Che le opinioni del popolo, quando
siano ragionevoli e mature, debbano dirigere la condotta di
coloro a cui ha affidato i suoi affari, è ciò che risulta
naturalmente dallo stabilimento di una Costituzione repubblicana; ma
i principi repubblicani non esigono affatto che ci si lasci
impressionare dal minimo vento delle passioni popolari, né
che si debba obbedire a tutti gli impulsi momentanei che la massa può
ricevere dalla mano artificiosa di coloro che ne accarezzano i
pregiudiziper tradirne gli interessi. Il popolo generalmente non
desidera altro che il bene pubblico, questo è vero; ma sbaglia
spesso nel cercarlo. (…)
Quando i veri interessi del
popolo sono contrari ai suoi desideri, il dovere di quelli che esso
ha posto alla guida dei suoi interessi è di combattere l'errore di
cui esso è momentaneamente vittima,
per dargli tempo di riconoscersi e di vedere le cose a sangue freddo.
Ed è avvenuto più di una volta che il popolo, salvato così dalle
fatali conseguenze dei suoi errori, abbia voluto elevare monumenti a
uomini che avevano avuto il coraggio di dispiacergli per servirlo.
Alexander
Hamilton, Federalist Paper n. 71. Citato in La
Democrazia in Europa, di
Monti e Goulard, a pp. 38. (C.M.)
Ah beh, ma questo è il decalogo del populismo (fare le cose giuste al posto del popolo)!
RispondiEliminaTkačev esulterebbe.
Ma veramente abbiamo dei politici "che esso (il popolo) ha posto alla guida dei suoi interessi" così avveduti, onesti, consapevoli e illuminati da riuscire a discernere i reali interessi del popolo e perseguirli distinguendoli dall'errore di cui il popolo è "momentaneamente vittima"?
RispondiEliminaAh! Il vecchio caro paternalismo....
RispondiElimina...poveretti. Ma stiano sereni, glielo faremo un bel monumento quando 'sto sistema gli crollerà sul groppone. :-)
Nell'attesa che il popolo realizzi i suoi veri interessi, riconquistando la sovranità monetaria che certamente è dietro l'angolo e risolverà tutti i nostri problemi... sarebbe stato bello poterci intanto consolare pagando tassi di interesse più vicicini a quelli sul debito pubblico francese ...
RispondiEliminaPrima delle elezioni lo spread sui nostri titoli di stato a 10 anni veleggiava verso i 200 bps; adesso si trova tra 340 e 350 ... davvero un bel prezzo da pagare per le decisioni prese "de panza", al seguito dei menestrelli del "tanto peggio, tanto meglio".
Un cordiale saluto.
Emilio L.
Grazie a Mario Monti, tutti gli indicatori economici sono peggiorati.
RispondiEliminaLui in maniera poco democratica (votato da PD e PDL) ha fatto gli interessi della Germania.
Non è questa l?Europa che vogliamo.
Cordiali saluti
Sergio