un altro mio intervento sul personaggio... Che rivanga una volta di più l'atteggiamento da sinistra frufru e salottiera che "Chetempochefa" magistralmente incarna.
    Saluti patriottici, Alberto
    http://www.criticamente.it/index.php/culture/18108-il-re-e-nudo-ma-la-spiaggia-no

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  8. Mah, non sono molto d'accordo.. la volgarità non è cosa nuova, in tv e fuori, e proviene da personaggi di destra e di sinistra, non è nemmeno di oggi ma di almeno vent'anni fa.
    Per questo trovo questa esamina di parte, così come la satira della Litizzetto. In fondo si è dichiaratamente di parte e quel che riguarda il proprio cortile viene visto con maggiore accondiscendenza. Non è nemmeno un problema, basta esserne consapevoli.
    Più che altro questa finta micro-polemica che scorre nei media non è nemmeno importante, ma come al solito serve per parlare di altro dai veri reali imminenti problemi, e l'evidente assenza di soluzioni, di vere soluzioni, che diversi personaggi propongono. L'importante e scatenare fenomeni di tifo per raccattare qualche voto, anche se non so quanto questa volta l'operazione riuscirà:
    ai posteri l'ardua sentenza..

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  9. condivido totalmente ed in pieno il post.
    A me ha davvero dato fastidio non tanto per Berlusconi, ma per le parole che ha detto riguardo la ripresa. Lei ha detto che Monti ci ha dato la ripresa e che B guastava la festa.
    Incredibile, chissà se esce mai dai suoi salotti televisivi e girasse per Torino, magari alla Caritas. E pensare che la sinistra una volta diceva di stare dalla parte degli ultimi.

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    1. Ma quale accondiscendenza! La falsità totale....il Paese che si riprende ed ecco che arriva B. a compromettere tutto....questa é malafede conclamata e piaggeria! le uniche ragioni di vita di questi guitti.
      E non perdetevi Benigni che tra breve ci spiegherà la Costituzione italiana.....



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  10. E' con una certa ripugnanza che posto qui un link al blog di Zucconi (nomen omen), dove alla chiamata del capomanipolo una schiera di squadristi apparentemente adolescenti, tenuti uniti dalla coprolalia e dalle pruderie sessuali, si associa al tentativo - molto gradito in casa Repubblica L'Espresso, uno dei due protagonisti, assieme a Berlusconi, della guerra commerciale che ha devastato l'Italia negli ultimi trent'anni - di tornare finalmente a parlare di Berlusconi, sempre di Berlusconi, solo di Berlusconi.
    In modo che non si parli d'altro.
    Certo, qualche essere pensante tra i post si trova, ma veramente pochi pochi.
    A loro, comunque, un riconoscimento. E l'invito a non alimentare questa macchina che da anni macina vittime contro quel po' che resta della sinistra pensante italiana.
    http://zucconi.blogautore.repubblica.it/2012/12/12/berlusconi-e-inocsulerb/comment-page-1

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  11. Com'è già stato detto la Littizzetto ha la coda di paglia, facendosi pubblicare i libri dalla Mondadori. Ma ne aggiungerò un'altra. Oltre a fare la portabandiera dell'antiberlusconismo e della sinistra, quella vera, pubblicizza la Coop, che di sinistra non ha più niente, da decenni. Imbarazzante.

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