Non si sa davvero che dire di fronte ad articoli come questo. Dalle pagine del Corriere della Sera ci viene spiegato che conviene rassegnarsi al goveno Monti, sennò arriverebbero i "tecnici" dell'FMI.
E cosa ci viene detto a proposito di questi ultimi? Che
la loro "assistenza generalizzata" equivarrebbe a un governo vuoto,
costretto ad assecondare dinamiche destinate a non andare tanto per il
sottile, imponendo l'agenda economica senza pietà.
Ma questa non è la descrizione esatta del governo Monti? Il messaggio del "Corriere" è dunque che dobbiamo accettare le misure economiche distruttive del governo Monti per evitare che arrivi l'FMI a fare le stesse politiche. Che tutto questo venga chiamato "percorso obbligato per salvaguardare la sovranità nazionale" susciterebbe solo una risata, se non mostrasse l'estrema confusione e smarrimento in cui sono caduti i ceti dirigenti e i loro ideologi. Confusione e smarrimento testimoniati anche dal fatto che l'articolista non ha nessuna proposta reale ma può solo aggrapparsi alla speranza di un ammorbidimento della Germania, e di una ripresa della "crescita".
Purtroppo i ceti medi e popolari e i loro rappresentanti non sembrano avere, mediamente, le idee più chiare.
La crisi è davvero profonda, più di quanto il cittadino medio sospetti.
(M.B.)
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