mercoledì 31 ottobre 2012

La repressione finanziaria

Vi proponiamo l'intervento di Stefano D'Andrea (Associazione Riconquistare la Sovranità) alla Conferenza dal titolo "Salviamo l'Italia dal fallimento", che si è tenuta lo scorso 7 ottobre 2012 a Campodarsego (PD).

domenica 28 ottobre 2012

Piccola congettura

Claudio Martini

Dunque si è scoperto che Berlusconi oltreché imprenditore, statista e playboy è anche evasore fiscale. Il nostro è agitato, e neanche troppo velatamente minaccia di togliere la fiducia la Governo da lui installato quasi un anno fa con l'accordo di Napolitano. Si è scatenato un putiferio; per accorsene basta confrontare la reazione alle sue ultime uscite del mainstream da una parte (Franco, ma anche Folli) e del Silvio Fan Club dall'altra (un insuperabile Sallusti, inspiegabilmente ancora a piede libero).

Di fronte a simili prese di posizione è legittimo aspettarsi che finalmente Berlusconi faccia qualcosa di buono; e cioè che la stacchi, quella benedetta spina. A mio parere invece la spina rimarrà saldamente attaccata, e le minacce di Berlusconi verranno ricordate come un semplice sfogo.

Zeitgeist

Oggi è domenica, vi propongo una cosa leggera, giusto per sorridere. Sul Corriere di ieri c'è un'intervista ad Andrea Stramaccioni, allenatore dell'Inter (sì, lo so, voi non leggete queste cose). Leggendola scopro che Stramaccioni aveva iniziato una carriera di calciatore che è stata bruscamente interrotta a 18 anni per un grave incidente. Ecco come egli descrive quei momenti, indubbiamente difficili:

Sono andato via di casa a 14 anni e a 18, dopo l’infortunio, mi hanno detto che non avrei più potuto giocare a calcio. Ho vissuto una crisi di rigetto. Mia madre ha telefonato al mio procuratore [...]: mio figlio non vuole più saperne del calcio, non guarda più nemmeno le partite in tv, si è persino messo a studiare... Era preoccupata.


"Si è persino messo a studiare": ringraziamo la signora Stramaccioni, che con una semplice frase ci spiega, del nostro tempo e del suo "geist", più di tante dotte analisi.

(M.B.)

sabato 27 ottobre 2012

Ci vediamo a Pescara

Il primo dicembre noi tre, autori di questo blog, parteciperemo alla primo compleanno del blog Goofynomics di Alberto Bagnai.
Sarà una giornata di festa, ricca di discussioni interessanti: al mattino alcune relazioni sui temi dell'euro e della crisi, al pomeriggio presentazione di recenti libri. Marino ed io presenteremo il nostro, Alberto il suo, che uscirà a breve.
Programma: http://www.unich.it/docenti/bagnai/goofy/programme.html

giovedì 25 ottobre 2012

Divertirsi leggendo l'ANSA


Nella homepage la notizia è presentata così: "Atene BRINDA".

E c'è proprio da festeggiare. Tra le importanti conquiste strappate dai negoziatori greci, brilla la seguente, che riguarda i dipendenti pubblici: "il periodo di preavviso in caso di licenziamento diventa di quattro mesi invece dei tre richiesti." Il Vendola greco, Fotis Kouvelis, sembra molto soddisfatto.
E poi:
 Monti: 'Io non sono indispensabile. Riforme radicali, no a moderazione'


Il titolo non rende giustizia al nostro primo ministro. "Sua Eccellenza" ha infatti dichiarato: "qualunque governo ci sia in Italia" dopo il voto, "sarà un governo che come gli altri dovrà muoversi all'interno delle regole e delle politiche decise nell'ambito dell'Ue, che impegnano i governi italiani, di qualunque colore essi siano, così come impegnano altri Paesi"

Più chiaro di così si muore. Del resto stiamo parlando dell'uomo che un anno fa si esprimeva così:



