sabato 16 giugno 2012

Che dire?

Non si sa davvero che dire di fronte ad articoli come questo. Dalle pagine del Corriere della Sera ci viene spiegato che conviene rassegnarsi al goveno Monti, sennò arriverebbero i "tecnici" dell'FMI.
E cosa ci viene detto a proposito di questi ultimi? Che

la loro "assistenza generalizzata" equivarrebbe a un governo vuoto,
costretto ad assecondare dinamiche destinate a non andare tanto per il
sottile, imponendo l'agenda economica senza pietà.


Ma questa non è la descrizione esatta del governo Monti? Il messaggio del "Corriere" è dunque che dobbiamo accettare le misure economiche distruttive del governo Monti per evitare che arrivi l'FMI a fare le stesse politiche. Che tutto questo venga chiamato "percorso obbligato per salvaguardare la sovranità nazionale" susciterebbe solo una risata, se non mostrasse l'estrema confusione e smarrimento in cui sono caduti i ceti dirigenti e i loro ideologi. Confusione e smarrimento testimoniati anche dal fatto che l'articolista non ha nessuna proposta reale ma può solo aggrapparsi  alla speranza di un ammorbidimento della Germania, e di una ripresa della "crescita".
Purtroppo i ceti medi e popolari e i loro rappresentanti non sembrano avere, mediamente, le idee più chiare.
La crisi è davvero profonda, più di quanto il cittadino medio sospetti.
(M.B.)

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