mercoledì 4 luglio 2012

L'euro sopravviverebbe all'uscita della Grecia?

di Fabrizio Tringali
Si moltiplicano le voci e gli interventi che descrivono come inevitabile l'uscita della Grecia dall'euro. In Germania (e non solo) non sono in pochi a pensarlo.
Chi affronta questo argomento solitamente si concentra sui "rischi di contagio" e sui contraccolpi che gli altri Paesi subirebbero. 
Ma tutti sembrano dare per scontato che la moneta unica potrebbe sopravvivere anche se Atene lasciasse l'eurozona. 
Certamente gli effetti dell'uscita della Grecia non sembrano paragonabili a quelli relativi all'abbandono della moneta unica da parte di Paesi più grandi, come il Portogallo o la Spagna, o addirittura l'Italia, tuttavia esiste un problema che è indipendente dalle dimensioni del Paese "in uscita": la credibilità.
Ormai è chiaro al Mondo intero che l'architettura dell'euro è fragile, e che gli squilibri interni fra le economie dei Paesi membri sono notevoli. Probabilmente quindi, ciò che tiene ancora (affannosamente) in vita la moneta unica europea è il fatto che essa viene descritta come una scelta "irreversibile", e come tale la considerano i mercati.
Ecco perché i governanti nostrani ed europei continuano a ripetere che non si può tornare indietro: se un Paese qualsiasi, compresa la Grecia, lasciasse l'eurozona, a tutto il Mondo sarebbe chiaro che l'euro non è affatto "irreversibile", e che è assolutamente possibile tornare alle monete nazionali. 
A quel punto chi acquisterebbe più i titoli spagnoli o italiani denominati in euro, ben sapendo che questi Paesi convivono con una moneta che non si addice alle loro economie, e che hanno la possibilità di liberarsene? 
E' molto probabile, quindi, che la moneta unica non sopravviva all'abbandono da parte di un qualsiasi Paese, indipendentemente dalle sue dimensioni, ed è anche per questo che ci auguriamo un'uscita della Grecia dall'euro.

1 commento:

  1. Veramente Sinn sostiene l'uscita temporanea dei paesi in difficoltà. Pur di salvare l'euro, è disposto a concedere un po' di libera uscita:
    http://vocidallagermania.blogspot.it/2012/06/luscita-temporanea-delleuro.html
    E su Repubblica (solo cartacea) ecco una significativa affermazione di Peter Diamond, intervistato da Eugenio Occorsio il 2 luglio:
    "il ritorno della dracma sarebbe una tragedia nazionale e l'ulteriore impoverimento devastante, ma se dopo qualche anno la Grecia conoscesse una fase di sviluppo, che esempio sarebbe? Meglio evitare che Atene esca."
    Terrorismo a parte, è una voce dal sen fuggita.
    Sa bene che la "fase di sviluppo" assai probabilmente ci sarebbe, e senza tragedie nazionali.
    Certo, dipende pure da come si comporteranno gli altri. Se lavoreranno a mandarla a fondo per colpirne una per educarne cento ...
    Guardate cosa ci siamo ridotti a pensare.

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