L'idea che il governo italiano vada vincolato, o che si trovi già nella posizione di chi non può "cambiare rotta" (come da Monti), è senz'altro un indiscutibile avanzamento della nostra società sulla via della modernizzazione, nonché un giusto ripudio dei vecchi miti e delle ammuffite ideologie del '900.  Una questione però, anche correndo il rischio di passare per choosy: se le così stanno così,  a che scopo dovremmo andare a votare, esattamente? (C.M.)

mercoledì 24 ottobre 2012

Vedere la proboscide e non l'elefante/5- Che ci sta a fare la UE

 Claudio Martini

 numero precedente

Il sistema giuridico dei trattati è basato sull'attribuzione alle istituzioni dell'Unione della competenza ad agire, per mezzo degli strumenti previsti dai trattati stessi, in una serie di materie e solo in quelle. L'Unione non dispone di una competenza generale, e l'art 5 TUE stabilisce che essa agisce "esclusivamente nei limiti delle competenze attribuite dagli stati membri".
Con il Trattato di Lisbona, e per la precisione con disposizioni degli articoli iniziali del TFUE, è stato approntato un catalogo dei settori nei quali la UE ha competenza, sia esclusiva (e allora normativa UE esaurirà l'intera disciplina giuridica di quel settore) sia concorrente (e allora la competenza degli stati avrà vigore solo nella misura in cui l'UE non abbia esercitato la propria).  Fra i settori in cui la UE ha competenza esclusiva troviamo la politica monetaria (almeno fra gli aderenti alla UEM), la politica commerciale, l'unione doganale e la definizione delle regole necessarie al funzionamento del mercato interno; fra i settori in cui la competenza  europea è concorrente rispetto a quella degli stati sono enumerati l'energia, i trasporti e le reti infrastrutturali, l'ambiente e la salute, la pesca e l'agricoltura, la coesione sociale e la protezione dei lavoratori, e altro ancora. L'art 2 del TFUE contiene inoltre un vago riferimento ad una competenza UE per "definire e attuare una politica estera e di sicurezza comune".

venerdì 19 ottobre 2012

I tedeschi guadagnano il doppio degli italiani?

di Fabrizio Tringali

(Con in fondo un aggiornamento del 20 ottobre)

L'intervista che mi ha fatto Claudio Messora sta suscitando grande interesse. Sul web si è sviluppato un ampio dibattito su quanto ho sostenuto. In particolare la discussione si è focalizzata sul tema delle politiche di moderazione salariale e di contenimento della domanda interna attuate in Germania, che sono le ragioni della loro minor inflazione (cioè della loro più alta competitività) e che disintegrano il mito della nazione tedesca virtuosa dove "tutti stanno meglio che da noi".

A completamento e precisazione di quanto ho detto nell'intervista, ho postato tre commenti su byoblu.com che ripropongo qui sotto:

mercoledì 17 ottobre 2012

Come lo spread cambia la Costituzione: l'esempio degli Enti Locali

 Claudio Martini

Tutti i nostri lettori conoscono il Fiscal Compact, scalpo giuridico voluto da Angela Merkel per fare agli stati del sud la grazia di sequestrare le loro politiche di bilancio. Sappiamo che la stragrande maggioranza dei nostri valenti parlamentari lo ha votato senza fiatare. Sappiamo che anche il piddino parigino Hollande lo ha fatto approvare dall'Assemblea Nazionale francese, facendo finalmente qualcosa di sinistro.

"La trappola dell'euro" su byoblu

Grazie a Byoblu per avermi ospitato!


L'intervista video, con la trascrizione del testo, è qui: http://www.byoblu.com/post/2012/10/17/VI-spiego-i-piani-di-chi-vuole-piu-Europa.aspx

domenica 14 ottobre 2012

"La trappola dell'euro" sul SecoloXIX


Domenica 14 ottobre il quotidiano "Il Secolo XIX" ha pubblicato la recensione del Prof. Paolo Becchi, docente di Filosofia del Diritto all'Università di Genova, a "La trappola dell'euro". Per vederla cliccate qui

