di Claudio Martini
Questa risoluzione "all'acqua di rose", che rappresenta un'autentico schiaffo alla memoria delle vittime (più di novemila) del regime siriano, ha almeno il merito di liquidare l'allarmismo attorno ad un possibile attacco militare contro Damasco. Tale attacco militare non è mai stato nei piani della NATO, e non tanto per l'opposizione di Russia e Cina: è noto che gli USA non hanno bisogno dell'avallo ONU per fare la guerra. L'evidenza dei fatti ci dice che i dirigenti americani non hanno mai avuto intenzione di promuovere un regime change in Siria. Da quando la Clinton definì Assad un "riformatore", oppure da quando si è opposta a che le opposizioni siriane ricevessero armamenti, fino alla recente interferenza con le mosse turche, il comportamento del Dipartimento di Stato è stato chiaro e inequivocabile.
In realtà è probabile che tra Damasco e Washington vi siano numerose e sotteranee collaborazioni, risalenti almeno alla partecipazione della Siria alla Guerra del Golfo. Assad può sterminare anche 20000 siriani: il suo regime non ha nulla da temere dall'Occidente. Di fronte alle trame geopolitiche la pietà per le vittime innocenti è un ben povero argomento.
N.B. Sia l'autore dell'articolo sia i collaboratori del blog sono assolutamente contrari a qualsiasi intervento militare "umanitario", per le ragioni esposte qui.
N.B. 2 Sono debitore di gran parte delle informazioni contenute in quest'articolo dell'ottimo sito http://www.uruknet.info/. Se ne consiglia la consultazione a chi è in cerca di notizie sul Medio Oriente.
E' evidente che non siete in possesso delle informazioni corrette e non siete ben informati sull'argomento...
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