mercoledì 10 ottobre 2012

Niente di (così) nuovo sul fronte siriano

Lo scorso 2 Ottobre la NATO avrebbe avuto un magnifico pretesto per attaccare la Siria, ma non lo ha sfruttato. Tale fatto non stupisce gli osservatori attenti della tragedia siriana. Già alcuni mesi fa si era verificato un evento simile, senza che non si sviluppasse alcuna rappresaglia, nemmeno da parte turca; senza contare il celebre abbattimento del caccia turco, di cui abbiamo a suo tempo parlato.
Ci sono state consultazioni tra i vertici NATO e il governo turco, ma è altamente improbabile che ne esca qualcosa. Certo, di fronte all'ennesima provocazione armata la Turchia ha deciso di reagire, ma non saranno certo alcuni colpi di rappresaglia a rovesciare il regime di Assad.
Pensiamo che non ci si debba far ingannare dai clamori degli ultimi eventi. Nonostante le apparenze, sembra che si stia avviando verso una fase di disimpegno da parte dei pochi attori internazionali che hanno fin qui sostenuto la rivoluzione siriana. Da un lato i vertici turchi, sembrano sempre più propensi a limitare gli aiuti ai ribelli e persino ai profughi; e il recente trasferimento in territorio siriano della leadership dell'ELS appare come un frutto delle pressioni turche. Dall'altro lato i paesi del Golfo Persico sembrano davvero decisi ad abbandonare la partita.

martedì 9 ottobre 2012

Giovedi 11 Ottobre - Marino Badiale a Bari

CONVEGNO E PRESENTAZIONE DEL LIBRO



Evento promosso dall’A.R.S. - Associazione Riconquistare la Sovranità.

11 Ottobre 2012, ore 18, presso la sala consiliare della Provincia di Bari.

All’incontro interverranno:
Marino Badiale, professore ordinario di Analisi Matematica presso l’Università di Torino,  autore del libro e socio dell’ARS;
Stefano D’Andrea, professore associato di diritto privato presso l’Università della Tuscia e presidente dell’Associazione Riconquistare la Sovranità, con una relazione sul tema ““Il regime di repressione finanziaria ”.



Il mondo dell'indifferenza/2

Proseguo la pubblicazione di un mio vecchio intervento critico su alcuni aspetti della cultura contemporanea
(M.B.)

lunedì 8 ottobre 2012

Sorpresi?

Mettiamo in evidenza alcune notizie circolate nei giorni scorsi. In primo luogo, il Presidente della Corte dei Conti, in una situazione ufficiale, ha formulato critiche molto dure alle scelte economiche del governo (si veda anche, a questo proposito, l'analisi di V. Giacché). In secondo luogo, la manovra economica recentemente varata dal governo francese mostra come sia del tutto futile la distinzione destra/sinistra: finché si resta all'interno di euro e UE, i governi e i parlamenti non hanno nessuna reale scelta. Infine, la conseguenza logica delle politiche imposte dalle oligarchie europee è la crescita di movimenti violenti e poco democratici.
Tutto ciò non dovrebbe sorprendere i lettori di questo blog. Dovrebbe essere ormai chiaro quale sia, nella sua essenza, il meccanismo euro/UE: si tratta di impoverire i popoli con manovre economiche delle quali si sa già l'inutilità, per sottrarre diritti e democrazia, lasciando come unica possibilità ai popoli spaventati e impoveriti le reazioni estreme, che si possono comodamente incasellare e stigmatizzare sotto la rubrica "populismo". Tutto ciò è inevitabile se non sorge un movimento politico radicato sul terreno della democrazia e capace di mettere in primo piano la necessità di combattere euro e UE per quello che sono: nemici dei popoli europei.
(M.B.)

sabato 6 ottobre 2012

Vedere la proboscide e non l'elefante/4- La resa finale

 Claudio Martini

numero precedente

Abbiamo visto come la nostra Corte Costituzionale nel 1964 negò l'efficacia diretta della normativa UE nell'ordinamento italiano, ponendosi in deciso contrasto con l'indirizzo giurisprudenziale della (allora) Corte di Giustizia delle Comunità Europee. Nove anni dopo la Consulta sarebbe parzialmente tornata sui suoi passi. Vediamo come.

I favolosi anni '70

La cosiddetta Sentenza Frontini tratta di un contenzioso tra una società di import-export di prodotti agricoli e il Ministero della Finanze. La società lamentava una violazione delle norme costituzionali in tema di prestazioni patrimoniali imposte (art 23 Cost), legittime in Italia solo se fondate su una legge. Siccome alcuni regolamenti dell'allora CEE rendevano possibile alle autorità italiane di operare "prelievi agricoli" a danno delle società importatrici, a tutti gli effetti delle "prestazioni patrimoniali imposte", la società commerciale in questione chiedeva l'annullamento della legge di ratifica del Trattato di Roma (1957) che permetteva questa violazione della riserva di legge costituzionale.

mercoledì 3 ottobre 2012

Il mondo dell'indifferenza/1

Per continuare il discorso sulla cultura contemporanea, ripropongo qui, a puntate, un saggio apparso originariamente sulla rivista “Koiné”, nel '98, e poi ripubblicato in “Ricercando la comune verità” (edizioni CRT, Pistoia 1999). Essendo passati 14 anni da quando l'ho scritto, è ovvio che oggi cambierei parecchie cose, cercando di esprimere meglio quanto avevo in mente. Ma questi cambiamenti riguarderebbero la forma e non la sostanza. Non ho cioè cambiato posizione rispetto alla tesi fondamentale di questo saggio: cioè la tesi che alcuni aspetti basilari della cultura della sinistra contemporanea (qui erano esaminati il relativismo culturale “politically correct” e la nozione di “avanguardia artistica”) siano perfettamente funzionali all'attuale capitalismo post-borghese e post-proletario, e siano quindi veri e propri ostacoli culturali per l'elaborazione di un pensiero e di una cultura anticapitalistiche. Su questa tesi vorrei si concentrasse l'eventuale discussione, mentre per quanto riguarda le tante imperfezioni formali ed espressive non dirò nulla a mia difesa, visto che le ho fin troppo presenti.
(M.B.)

Arriva la nuova legge elettorale, scritta ancora da Calderoli!

di Fabrizio Tringali
Pare proprio che le forze politiche stiano trovando l'accordo per la nuova legge elettorale..... e sapete grazie alla mediazione di chi? di Calderoli!
Si proprio lui, il padre del porcellum, sembra essere riuscito a mettere d'accordo tutti, o quasi.
Come? con una proposta di legge elettorale alla "spagnola": proporzionale con collegi molto piccoli, cioè con soglia di sbarramento "di fatto" altissima.
Ogni collegio infatti eleggerebbe pochi deputati (la media in Spagna è di sette, ma in Italia potrebbero
essere meno) quindi, indipendentemente dall'eventuale sbarramento stabilito dalla legge, i partiti o le coalizioni sotto al 15 - 20% dei voti sarebbero gravemente penalizzati (leggi: Movimento 5 Stelle), a
meno che non siano radicati su territori specifici e quindi capaci, nei loro collegi di riferimento, di superare quella soglia (leggi: la Lega).
A tutto ciò si unirebbe un premio di maggioranza alla coalizione che supera il 45% dei voti, che otterrebbe il 55% dei seggi. Se nessuno dovesse raggiungere quel risultato, cosa che attualmente appare molto improbabile, il premio si limiterebbe ad un 5% in più alla lista più votata (leggi: via libera al governo Monti bis di larghe intese).
Non c'è che dire, al peggio non c'è mai fine.

Per conoscere meglio il sistema elettorale spagnolo:
- Scheda 1: http://www.astrid-online.it/dossier--r1/documenti/scheda-sistema-elett.-spagna.pdf
- Scheda 2: http://www.termometropolitico.it/12150_il-sistema-elettorale-spagnolo-e-le-conseguenze-per-litalia.html

lunedì 1 ottobre 2012

Ancora un tradimento dei chierici?

Per dare un po' di concretezza al nostro discorso sulla cultura contemporanea, discutiamo un esempio specifico: questo articolo di Etienne Balibar, pubblicato sul “Manifesto” qualche giorno fa.
Balibar non ha certo bisogno di grandi presentazioni: allievo di Louis Altusser, coautore di un testo classico del marxismo degli anni Sessanta come “Leggere il Capitale”, è davvero un “grande intellettuale di sinistra” se mai ve n'è uno.